Santena, sviluppo della viabilità, intervista a Giovanni Le Donne

Santena – 22 dicembre 2012 – A Giovanni Le Donne, consigliere comunale di Essere Santena,  il sindaco Ugo Baldi ha affidato gli incarichi in materia di sistemi di sviluppo della viabilità. Di seguito, una intervista all’esponente di Essere Santena in cui presenta il lavoro portato avanti dall’amminsitrazione in questi mesi in merito ai problemi della viabilità.

In questi primi sei mesi di attività dell’amministrazione di Essere Santena, come avete affrontato i problemi di viabilità?

«In tema di viabilità in questi mesi sono state esaminate e discusse molte questioni, in base sia a quanto segnalato dai cittadini sia a quanto portato all’attenzione da noi stessi amministratori – spiega Giovanni Le Donne –. Uno dei primi problemi affrontati è stato la viabilità della zona artigianale sita tra la circonvallazione e la borgata Quaglia. Penso proprio che quella sia stata la prima cosa di cui mi sono occupato come consigliere incaricato. In questa area abbiamo regolamentato i vari incroci: infatti mancavano i segnali di stop. Era da rivedere e integrare sia la segnaletica orizzontale sia quella verticale: vi era il rischio di incidente. Io ho l’officina proprio in quella zona e da anni vivevo questo problema. Il pericolo per gli automobilisti era sempre in agguato: agli incroci non si sapeva mai bene chi avesse precedenza. Negli ultimi anni in questa zona artigianale la viabilità è stata ampliata, si è aperto un nuovo tratto di collegamento con la zona della Quaglia. Insomma, abbiamo esaminato la situazione e cercato di regolamentare al meglio la viabilità, con una serie di segnali di stop, adeguando e integrando sia la segnaletica orizzontale sia quella verticale».

Consigliere Giovanni Le donne, c’è qualche altro intervento portato avanti dall’amministrazione in questi mesi sul tema viabilità.

«La direttrice della casa di riposo Anni Azzurri ci ha segnalato un problema. Infatti, alcuni parcheggi della struttura, sita ai Ponticelli, venivano occupati da lavoratori che  utilizzavano l’area per lasciare lì le loro auto, durante tutta la giornata. Il risultato era che non vi erano più parcheggi sufficienti per i parenti che, durante la giornata, si recavano in visita ai ricoverati. Abbiamo preso atto della segnalazione e ragionato su come si poteva intervenire. Anche qui abbiamo modificato la segnaletica orizzontale e verticale dell’area del parcheggio, inserendo il disco orario, con durata di due ore, in modo che i parenti dei ricoverati potessero avere il tempo sufficiente per visitare i loro cari. In questo modo chi lasciava il proprio mezzo davanti alla struttura per andare a lavorare chissà dove ha dovuto necessariamente scegliere un altro parcheggio per la propria auto.  Agli Anni Azzurri ci sono parenti che hanno la necessità di stare vicino ai loro cari tutto il giorno: per queste persone abbiamo rilasciato alla direzione della struttura dei pass che consentono di poter parcheggiare l’auto oltre il limite previsto dal disco orario. Questi pass sono gestiti direttamente dalla direzione degli Anni Azzurri».

Sempre in tema di viabilità in questi primi mesi di gestione della nuova amministrazione Essere Santena ci sono altri interventi da segnalare?

«Tra le cose fatte vi è anche l’ottimizzazione dell’incrocio di via Avataneo, all’angolo con via Canonico Bosio. Anche qui abbiamo modificato lo stop perché esisteva un rischio di incidente in quanto sulla sinistra la visuale era ridotta. E’ bastato regolamentare diversamente l’incrocio e il problema direi che ora è stato superato».

Tra gli interventi di rilievo vi è la presa d’atto del nuovo piano di segnaletica stradale in via Trinità approvata dalla Giunta comunale nei giorni scorsi, su proposta dell’assessore alle Politiche di gestione del territorio, Walter Mastrogiovanni.

«Abbiamo lavorato a questo progetto da tempo – prosegue Giovanni Le Donne –. I cittadini della borgata ci segnano un problema su tutti: le auto sfrecciano lungo via Trinità a velocità spesso troppo elevate e il pericolo è davvero alto. Le macchine, in quel tratto, vanno troppo forte. Il comando di polizia municipale ha studiato la situazione e ha proposto alcuni accorgimenti tecnici per ridurre la velocità di percorrenza dei mezzi.  Il piano di segnaletica approvato dalla giunta nei giorni scorsi prevede quattro possibili interventi. Si tratta di soluzioni possibili e non è assolutamente detto che vengano poi realizzate tutte. Tra gli accorgimenti previsti vi è la realizzazione di alcune isole centrali rallentatraffico lungo via Cavour, di tipo sormontabile, previste  in corrispondenza dell’attraversamento pedonale di via Trinità con via Manzoni, il punto dove nel 2006 è avvenuto un grave investimento di pedone. Una seconda isola è prevista in corrispondenza tra la via Trinità e la via Gozzano, dove ha sede il plesso delle elementari. La terza isola è prevista in corrispondenza dell’attraversamento pedonale di via Trinità con via Pascoli e via Rey. Per ora siamo intenzionati a realizzare le prime due isole, quella di fronte al giornalaio del quartiere e quella davanti alla via della scuola elementare. Uno degli accorgimenti proposti dal comando di polizia municipale riguarda le cosiddette “Gimcane”, con la sistemazione di new jersey bianco e rossi in plastica e la posa di segnaletica orizzontale gialla: su questo tipo di interventi abbiamo però alcune perplessità. Vorrei ancora ricordare il costo di questi accorgimenti tecnici che è un problema niente affatto secondario. Gli attraversamenti pedonali rialzati, realizzati in conglomerato bituminoso, interventi ipotizzati alla Trinità dove sorgono gli edifici maggiori e nei pressi del cimitero, hanno un costo unitario di 4.000 euro. Posizionare rilevatori di velocità, detti “dissuasori elettrici” con alimentazione in rete e fotovoltaica, con display numerico a led, che quando il veicolo sopraggiunge segnala sia il superamento della velocità consentita sia la prevista decurtazione dei punti della patente, ha un costo di 3.500-4.500 euro.  Il posizionamento dei box per la rilevazione di velocità dove potranno essere alloggiati gli autovelox in dotazione al comando di polizia municipale ha un costo di poco inferiore ai 2.000 euro per postazione: sono previste due postazioni, una per senso di marcia. Le tre isole centrali rallenta traffico del tipo sormontabile hanno un costo previsto totale di euro 9.148, mentre il costo di una “gimcana” è di euro 2.400».

E’ allo studio anche un intervento in via Milite Ignoto rivolto in particolare a tutelare la sicurezza degli studenti.

«Anche questo è un progetto che stiamo studiando da tempo – precisa Giovanni Le Donne –. Lungo via Milite Ignoto, a partire da via Vittorio Veneto e fino a via Trento Trieste, sulla sinistra, saranno posizionati dei paletti parapedonali che delimiteranno una corsia dove in tutta sicurezza potranno transitare gli studenti, al termine di via Milite Ignoto è previsto un attraversamento in modo che gli studenti possano proseguire il cammino sino alla scuola materna Marco Polo, lungo l’attuale tragitto utilizzato dal pedibus. Il percorso potrà essere utilizzato dagli alunni della scuola elementare Cavour, della materna San Giuseppe, dagli utenti dell’asilo nido e della materna Marco Polo. Salvo imprevisti, i lavori dovrebbero essere avviati a partire già a gennaio 2013».

In città ci sono punti critici rispetto alla viabilità?

«In questi mesi non ci sono arrivate segnalazioni rispetto a problemi di rilievo rispetto alla viabilità – afferma Giovanni Le Donne -. Sappiamo che di mattina le due rotonde lungo la 29, di Fabaro e dei Ponticelli, registrano rallentamenti a causa dell’aumento di traffico. Va comunque detto che la strada 29, così come le rotonde, sono di competenza della Provincia e più di tanto non possiamo davvero intervenire. Direi che, a livello cittadino, i problemi maggiori ci vengono segnalati davanti alle scuole e, in particolare, davanti alle scuole elementari Cavour, site in fondo alla piazza Martiri della Libertà. Anche qui, il problema è ben noto. Abbiamo ipotizzato alcune soluzioni. Una di queste potrebbe essere quella di ripristinare il doppio senso lungo via Cavour in modo che il traffico cittadino non debba più necessariamente transitare in via Vittorio Veneto, proprio davanti all’uscita delle scuole.  Va comunque detto che il lavoro compito dai volontari pensionati nonni civici è davvero importante a tutela della sicurezza degli studenti. Stiamo continuando a ragionare sul da farsi. Per ora non abbiamo ancora preso una decisione: non siamo ancora riusciti a trovare un accordo sulle soluzioni da proporre per risolvere i problemi oggi esistenti».

Ci sono altri interventi sulla viabilità cittadina che sono in fase di studio?

«Non c’è ancora nulla di deciso – precisa Giovanni Le Donne –, ma una delle questioni su cui stiamo discutendo, ormai da mesi, riguarda la possibilità di istituire un senso unico nel tratto di via Cavour che va da dopo il ponte sul Banna sino all’inizio del parcheggio di via Cavaglià. Si vorrebbe arrivare  a far sì che in questo tratto il doppio senso valga solo per i mezzi pubblici. La soluzione che stiamo studiando, ma – e lo ripeto –, non abbiamo ancora deciso nulla, potrebbe essere questa. Le auto e i mezzi che arrivano in città dalla borgata Trinità potrebbero essere incanalati in via Cavaglià che diventerebbe a senso unico per un tratto più lungo di quello attuale. Le auto, dopo avere percorso via Cavaglià potrebbero arrivare in via Badini utilizzando come traversa via Alfieri o le altre vie di collegamento. I mezzi continuerebbero la loro corsa ritornando su via Cavour immettendosi al termine di via Badini. E’ un po’ di tempo che stiamo ragionando sul da farsi e prima o poi dovremo arrivare a qualche decisione in merito».

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