Santena – 12 luglio 2012 – Ugo Baldi, sindaco della Città, interviene in merito alla non conferma dell’attuale segretario generale.
Gentili lettori del blog,
non è mia abitudine intervenire direttamente su queste pagine o entrare in discussione su argomenti che non rivestano un risvolto amministrativo di diretto interesse per la cittadinanza. Tuttavia, senza alcuna intenzione polemica, ritengo opportuno, in questa occasione, fornire alcuni elementi che consentano ai lettori di avere un quadro maggiormente esaustivo della questione relativa alla non conferma dell’attuale Segretario Generale della Città di Santena.
Premetto, per giusta conoscenza, che il nostro Comune è capofila di una convenzione di Segreteria Generale con i Comuni di Villanova d’Asti e di Cellarengo (in pratica, un unico Segretario, il dr. Cane, opera sui tre Comuni, sebbene con carichi orari differenziati: 18 ore settimanali a Santena, 15 ore a Villanova e 3 ore a Cellarengo). Questa strategia, ormai adottata da molti Comuni, consente di ottimizzare la spesa stipendiale del Segretario, peraltro non indifferente, suddividendola in rapporto alle reali esigenze territoriali e mantenendo un rapporto prestazionale sufficientemente adeguato (con le modifiche normative e la maggiore assunzione di responsabilità diretta da parte dei funzionari comunali, il ruolo del Segretario Generale ha assunto un’importanza minore rispetto al passato, quando esprimeva i pareri di legittimità degli atti).
Seconda premessa: la normativa vigente consente ai Sindaci neo eletti di poter sostituire il Segretario Generale (senza motivazione specifica) entro 120 giorni dalla data delle elezioni. Il Legislatore considera infatti l’importanza di un rapporto fiduciario tra le suddette due figure istituzionali.
Terza premessa: in questi primi due mesi di mandato, nelle scelte che mi sono trovato a fare ho sempre cercato, in primis l’interesse e la tutela dei cittadini e, contestualmente, l’interesse e la tutela della macchina amministrativa che devo dirigere. Non sempre, le scelte compiute in tale ottica, possono essere state condivise da tutti in assoluto (ma è lo scotto necessario per chi è chiamato dal proprio ruolo a fare delle scelte).
Questa vicenda è iniziata pochi giorni dopo l’avvio del mio mandato, quando il Sindaco del Comune di Villanova d’Asti (anch’egli neo eletto alle recenti consultazioni amministrative), ha espresso formalmente e legittimamente al Comune di Santena e a quello di Cellarengo, nell’ambito di una riunione tra i tre Comuni, la propria intenzione di uscire dalla convenzione in essere e, conseguentemente, di non riconfermare il dr. Cane come proprio Segretario Generale. La decisione del Sindaco di Villanova ha comportato la risoluzione di fatto della convenzione in essere.
Tale evento mi ha indotto a ragionare, insieme alla Giunta, sull’utilità di una convenzione tra Comuni così poco affini per territorio e problematiche e, viceversa, su quanto potrebbe essere strategicamente interessante poter condividere la segreteria Generale tra Comuni vicini e possibilmente confinanti. La scarsità di risorse future, umane e materiali, la pianificazione dello sviluppo urbanistico (anche nell’ottica della salvaguardia del territorio dalle esondazioni), la possibilità di sinergie operative, solo per citare alcuni esempi, rappresentano motivazioni valide per tentare di intraprendere questo nuovo percorso che, peraltro, è una strada obbligata nella direzione indicata dal Legislatore di associare funzioni e servizi tra Comuni contermini.
Pertanto, benché il dr. Cane si fosse offerto di trovare altri Comuni per sostituire Villanova d’Asti nella convenzione in essere (es. Valfenera), gli ho espresso fin da subito l’intento di procedere allo scioglimento di questa convenzione nel caso in cui avessi trovato il modo per perseguire l’obiettivo di un rapporto di Segreteria convenzionale tra Comuni vicini. Ho iniziato, quindi, a “guardarmi intorno” e a informarmi sulla situazione dei paesi confinanti.
Grazie agli ottimi rapporti recentemente reinstaurati con i Sindaci del territorio intorno a Santena, ho subito incontrato piena e immediata disponibilità a condividere un servizio di Segreteria Generale da parte dei Sindaci di Poirino e di Villastellone (Comuni che attualmente sono consorziati tra loro al 50 per cento e che ritengono, altresì, molto interessante la proposta di un consorzio al 33 per cento insieme a Santena. Proposta che, tra l’altro, consentirebbe un contestuale risparmio economico per tutti e tre i Comuni).
In pratica, il Comune di Santena, previa risoluzione della attuale convenzione con Villanova d’Asti e Cellarengo (peraltro, come accennato in precedenza, già monca del Comune di Villanova), entrerebbe a far parte di una nuova convenzione con Poirino e Villastellone, usufruendo dei servizi del Segretario Generale già operante in questi ultimi due Comuni e contribuendo per circa un terzo alla sua copertura stipendiale. Si tratta di una scelta politica legittima (condivisibile o meno come ogni scelta), che non può prevedere la partecipazione del dr. Cane (attuale Segretario nella convenzione con Villanova e Cellarengo).
In ogni caso, fin dalle prime battute di questa ipotesi di nuovo percorso ho cercato di capire se tale scelta avrebbe avuto la conseguenza di lasciare “in mezzo ad una strada” l’attuale Segretario, ma sono stato confortato dal fatto che tali figure professionali continuano a percepire lo stipendio (benché ridotto di alcune indennità di cui il Segretario ha beneficiato solo dopo l’assunzione in servizio presso il Comune di Santena), anche se collocati in aspettativa e fino all’assunzione di nuovi incarichi.
Conseguentemente, ho continuato a perseguire l’obiettivo prefissato, cercando contestualmente di fare il possibile per arrecare il minor danno possibile al dr. Cane, promuovendone presso altri Comuni la disponibilità e la professionalità (anche contattando Sindaci di mia conoscenza) ed assecondando possibili alchimie burocratiche proposte dal Segretario al fine di consentirgli un’uscita di scena meno traumatica possibile dal punto di vista stipendiale. Purtroppo ogni tentativo in tal senso si è rivelato infruttuoso o inapplicabile.
L’avvicinarsi del termine perentorio di 120 giorni dalla mia nomina (citato in premessa), mi ha indotto, confortato dal parere di tutta la Giunta, a procedere con i primi atti formali di scioglimento dell’attuale convenzione, verso l’ingresso nella nuova convenzione con Poirino e Villastellone.
In tale contesto non ho accettato l’ultima proposta avanzata dal dr. Cane di non procedere oltre (anche superando la scadenza dei 120 giorni), fino al momento in cui sarebbe stato lui stesso a dimettersi (eventualità che si sarebbe concretizzata quando il dr. Cane avesse trovato sistemazione presso altri Comuni di eguale peso abitativo, con conseguente mantenimento di tutte le indennità).
Mi dispiace molto, ma non ho voluto rischiare di perdere l’opportunità che la normativa vigente mi consente “una tantum” (la revoca e sostituzione del Segretario entro i 120 giorni senza motivazione particolare) e, conseguentemente, di perdere l’occasione di raggiungere l’obiettivo politico prefissato di una nuova convenzione (approfittando della attuale disponibilità da parte dei colleghi Sindaci di Poirino e Villastellone), qualora, per qualche motivo, anche indipendente dalla sua volontà, il dr. Cane non volesse o non potesse più dimettersi.
Questa è la sintesi di quanto accaduto e, pur umanamente comprendendo l’amarezza del dr. Cane, non ne condivido la modalità con cui è stata estrinsecata (non avendo finora mai espresso alcuna valutazione negativa nei suoi confronti e in assenza di alcun tipo di diverbio tra di noi).
Tanto era dovuto.
Ugo Baldi
Sindaco di Santena
**
blog www.rossosantena.it
©riproduzione riservata