Santena, la situazione dei lavoratori Ages e della Belconn gomma & cavi

Santena – 17 settembre  2012 – In questa intervista Elena Petrosino, sindacalista Filctem Cgil riassume la situazione in cui si trovano i lavoratori dell’Ages in amministrazione straordinaria e della Belconn gomma & Cavi dichiarata fallita.

«Per l’Ages ormai si è definito un percorso di non ritorno – spiega Elena Petrosino –. Il 23 agosto scorso è scaduta la cassa integrazione in deroga e – rispetto alle maglie dell’accordo regionale – non c’era più possibilità di avere ulteriori proroghe. In sostanza, dal 24 agosto 2012, tutti i lavoratori dipendenti di Ages in amministrazione straordinaria hanno ricevuto una lettera di licenziamento. Ora sono tutti in mobilità e, in base all’età, avranno la possibilità di avere accesso uno due o tre anni di mobilità. Si tratta di poco meno di 200 lavoratori; gran parte ha davanti due anni di mobilità, un buon numero potrà contare su tre anni».

La sindacalista aggiunge: «Dopo un passaggio formale con gli uffici regionali, con i lavoratori Ages abbiamo organizzato una assemblea nel luglio scorso, nella nostra sede di via Pedrotti,  per informarli che non c’era più possibilità di poter accedere agli ammortizzatori sociali. Le domande di mobilità sono state presentate ai centri per l’impiego oppure ai patronati. Sentiti gli uffici provinciali abbiamo organizzato il flusso dei lavoratori nella presentazione della domanda».

«Per gli oltre cento lavoratori della Belconn gomma & cavi, dopo le peripezie che tutti conoscono è arrivato il fallimento – prosegue Elena Petrosino –. Un fallimento che è giunto un paio di mesi prima di entrata in vigore della cosiddetta riforma Fornero. Questo significa che questi lavoratori, come previsto dalla legge 223 del 1991, potranno accedere a un anno di cassa integrazione straordinaria. Per loro è quindi partita la cassa integrazione straordinaria ministeriale, per un anno, così come previsto dalla normativa. Ci tengo a sottolineare che, con la nuova riforma Fornero, questo non sarebbe stato possibile. Come Cgil, in questi mesi, in tutte le sedi, abbiamo fatto presente come, in un momento in cui la crisi si aggrava e molte di queste situazioni aziendali arrivano alla resa dei conti la ministra Fornero ha tolto la possibilità della cassa: naturalmente riteniamo questo una cosa grave. Abbiamo contattato il Comune di Torino e tutti i lavoratori della Belconn gomma & cavi hanno fatto richiesta di anticipo del salario per un anno, in attesa dell’approvazione del decreto ministeriale».

«Sempre per i lavoratori della Belconn gomma & cavi – chiude la sindacalista – abbiamo compiuto, in sede regionale,  l’esame congiunto per la cassa integrazione ministeriale. Con il commissario abbiamo affrontato alcune questioni relative alla possibilità che i lavoratori possano accedere su base volontaria alla mobilità durante l’anno di cassa integrazione. Con il consulente del Tribunale sono state affrontati una serie di altri problemi relativi a documenti dei lavoratori mancanti che occorre recuperare per la procedura fallimentare. Tra le richieste del sindacato vi è anche la possibilità che i delegati della Rsu possano accedere alla saletta sindacale dello stabilimento. Nel mese di novembre il Tribunale ha fissato l’udienza per le insinuazioni in modo che si possa determinare l’entità del passivo della Belconn gomma & cavi. Nei giorni scorsi abbiamo riunito i lavoratori per raccogliere la documentazione da presentare in vista dell’udienza di novembre. Ecco, direi che questo è il quadro, purtroppo niente affatto edificante, in cui versano i lavoratori Ages e quelli Belconn gomma & cavi».

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