Santena, il consiglio aderisce alla campagna “Taglia le ali alle armi” contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35

Santena – 5 ottobre   2012 – Il consiglio comunale ha aderito alla campagna “Tagli le ali alle armi” contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35. L’adesione è passata con i voti dei consiglieri di Essere Santena e dei due consiglieri del Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it. La consigliare di Noi X Santena, Patrizia Borgarello, e il consigliere di Santena futura, Domenico Trimboli, si sono astenuti.

In apertura della seduta del consiglio comunale riunito il 3 ottobre, la presidente del consiglio comunale, Lidia Pollone ha dato lettura del punto. «L’Italia sta attraversando una gravissima crisi finanziaria ed economica – ha letto Lidia Pollone – che sta provocando un forte aumento della povertà, del disagio e dell’insicurezza sociale, i cui segni sono già ben visibili anche a  Santena. Negli ultimi anni è stata drasticamente ridotta la spesa pubblica e, in particolare, a fondi destinati a settori di vitale importanza per i cittadini, come la sanità e l’istruzione e inoltre i fondi nazionali a carattere sociali –  fondo politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, fondo per i giovani – sono passati da 1,594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro nel 2012. I tagli agli enti locali e alle Regioni, nel periodo dal 2011 a 2013, superano i 33 miliardi di euro e hanno compromesso la loro capacità di fornire risposte concrete ed efficaci alle necessità fondamentali dei cittadini e  delle famiglie».

Lidia Pollone ha continuato: «Negli ultimi decenni i problemi della sicurezza  economica sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e gli Stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna. L’Onu e l’Ue sono da tempo impegnati ad ampliare la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza, includendovi il benessere economico, la stabilità politica, la democrazia, la pace sociale, i diritti umani e i bisogni primari, quali: educazione, salute, alimentazione e alloggio».

«L’Italia aveva previsto nel 2002 di acquistare 131 cacciabombardieri F35 – ha proseguito la presidente del parlamentino cittadino – per un costo di circa 15 miliardi di euro, ma il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, di recente ha annunciato di ridurre l’acquisto a 90 esemplari e, a oggi, nessun contratto è stato firmato. Il cacciabombardiere F35 è una arma di guerra con capacità di trasporto di ordigni nucleari, palesemente in contrasto sia con l’articolo 11 della Costituzione italiana sia con la Carta dell’Onu, considerato anche che le missioni di pace, previste dalle Nazioni Unite, escludono l’impiego di simili ordigni distruttivi. Il nostro Paese nel 2012 spenderà già oltre 22 miliardi di euro per la Difesa  e secondo la classifica del Sipri – Istituto internazionale di ricerche sulla pace –, di Stoccolma, è tra i primi al mondo per le spese militari, al decimo posto nel 2010».

Lidia Pollone ha proseguito: «Preso atto delle proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile e, in particolare, dalla Rete italiana per il disarmo, Sbilanciamoci, Movimento nonviolento e Tavola della pace, che invitano a ridurre le spese militari, come sta succedendo in tutti i Paesi occidentali, per i motivi sopra esposti propongo che il consiglio comunale deliberi quanto segue: di chiedere al Parlamento e al Governo di non procedere all’acquisto del cacciabombardiere F35, destinando i soldi risparmiati, calcolati in più di 10 miliardi di euro, al rilancio e allo sviluppo del Paese; di procedere a una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare, ridefinendo altresì, in modo aperto e democratico, una nuova politica di sicurezza e una rinnovata politica estera italiana ed europea, coerenti con il dettato della nostra Costituzione e la Carta della Nazione Unite; che il servizio pubblico radio-televisivo pubblico promuova una discussione, aperta e trasparente, sulle spese militari, il bilancio della Difesa e la riforma del nostro sistema di sicurezza».

Il consiglio comunale ha approvato l’adesione alla campagna “Taglia le ali alle armi” contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35 con i voti positivi del gruppo di maggioranza Essere Santena e del Movimento 5 stelle  Beppegrillo.it e l’astensione di Patrizia Borgarello di Noi X Santena di Domenico Trimboli di Santena futura.

**

blog www.rossosantena.it

©riproduzione riservata