Santena, Ugo Baldi di ritorno da Firenze, alla XXX assemblea annuale Anci

Santena – 27 ottobre 2013 –  «La partecipazione al XXX assemblea annuale dell’Anci – Associazione nazionale comuni italiani – è stata una esperienza positiva. Da ripetere». Di seguito, il sindaco Ugo Baldi, spiega perché.

Ugo Baldi afferma: «Per me era la prima volta che partecipavo a una assemblea dell’Anci. Confesso che ero titubante rispetto all’andare o meno. A posteriori, devo dire che è stata una esperienza positiva e da ripetere. Per tutta una serie motivi. Il primo riguarda il confronto avuto con gli altri sindaci. Ho potuto scoprire che i Comuni sono alle prese con i medesimi problemi. Dai micro comuni con cento abitanti, fino a quelli con oltre 900 mila persone, i problemi sono uguali: sono semplicemente più amplificati. Tutti i sindaci lottano contro la carenza di risorse. In altri casi le risorse ci sono ma il patto di stabilità non concede la possibilità di poterli spendere».

Ugo_Baldi_sindaco_Santena«Durante l’assemblea sono emerse cose interessanti – aggiunge Ugo Baldi – Intanto i comuni sono una delle poche istituzioni in cui i cittadini hanno ancora un po’ di fiducia.  I cittadini si fidano dei sindaci e degli amministratori comunali. E noi non dobbiamo sprecare questa fiducia: se cade anche quest’ultimo baluardo della nostra Repubblica arriva la rivoluzione. Bisogna che il governo ci aiuti in questa direzione, anche se, in questo momento, non lo sta affatto facendo».

«Un segnale positivo arrivato con l’assemblea è stata la presenza del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio, accanto a quella di un buon numero di ministri quali Del Rio, Lorenzin e Orlando – aggiunge Ugo Baldi –. Questo significa che i comuni sono riconosciuti come interlocutori primari per lo Stato e per il Governo. Sino a oggi spesso gli enti locali venivamo un tantino snobbati. Vorrei ricordare che proprio il livello comunale è quello che garantisce l’erogazione di molti servizi ai cittadini. Una cosa è certa: il Governo e le Regioni non possono continuare a  tagliare le risorse per i Comuni. Comprendiamo le difficoltà del Governo, ma la politica deve necessariamente cambiane rotta. In questo senso salutiamo positivamente le aperture annunciate sul patto di stabilità. E’ stato stanziato un miliardi di risorse aggiuntive. Per dirla tutta, per la nostra città significherà avere 42mila euro in più. Sono ben poca cosa rispetto alle nostre tante necessità. I sindaci hanno provato a chiedere, almeno per i comuni virtuosi, di poter superare il tetto imposto dal patto di stabilità. Si tratterebbe di un modo concreto di aiutare la ripresa economica».

Il sindaco Ugo Baldi aggiunge: «Un altro argomento molto interessante affrontato dal ministro Orlando riguarda la futura “Trise”, il nuovo tributo che prenderà il posto di Imu e Tares.  Assommerà,  a partire dal 2014, la tassa sui rifiuti (Tari) e le nuova tassa sui servizi indivisibili (Tasi). Il ministro ha detto una cosa che noi auspichiamo: questo nuovo tributo non sarà legato solo alla misurazione dei metri quadrati, perché questo significherebbe far pagare in modo sproporzionato le persone. Il ministro ha istituito un tavolo di lavoro per arrivare a una impostazione simile alla “Tia puntuale”, che poi è il sistema che stiamo usando a Santena per la tassa sui rifiuti. Il Consorzio chierese per i servizi è il più virtuoso in tutta la Provincia e nel Piemonte, in termini di percentuale di raccolta differenziata e per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti dai singoli. Tutto questo fa si che noi aggi paghiamo tariffe basse rispetto agli utenti degli altri consorzi della Provincia come della Regione Piemonte. Il ministro ci ha detto che si sta lavorando in questa direzione: se riuscirà a portare a casa qualcosa lo vedremo nei prossimi mesi. Se ciò non accadrà gli utenti santenesi come quelli di tutto il chierese vedranno lievitare le spese per la “Trise”».

Il sindaco prosegue ancora: «Altro punto interessante trattato durante la XXX assemblea annuale Anci è stato il nuovo welfare: in carenza di risorse gli enti locali sono chiamati a reinventare un nuovo modo di fare  e di sostenere il welfare. Anche qui, devo dire che noi con il Consorzio socio assistenziale del chierese in questi anni non siamo stati fermi. E’ attivo un tavolo di lavoro con alcuni sindaci dei Comuni più importanti che lavora da tempo su quello che potrà essere il nuovo welfare che – giocoforza – sarà sempre meno legato alle risorse che vengono dall’alto, inteso come dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia. La Regione Piemonte ha già ridotto di due terzi i trasferimenti. La contribuzione cittadina a sostegno del consorzio è già pesante: oggi siamo a quota 34 euro per abitante e più di tanto le casse comunali non possono sopportare. Per forza siamo costretti a ragionare e lavorare insieme per esplorare nuove strade per reperire le risorse.  Il contributo  delle associazioni e del volontariato per studiare nuove forme nuovo a sostegno del welfare cittadino sarà indispensabile».

«Una altra cosa  molto interessante è stata la presentazione di Expo 2015, di Milano – prosegue Ugo Baldi –.  Ecco, a questo proposito, io mi auguro che il complesso cavouriano, almeno parzialmente, sia pronto per quella occasione. Per Expo 2015 oltre a Milano saranno coinvolte una serie di città con percorsi turistici, culturali ed enogastronomici. Torino farà la sua parte e noi amministratori santenesi speriamo di poter essere pronti in modo che il complesso cavouriano, ristrutturato se non tutto almeno in parte, possa accogliere i turisti che arriveranno a Torino in occasione dell’Expo 2015». Il sindaco chiude così il bilancio dei tre giorni trascorsi a Firenze: «Una missione abbastanza positiva. Certo uno tornando a casa arriva a pensare che si aspettava anche di più. Porto a casa una serie di riflessioni autorevoli, con spunti interessanti. Sono stati tre giorni di confronto con tanti altri sindaci e amministratori.  Mi ritrovo anche con un bel bagaglio di idee nuove e tanta voglia di continuare a fare sempre meglio per migliorare la situazione del nostro comune e, con essa la qualità della vita dei santenesi».

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