Santena, “La meta è nel passo”, Paolo Rumiz e Riccardo Carnovalini al castello Cavour

Santena – 24 settembre 2013 –  Lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz, accompagnato dal fotografo Riccardo Carnovalini, in occasione di Torino Spiritualità, venerdì 27 settembre saranno al castello Cavour, alle ore 20,30, per una serata di narrazioni, conversazioni e letture offerti ai soci e agli Amici della Fondazione.

La meta è nel passo

Vagabondaggi in solitaria da Alba a Torino

Con Paolo Rumiz e Riccardo Carnovalini

La meta è nel passo. Narrazioni Vagabonde è un progetto itinerante ideato da Torino Spiritualità e Paolo Rumiz che, dal 25 al 28 settembre, percorre da solo e in quattro tappe i 100 km che separano Alba da Torino. Camminare è un atto di scelta. Camminare è accorgersi che la meta non è l’altrove da cui ci separa una distanza, ma è disseminata lungo la strada, in ogni porzione di tragitto su cui posiamo il passo, nell’incontro con l’altro. Camminare è un viaggio che coinvolge anche il cuore, e lo trasforma.

TorinoSpiritualitaAccompagnato dal fotografo ed esploratore Riccardo Carnovalini, durante il viaggio Paolo Rumiz raccoglie storie e si affida alla casualità degli incontri. Nelle diverse tappe del percorso i due camminatori sono ospiti dei residenti, offrendo in cambio una serata intima e informale di narrazioni, conversazioni e letture, alla quale i padroni di casa o l’associazione ospitante potranno invitare amici e appassionati.

Venerdì 27 settembre l’appuntamento è al Castello Cavour di Santena, alle ore 20.30, per una serata di narrazioni, conversazioni e letture offerta dai due camminatori ai soci e agli amici della Fondazione.

Nella giornata di domenica 29 settembre il percorso si concluderà con lo spettacolo teatrale I Narrabondi che andrà in scena alle ore 15 presso il Teatro Carignano di Torino. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Paolo Rumiz, con l’accompagnamento musicale di Ornella Serafini, Cristina Verità, Daniele Furlan e Alfredo Lacosegliaz, è il racconto di cosa succede nella mente, nel corpo e nella voce di chi cammina: una metamorfosi che trasforma l’andatura in felicità, ritmo e narrazione, risvegliando in noi un’oralità antica come il Mediterraneo.

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Fonte: http://www.torinospiritualita.org/torino-spiritualita-2013/

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