Santena, intitolato al partigiano Giuseppe Musso il ponte sul Banna

Santena – 25 aprile 2013 – La città di Santena ha intitolato il ponte sul Banna di via Cavour al partigiano santenese Giuseppe Musso, barbaramente ucciso, nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 1944, dai fascisti a San Raffaele Cimena.

OLYMPUS DIGITAL CAMERASul cippo inaugurato oggi, accanto alla foto, c’è scritto: “La città di Santena intitola il ponte sul Banna a Giuseppe Musso ‘Lasò’ (1922-1944), carabiniere e partigiano. Dal 1940 al 1943 carabiniere V Brigata. Dopo l’8 settembre 1943 Partigiano Tom, tenente, nelle formazioni di Giustizia e Libertà. Medaglia d’argento al valor militare alla memoria. Santena, 25 aprile 2013”. Prima della cerimonia di intitolazione del ponte, in piazza Martiri della Libertà, si è svolta la deposizione di una corona d’alloro alla lapide dei caduti, con la benedizione della lapide da parte del parroco don Nino Olivero. Subito dopo autorità, cittadini, associazioni e un buon numero di alunni delle elementari e delle medie si sono spostati nei pressi del ponte lungo via Cavour.

Cerimoniere dell’intitolazione del ponte Gianni Gaude, dell’associazione “Le radici, la memoria”, che ha presentato tutti gli oratori. Dopo il suo indirizzo di saluto hanno preso la parola: Franca Musso, presidente dell’associazione “Le radici, la memoria”; Paolo Romano, assessore alla Cultura; Giovanni Crozza, amministratore di San Raffaele Cimena; Giuseppe Zarcone, già commissario prefettizio, che ha avviato le pratiche per l’intitolazione del ponte; Margherita Musso, sorella del partigiano Giuseppe Musso, il suo intervento è stato letto dal pronipote Alessandro Musso; Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour; Ugo Baldi, sindaco della città di Santena. E’ stato inoltre letto il messaggio di Giuseppe Gastaldi, presidente onorario dell’associazione famiglie martiri e caduti durante la guerra di liberazione, Anpi.

Gli interventi delle autorità sono stati intervallati da quelli degli alunni delle elementari e delle medie dell’Istituto comprensivo che hanno presentato brani, riflessioni, letto articoli della Costituzione e testi di Italo Calvino e, sulle note proposte dalla banda musicale, hanno cantato Bella ciao. Durante tutta la cerimonia, accanto al cippo, in alta uniforme, erano presenti due ragazzi dell’Accademia della scuola militare nazionale: Daniele Del Gigante e il santenese Lorenzo Bergoglio. Tra un intervento e l’altro delle autorità Gianni Gaude ha presentato la sorella di Giuseppe Musso, Margherita; Giacomo Migliore, l’ultimo partigiano vivente di Santena e Pinin Razzetti, ex internato.

Al termine dei discorsi il sindaco Ugo Baldi, con accanto Margherita Musso, ha scoperto il cippo: una scultura in legno, raffigurante due mani aperte a calice, con dentro un libro aperto. L’opera è stata realizzata dall’artista di Arignano, Flavio Favaro. Mentre il sindaco svelava la scultura gli alunni agitavano le bandiere tricolori.  Dopo la benedizione del cippo da parte del parroco don Nino Olivero, l’associazione nazionale carabinieri ha letto la preghiera del carabiniere.

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