Santena, cerimonia per il 152° della morte di Cavour, il discorso di Marco Fasano

Santena – 11 giugno 2013 –   Il 6 giugno, nel complesso cavouriano, si è tenuta la cerimonia ufficiale del 152° anniversario della morte di Camillo Cavour. Di seguito, il discorso pronunciato da Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour.

Buonasera a tutti.

Dò il benvenuto a tutti Voi alla cerimonia ufficiale di commemorazione del 152° anniversario della morte di Camillo Cavour.

Ringrazio per la loro presenza le Autorità civili e militari, in particolare il Generale Bosotti, Comandante della Regione Militare Nord, il Comando della Brigata Taurinense, che ci ha fatto l’onore di essere presente con un picchetto d’onore, e il Vice Prefetto di Torino, dr. Paolo Accardi. Saluto e ringrazio per la presenza a questa manifestazione il rappresentante della Città di Torino, il consigliere Andrea Tronzano, i Sindaci tutti e, in particolare, il Sindaco della Città di Santena, dr. Ugo Baldi. Ringrazio il Presidente del Consiglio Regionale, dott. Valerio Cattaneo, per le belle parole che ha voluto inviare alla nostra Associazione auspicando la buona riuscita della manifestazione. Ringrazio le Associazioni presenti e tutti i nostri volontari per la loro presenza qui questa sera, ma soprattutto per l’entusiasmo e la continuità del loro apporto, volto alla valorizzazione del complesso di Santena. Rivolgo un caloroso grazie, infine, agli “sponsor”, che ci permettono di organizzare, ormai da anni, questa manifestazione dal contenuto altamente simbolico, e alle ditte che nel corso degli anni ci hanno dato una mano gratuitamente, onorando in tal modo concretamente la memoria dello Statista piemontese.

2013giu06 _Marcofasano2Oggi si commemorano i 152 anni dalla morte di Camillo Cavour. Egli morì nel Palazzo Cavour di Torino alle 6,45 di giovedì 6 giugno 1861. Il suo corpo, dopo i funerali svoltisi a Torino, fu portato a Santena, dove riposa tuttora. Ma 160 anni or sono, nel 1853, Camillo Cavour portò avanti, rivestendo la carica di Primo Ministro (era stato nominato nel novembre dell’anno prima) la sua opera di modernizzazione del Regno di Sardegna e di creazione di quella rete diplomatica, di conoscenze, che gli permetteranno, a capo dell’esecutivo di un piccolo Stato, di sedere ben presto al medesimo tavolo con i rappresentanti di Stati, all’epoca, più importanti. È di quell’anno un successo di Camillo Cavour anche nel settore della finanza statale: la negoziazione di un ennesimo prestito per il Regno di Sardegna. Mettendola in concorrenza con altre banche, egli riuscì ad ottenere un prestito a tassi molto vantaggiosi dalla banca Rothschild.

Mi permetto di ricordare, sempre nel 1853, l’appoggio dato da Camillo Cavour a Raffaele Rubattino – tra l’altro armatore del “Piemonte” e del “Lombardo”, le due navi della spedizione dei Mille di Garibaldi – per la creazione della linea di navigazione Genova-Cagliari-Tunisi. L’interesse di Camillo Cavour per l’Africa si era manifestato espressamente fin dal 1829, quando non ancora diciannovenne in una lettera del 5 marzo 1829 allo zio Jean-Jacques de Sellon d’Allaman egli scrisse: “je crois que la civilisation de l’Afrique serait une œuvre grande, généreuse et en même tems utile aux nations déjà civilisées”. Sempre nel medesimo anno scoppiò lo scontro tra Russia ed Impero ottomano, che portò alla guerra di Crimea. Il Regno di Sardegna partecipò a questa spedizione in un secondo momento, su richiesta di Francia ed Inghilterra, spedizione che terminò con il Congresso di Parigi del 1856. La sua partecipazione al Congresso creò le premesse per l’incontro con Napoleone III, che si svolgerà a Plombières-les-Bains nel luglio 1858.

2013giu06Infine mi permetto di ricordare che il 2013 è il 150° anniversario dell’inizio dei lavori per la realizzazione del Canale Cavour. Fu chiamato così in onore del Conte, sebbene l’idea fosse stata sviluppata da Francesco Rossi, l’agente generale del padre di Camillo per la Tenuta di Leri, e dall’ingegnere Carlo Noé. L’opera, in un’epoca in cui i mezzi erano quelli che possiamo immaginare, è lunga 85 chilometri e fu terminata in tre anni. Essa funziona egregiamente tuttora. Tra pochi giorni inizieranno i lavori di ristrutturazione alle scuderie e poi al castello di Santena. Questi lavori rappresentano una grande sfida per tutti noi, ma la rappresentano veramente. Come ogni sfida ha bisogno di risposte rapide e concrete da parte di tutti.

È una sfida per la Fondazione Cavour, la quale dovrà strutturarsi e dovrà impegnarsi a portare al Memoriale Camillo Cavour migliaia di visitatori sia con il percorso di visita all’interno del Castello e nel Parco sia con l’organizzazione – diretta o con la creazione delle condizioni per permettere ad altri di organizzare – delle mostre di rilievo, per lo meno di interesse nazionale. È una sfida per noi dell’Associazione “Amici della Fondazione Cavour”, che dovremo rinnovarci nel modo di porci ai visitatori adattandoci al nuovo percorso di visita. È una sfida per la Città di Santena e per i santenesi, i quali dovranno essere capaci, attraverso la riqualificazione del tessuto urbano, attraverso una pulizia del paese finalmente dignitosa, attraverso i servizi offerti dai negozi, attraverso una richiesta di maggior ordine pubblico, di dimostrare di essere degni di ospitare il Memoriale del Padre della Patria. È una sfida per i giornalisti e tutti gli operatori del settore, i quali dovranno dimostrare di credere fin da subito nel valore simbolico di questo luogo e nelle sue potenzialità per la nostra Nazione.

2013giu06_Marco_Fasano1A titolo personale, ritengo deludente per tutti, ma soprattutto per la nostra attività di volontariato vero, che la carta stampata – evidentemente non tutta – normalmente non dedichi che poche righe alle nostre manifestazioni, tra le quali un premio come quello intitolato a “Camillo Cavour” che ha visto Carlo Azeglio Ciampi, Piero Angela o Carlo Petrini, tra gli altri, come destinatari. Lo stesso si potrebbe dire per le televisioni locali e nazionali. Questa è la sfida difficile, impegnativa, stimolante, potrà finire in un grande successo o in un grande fallimento, tutto dipende da noi e dalle nostre capacità. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. In caso contrario saranno solo belle parole, che non troveranno mai una concreta applicazione. Noi, volontari dell’Associazione, saremo sempre a fianco della Fondazione e di chiunque operi per la valorizzazione del Memoriale di Santena e per la divulgazione del pensiero e dell’operato di Camillo Cavour.

Il discorso della commemorazione di oggi sarà tenuto, tra poco, da Gianni Oliva, insegnante di storia delle Istituzioni militari alla Scuola di Applicazione d’arma di Torino, già Preside del Liceo Classico Alfieri, attualmente dirigente del Liceo Classico Cavour e del Liceo Classico d’Azeglio. Ringrazio il prof. Oliva, innanzitutto, per aver accettato l’invito del Comitato Direttivo della nostra Associazione a essere qui.

Sento il dovere, però, di ringraziare il prof. Oliva anche per un altro motivo. Il nuovo corso della Fondazione Cavour ebbe inizio non molti anni fa quando il Prefetto di Torino, i rappresentanti della Città di Torino e della Regione Piemonte, tra i quali Gianni Oliva, decisero di individuare nel dr. Mario Garavelli il nuovo Presidente della Fondazione Cavour, e nel dr. Nerio Nesi il Vice Presidente esecutivo.

2013giu06_pubblicoGrazie a queste persone, grazie anche al continuo impegno dell’attuale Assessore alla cultura della Regione Piemonte Michele Coppola, il bilancio della Fondazione in questi anni è stato risanato e sono stati confermati e reperiti nuovi fondi, comunitari e statali, per i lavori di restauro, che partiranno fisicamente lunedì prossimo e che porteranno il complesso di Santena a diventare il “Memoriale Camillo Cavour”.

Il titolo dell’intervento del prof. Oliva è “Cavour e la capacità di progettare il futuro”. Il possedere questa capacità è la discriminante tra essere uno Statista o semplicemente un uomo che si occupa di politica. Questo è un concetto espresso molto bene da James Freeman Clarke, e ripreso, anni dopo, da Alcide De Gasperi.

Egli scrisse il 3 febbraio 1870 sul Cincinnati Daily Gazette: “Un politico pensa alle prossime elezioni, un uomo di stato alla prossima generazione. Un politico guarda al successo del proprio partito, un uomo di stato guarda al successo della nazione”. Attraverso l’analisi, anche critica, del passato, del Risorgimento italiano, delle ragioni della nascita dello Stato unitario, sarebbe importante ed altamente simbolico ritrovare, in questo luogo, una visione costruttiva non solo per il futuro del Memoriale cavouriano di Santena, ma anche per il futuro di questa nostra “bistrattata” Nazione; bistrattata spesso più, e prima ancora, da noi italiani che dagli altri.

Grazie

Marco Fasano

Santena, 6 giugno 2013

**

www.rossosantena.it

Twitter @TesioFilippo