Edilizia scolastica: anche i privati potranno accedere ai contributi regionali

Torino – 30 ottobre 2013 – Via libera dal Consiglio Regionale alla modifica del Piano triennale per l’edilizia scolastica in Piemonte, al fine di permettere agli enti locali di ricorrere a strumenti finanziari innovativi, quali i fondi immobiliari, i leasing in costruendo e i contratti di disponibilità, con i quali la proprietà pubblica dell’immobile oggetto di intervento viene trasferita temporaneamente a un altro soggetto di natura privata. Di seguito, il comunicato stampa di oggi dell’assessore regionale all’Istruzione  Alberto Cirio.

EDILIZIA SCOLASTICA

ANCHE I PRIVATI POTRANNO ACCEDERE AI CONTRIBUTI REGIONALI

L’assessore Cirio: “Modificate le regole per consentire nuove forme di finanziamento  anche con capitali privati”

Via libera dal Consiglio Regionale alla modifica del Piano triennale per l’edilizia scolastica in Piemonte, al fine di permettere agli enti locali di ricorrere a strumenti finanziari innovativi, quali i fondi immobiliari, i leasing in costruendo e i contratti di disponibilità, con i quali la proprietà pubblica dell’immobile oggetto di intervento viene trasferita temporaneamente a un altro soggetto di natura privata.lavagna_scuolaIn casi come questi, d’ora in poi, si potrà comunque accedere a contributi regionali, a patto che l’edificio mantenga una destinazione a uso scolastico per almeno vent’anni e che al termine del contratto di finanziamento la proprietà ritorni all’ente pubblico.

“L’apertura a forme di partenariato pubblico-privato in ambito di edilizia scolastica è un meccanismo virtuoso,  che ha come obiettivo quello di far confluire anche risorse private nella costruzione e manutenzione delle nostre scuole – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione Alberto Cirio – Una modalità che lo stesso Ministero dell’Istruzione ha invitato le Regioni ad adottare, non solo per favorire una moltiplicazione delle risorse disponibili per questi interventi, ma anche per venire incontro alle esigenze degli enti locali, vincolati in modo forte dal patto di stabilità nella possibilità operativa di avviare dei cantieri”.

Nel caso dei  fondi immobiliari, qualora ad esempio si voglia dismettere e vendere una vecchia scuola per recuperare fondi con cui costruirne una nuova, viene istituita una Società di gestione del risparmio (SGR) in cui vengono conferiti sia gli edifici che si intendono dismettere, sia i capitali pubblici e/o privati.  I soggetti coinvolti sono il MIUR, le Regioni e gli enti locali e investitori istituzionali pubblici e privati.

Nel caso del leasing in costruendo, a cui ha chiesto di poter far ricorso l’Anci stessa, l’ente pubblico corrisponde un canone di leasing al soggetto privato che si fa carico della costruzione della nuova scuola o di interventi su un edificio già esistente di cui diventa temporaneamente proprietario.

Nel caso del contratto di disponibilità l’ente pubblico affida a un soggetto privato la costruzione a suo rischio e spesa  di un’opera di proprietà privata, a disposizione però della pubblica amministrazione in cambio di un canone.

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Fonte: Ufficio Comunicazione assessore Alberto Cirio
Istruzione, Turismo, Sport Regione Piemonte

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