Santena, 25 aprile: l’intervento di Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour

Santena – 27 aprile 2013 – Il 25 aprile la città ha intitolato a Giuseppe Musso, carabiniere e partigiano, martire della Libertà, il ponte sul Banna di via Cavour. Di seguito, l’intervento di Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camilo Cavour.

OLYMPUS DIGITAL CAMERANerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour, ha iniziato così il suo indirizzo di saluto: «Io credo che il modo migliore, più alto, per ricordare Giuseppe Musso e quanti sono caduti per la Libertà sia quello di leggere poche righe, la fine di un rapporto che fu chiesto dal Governo nord americano ai servizi segreti per sapere quale era stato il reale apporto dei partigiani italiani alla vittoria alleata. È un lungo rapporto che finisce per con queste cinque righe. Ripeto, è il rapporto firmato dal comandante dei servizi segreti nord americani al Presidente degli Stati Uniti. “Il contributo dei partigiani italiani alla vittoria fu assai notevole.  Senza le forze partigiane italiane non vi sarebbe stato in Italia una vittoria alleata così rapida e così a poco prezzo”. Firmato il comandante dei servizi segreti”».

2013apr25_NerioNesi3«Questo è il più alto riconoscimento che un grande Paese ha dato ai partigiani italiani – ha detto Nerio Nesi, che ha aggiunto –. Perché caddero? Perché tanti giovani morirono? Questa è la domanda di fondo che dobbiamo farci. Cosa successe in loro? Da che cosa furono spinti? Ecco, è difficile dare una risposta complessiva. Certamente dall’amore per la libertà. Certamente dall’esempio di altri. Certamente dall’amore per l’Italia. Morirono militari e civili.  Appartenenti a tutte le classi sociali, senza distinzione.  Che cosa dobbiamo fare? Ecco, io credo che anche questa sia una domanda che dobbiamo porci. Ho letto, purtroppo, 15 giorni fa, una lettera inviata al quotidiano La Stampa di un grande comandante partigiano ancora vivo, Massimo Ottolenghi. Partigiano ebreo che ha detto e a scritto “Non siamo più degni di loro”. Era una risposta a una lettera drammatica. Sosteneva che non siamo più degni di commemorarli perché i grandi valori per i quali essi hanno combattuto e sono morti non esistono più. Io non credo a questo. Ecco, non credo quando vedo quello che succede qui, questa mattina, con tutti gli onori. Una cerimonia che commuove tutti. Però, anche ripensando al discorso del Presidente della Repubblica fatto l’altro giorno, alla Camera dei deputati, così duro, così terribile. E’ la prima volta che un Presidente della Repubblica si rivolge ai deputati e ai senatori di tutti i partiti in modo così duro, qualche volta così sprezzante».

2013apr25_NerioNesi4Nerio Nesi ha proseguito: « Mi viene  fatto anche a me di chiederci siamo degni di loro? Se succedesse qualcosa del genere lo rifaremmo? Che cosa abbiamo lasciato ai nostri figli? Che insegnamenti stiamo dando ai nostri bambini? Io penso, guardando i miei nipoti, sono ragazzi “Cosa penseranno di noi? Cosa penseranno di me?”. Ebbene, io credo che dobbiamo tornare  a quei valori. Dobbiamo tornare a quegli ideali. A quelle speranze perché il dramma della gioventù di oggi è che non ha più speranze. Noi eravamo più poveri, ma avevamo molte speranze, giuste o ingiuste che fossero, ma le avevamo. Eravamo pronti a combattere. La gioventù di adesso non ha prospettive. Ecco io credo che l’alternativa a tutto questo sia nuovi valori, nuovi ideali, credere in qualcosa, maggiori speranze.  Se tutto questo non avverrà – ma io non lo credo – allora bisognerebbe dire che aveva ragione quel ministro degli esteri austriaco, Klemens von Metternich. quando disse ”L’Italia è una pura espressione geografica”.  Allora il Risorgimento si incarico di smentire questo signore. Ecco, ma è proprio dal Risorgimento che dobbiamo partire.  La Resistenza è stata il secondo Risorgimento e la Resistenza ci ha dato la Costituzione che, giustamente, i bambini cominciano a sentire come una cosa che li riguarda. Tocca a noi dare esempio. Giorno per giorno. Se no avevamo ragione gli austriaci Grazie».

**

Audio integrale dell’intervento:  2013apr25_Nerio_Nesi

**

www.rossosantena.it

Twitter @FilippoTesio