Santena, in duecento a “Porte aperte a Brusson”

Santena – 22 luglio 2013 – Per l’iniziativa “Porte aperte a Brusson” alla casa alpina La Ciamusira sono arrivate poco meno di duecento persone: due bus con 120 persone, di cui 48 cambianesi; un buon numero di persone a La Ciamusira ci sono arrivati con mezzi propri. Di seguito, la cronaca della giornata di ieri, domenica 21 luglio.

LaCiamusira_BeppeValle_2013lug21Ad accogliere santenesi e cambianesi c’era Beppe Valle, collaboratore della parrocchia che, poco prima della celebrazione eucaristica, ha avviato così gli indirizzi di saluto delle autorità: «Tocca  a me fare i saluti. Buongiorno a  tutti. Ben arrivati a Brusson ai gruppi di Santena e Cambiano e a tutti i presenti. Mi fa piacere vedere tutti voi per festeggiare l’avvio della nuova gestione della casa di Brusson. I primi approcci con la cooperativa che gestisce la Ciamusira sono stati buoni. Abbiamo dovuto rimettere insieme i cocci della gestione precedente: è stata dura ma siamo ripartiti. Mi auguro che la nuova gestione prosegua con successo. I presupposti sono buoni. Auguro a tutti voi una buona permanenza qui nella casa di Brusson».

BeppeBergamaschi_EquivalleBattista Bergamaschi, della cooperativa Equivalle di Brusson, si è presentato così: «Buongiorno, abbiamo preso in gestione la casa da pochi giorni. Stiamo imparando a conoscerla. Vi chiediamo scusa se qualcosa non è ancora perfetto.  Ci impegneremo per farla funzionare al meglio. La nostra intenzione è continuare nello spirito con cui questa casa è nata: rivolta al turismo sociale, religioso e al turismo sportivo. Si lavora con i bambini, ragazzi, giovani e non solo. Ci auguriamo di avervi ospiti anche singolarmente: per  i santenesi sono previste condizioni particolari, particolarmente favorevoli. Siamo contenti di questa struttura, speriamo di riuscire a migliorarla e renderla ancora più accogliente».

LaCiamusira_UgoBaldiIl microfono è passato nelle mani di Ugo Baldi, sindaco della città: «Intanto buongiorno a  tutti, santenesi e cambianesi. Ogni giorno che passa queste due comunità stanno rinsaldando i rapporti. Si può dire che come parrocchia siamo una realtà sola mentre, dal punto di vista civile, stiamo aumentando i legami grazie ai buoni rapporti che si vanno consolidando tra le nostre due amministrazioni. Per questa casa alpina la giornata di oggi è un momento importantissimo.  Noi siamo molto fiduciosi sulle prospettive e contiamo molto sulla nuova gestione. Per troppo tempo abbiamo sofferto per le vicende di questa casa. Con l’impegno di tutti, ma soprattutto del parroco don Nino e di alcuni suoi collaboratori, fra cui Beppe Valle, oggi siamo riusciti a voltare pagina. È importante che questa nuova una gestione faccia vivere questa casa. Io mi auguro che questo di oggi sia veramente un buon punto di partenza: se le cose andranno per il verso giusto sin dal prossimo anno potremo tirare un  sospiro di sollievo. Sin da ora rivolgiamo un sentito grazie ai gestori per l’impegno che ci metteranno: un ringraziamento che mi sento di fare a nome delle comunità di Santena e di Cambiano. In bocca al lupo alla casa alpina di Brusson». Tra i presenti anche il vicesindaco Roberto Ghio e l’assessore Paolo Romano.

LaCiamusira_21lug2013aBeppe Valle ha ancora aggiunto: «Anche a nome dei gestori volevo ringraziare il gruppo alpini di Santena per l’aiuto e la collaborazione che hanno prestato per rendere possibile l’apertura della struttura. Rivolgo un grazie anche ai tanti collaboratori che hanno dato e stanno dando una mano preziosa per la ripartenza della casa alpina La Ciamusira».

Don Martino Ferraris ha detto: «Prima di iniziare la celebrazione eucaristica vi porto i saluti di don Mauro Grosso che è in partenza per la Giornata mondiale della Gioventù, in Brasile, dove accompagnerà il vescovo di Torino. Arcivescovo che proprio oggi celebrerà messa a Santena.  Vi porto anche i saluti del parroco don Nino Olivero che evidentemente è dovuto restare a Santena e a Cambiano ed è impegnato ad accogliere il vescovo e a dire messa nelle due comunità».

LaCiamusira_donMartinoFerraris«Abbiamo intitolato questa giornata “Porta aperte a Brusson” – ha aggiunto don Martino Ferraris –, una iniziativa significativa per come dovrebbero essere le nostre comunità: senza cancelli, senza muri, senza lucchetti, ma con le porte aperte.  La casa di Brusson oggi è come le nostre parrocchie, come dovrebbero essere le nostre famiglie: con le porte aperte per tutti, per il bambino come per il centenario. Ognuno deve potersi sentire a casa sua, qui come a Santena o a Cambiano. Esattamente come dovrebbe essere in tutte le nostre famiglie cristiane». Dopo questi saluti don Martino Ferraris ha celebrato messa nel piazzale de La Ciamusira.

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