Libia, Francia, Mediterraneo e Europa. Ma l’Italia dov’è?

Santena – 19 novembre 2013 – Da Santena la situazione geopolitica del Mediterraneo richiama alla memoria la metà dell’Ottocento.

libiaAllora, in presenza di un processo di globalizzazione, legato allo sviluppo delle tecnologie e del commercio, la superpotenza inglese intervenne decisamente creando un’alleanza per contrastare l’ingerenza dell’Impero Russo sull’Europa. La questione d’Oriente, dall’area danubiana, al mar Nero, al Caucaso, fino all’Egitto entrò in scena rompendo l’asse Russo-Austriaco. Sullo sfondo agiva il peso degli Stati Uniti che però, allora come oggi, erano più interessati all’area asiatica. In quel contesto il Regno di Sardegna ormai diventato potenza marittima si schierò senza indugio con l’Inghilterra. Con l’alleanza si realizzò uno dei capolavori politici di Cavour. Il Piemonte si collocò stabilmente tra le potenze occidentali. Gli avversari interni erano molti. Non capivano i motivi di un accordo che portava a combattere una guerra di dimensione mondiale, nella penisola di Crimea, al fianco dell’Impero Turco mussulmano. Non capivano che in ballo c’era il controllo del Mediterraneo e del futuro Canale di Suez. In quella vicenda un grande ruolo fu svolto dalla Francia con la quale nel 1859 fu realizzata la coalizione che, sconfiggendo l’Austria, permise l’Unità d’Italia.

Oggi la situazione è diversa. Ci sono però dei particolari che cavourianamente conviene tenere presenti per comprendere cosa accade intorno a noi. La Francia ultimamente ha preso una nuova posizione di politica estera nella sponda sud del Mediterraneo, coinvolgendo di conseguenza l’Unione Europea e quindi l’Italia. La scelta di intervenire direttamente in Libia rovesciando Muammar Gheddafi, di combattere l’avanzata delle truppe jihadiste in Mali, di contrastare il Programma Nucleare Iraniano, di punire la Siria di Bashar el Assad indica che i Francesi si sono avvicinati a Israele, ai governi dell’Africa Subsahariana, ai Paesi Arabi contrari a quelli Sciiti. Prima che il vuoto lasciato dagli Stati Uniti, decisamente interessati all’Asia e disinteressati al Mediterraneo, sia colmato da qualche altra potenza come Cina, India, Russia, la Francia si muove per coinvolgere l’Europa Unita nello scacchiere. Scacchiere in cui le relazioni internazionali sono, come a metà Ottocento, importanti per il futuro dell’Europa. Una cosa è chiara: da sola la Francia non può farcela; ha bisogno di una politica estera e di difesa comune dell’Unione Europea. Finora però i singoli Paesi europei si muovono senza una strategia comune. Cavour in questi frangenti consiglierebbe di puntare l’attenzione sulle prossime elezioni europee. Purtroppo c’è da temere che gli Italiani ancora una volta preferiranno parlare d’altro, come se le questioni Mediterranee non fossero di loro interesse. Cancellato Cavour dalla memoria, l’Italia dimentica anche Enrico Mattei; eppure da 15 giorni i pozzi di gas della Libia, quelli che ci danno l’energia per riscaldare le nostre case, sono bloccati a causa della guerra civile in corso.

Gino Anchisi

Da Santena, la città di Camillo Cavour.

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