Santena, protocollo d’intesa per la diffusione dell’opera di Cavour nelle scuole. Il discorso di Nerio Nesi

Santena – 10 aprile 2013 – Di seguito, il discorso pronunciato da Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour, in occasione della firma del Protocollo d’intesa per la divulgazione dell’opera del Conte di Cavour nel sistema scolastico nazionale. Le firme di Neri Nesi e di Francesco Profumo,  ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, sono state apposte lunedì 8 aprile scorso, a Torino, nel palazzo della Prefettura, alla presenza del prefetto Alberto Di Pace.

2013apr08_protocolloaaNerio Nesi ha detto: «Signor Ministro, Signor Prefetto, Autorità civili e militari, Signore e Signori. Sono grato al Professor Francesco profumo – Ministro della Istruzione, della Università e della Ricerca – di avere annunciato pubblicamente la sua intenzione di dare una struttura permanente alla collaborazione del suo Ministero con la nostra Fondazione, per divulgare il pensiero e l’opera del Conte di Cavour, nel sistema scolastico italiano. Questa intenzione – manifestata a Santena, nel corso della presentazione dell’Epistolario Cavouriano, l’11 novembre 2012 – ha avuto una rapida realizzazione. E’ nato così questo “Protocollo Quadro”, al quale seguiranno programmi precisi su temi specifici. Spetterà al costituendo Comitato Attuativo, previsto dal Protocollo, individuare i temi, gli strumenti e i tempi, delle varie iniziative. La Fondazione – che ha nel suo ambito persone di alto livello culturale e di spiccate capacità organizzative – farà la sua parte, naturalmente collaborando con le autorità scolastiche, alle quali spetta la presidenza del Comitato stesso».

Nerio Nesi ha aggiunto: «Ci saranno di guida le grandi opere che hanno illustrato la vita del Conte di Cavour: da quella, fondamentale, di Rosario Romeo, alla riedizione della quale la nostra Fondazione ha recentemente contribuito; fino alla monumentale raccolta dell’Epistolario Cavouriano, che – nei suoi trentaquattro volumi – contiene una vera e propria storia d’Italia nel secolo diciannovesimo. All’ultima parte dell’Epistolario, hanno dato un contributo importante alcuni studiosi legati alla nostra Fondazione: Carlo Pischedda, Rosanna Roccia, Giovanni Silengo, Giuseppe Talamo».

2013apr08_protocolloab«Dobbiamo farlo – ha proseguito Nerio Nesi – raccontando quello che fu il grande movimento per l’Unità d’Italia e quanto contribuirono a quel risultato, il genio di Cavour, i suoi umori, i sue tormenti e le sue passioni. Ma dobbiamo farlo non nascondendo i vizi di origine del nostro Stato unitario, le debolezze e le contraddizioni da cui sono scaturiti i nodi ancora da sciogliere (Cito testualmente le parole di Giorgio Napolitano). E ciò perché è nostro dovere trasmettere la memoria dei Padri della Patria, dialogando con le nuove generazioni che chiedono una conoscenza appassionata, ma anche critica. Anche per questo, rinnovo il ringraziamento della Fondazione al Ministro Profumo: perché la sua iniziativa si inserisce positivamente in una situazione di scarsa conoscenza del Fondatore dello Stato Italiano: basti, a questo proposito, riflettere sul fatto che gli Istituti scolastici medi e superiori dedicati a Cavour superano di poco – in tutta Italia – le venti unità, e che nello stesso Piemonte, su duecentotredici scuole medie e superiori, soltanto due sono dedicate a Cavour: il famoso Liceo Classico di Torino e un Istituto Tecnico Commerciale, a Vercelli».

«La Fondazione è grata al Prefetto – ha aggiunto Nerio Nesi – per avere concesso che il Protocollo sia firmato in quella che è – e deve rimanere per sempre – la rappresentanza a Torino dello Stato Nazionale Italiano. E ciò tanto più perché questo Palazzo è stato il centro operativo del Risorgimento: siamo infatti, qui, a pochi metri dallo studio di Camillo Cavour, che la cortesia del Prefetto ci consentirà eccezionalmente di visitare».

2013apr08_protocolloacIl presidente della Fondazione Camillo Cavour ha continuato: «Signor Ministro, Signor Prefetto, anche in questa occasione voglio esprimere una certezza: c’è una Italia, fatta da milioni di persone serie, che lavorano e studiano seriamente, capaci di costruire saperi e macchine, una Italia che tutto il mondo deve rispettare. Proprio per questa certezza, desidero, da questa città – Capitale del Risorgimento e Medaglia d’Oro al Valore Militare nella Resistenza -, mandare una saluto pieno di affetto, a due uomini che – di questa Italia – sono i rappresentanti più alti: Giorgio Napolitano, che sta tenendo il timone di una nave in tempesta; Carlo Azeglio Ciampi, che ci ha insegnato ad amare e a servire il nostro Paese. Lo faccio, con un augurio a noi stessi: che il prossimo Presidente della Repubblica sia degno di entrambi i suoi predecessori».

Nerio Nesi ha chiuso così: «Signor Ministro, Signor Prefetto, a ricordo di questa giornata, la Fondazione Vi offre una copia dell’opera del più grande biografo di Cavour:  Rosario Romeo, catanese, allievo di Benedetto Croce».

**

Audio Intergrale dell’intervento del Prefetto di Torino Alberto Di Pace: AlbertoDiPace_2013apr08

**

Audio integrale dell’intervento di Nerio Nesi: 2013apr08_NerioNesi

**

Audio integrale dell’intervento del ministro Francesco Profumo: FrancescoProfumo_2013apr08

**

www.rossosantena.it

Twitter @FilippoTesio