Santena – 12 dicembre 2012 – “Il sindaco ricorda che è vietato vendere e somministrare bevande alcoliche ai minori di anni 18”. Questo l’avviso che, nei giorni scorsi, è stato distribuito nei pubblici esercizi dove si vendono e si consumano bevande alcoliche.
Dagli uffici comunali spiegano: «Sono stati preparati dei cartelli che riportano la scritta “Il sindaco ricorda che è vietato vendere e somministrare bevande alcoliche ai minori di anni 18”. Poi nel cartello è riprodotto un segnale stradale, di divieto, con la scritta “Minori di anni 18. No alcol”. Il cartello termina con una frase informativa di monito: “La vendita di alcol ai minori di 18 anni comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 250 euro a 1.000 euro. Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a 2.000 euro, con la sospensione dell’attività per mesi 3 (Legge 8 novembre 2012, numero 189)”.
L’avviso che ha come intestazione “Città di Santena”, termina con nome e cognome del sindaco, Ugo Baldi».
Sempre dagli uffici aggiungono: «Il cartello dovrà essere tenuto ben esposto al pubblico. L’avviso è stato distribuito in tutti i pubblici esercizi – bar, ristoranti e circoli – dove le bevande alcoliche vengono vendute e consumate sul posto. Si tratta semplicemente di un avviso che ha il compito di ribadire le disposizione che vietano la vendita di alcol ai minori. Tali norme non sempre vengono rispettate. Semplicemente abbiamo voluto ribadire una norma che dovrebbe essere ben nota a tutti. Si tratta di una iniziativa che rientra nelle attività di prevenzione e contrasto rispetto all’abuso di alcol che, anche nella nostra città, spesso vede protagonisti minori».
L’iniziativa del Comune arriva dopo che nelle scorse settimane una ragazzina era entrata andata in coma etilico dopo avere buttato giù alcuni superalcolici. Trasportata dai volontari della Cri al pronto soccorso i sanitari hanno praticato una lavanda gastrica. Volontari della Cri, come alcuni educatori, segnalano che anche in città si è abbassata l’età di chi il sabato sera, così come lungo la settimana, arriva, come si dice in gergo giovanile, a “sboccare”. Un barista, «niente nomi per favore», commenta: «Io non servo alcolici ai minori, ma non è detto che tutti i locali rispettino diligentemente le norme. E poi, bisogna anche dire che gli alcolici i ragazzini forse possono anche andare a comprarli nei supermercati». In città non è infrequente, il mattino presto, ritrovare nei giardinetti della città, come in alcune piazze santenesi, gruppi di bottiglie, vuote.
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@FilippoTesio