Santena, area cani Trinità, il cibo sospetto era un’esca avvelenata

Santena – 20 novembre 2013 –   «Oggi sono stato informato da Gianfranco Alutto,  comandante della  polizia municipale, del risultato degli esami degli avanzi di cibo sospetti, ritrovati nell’area cani della Trinità – spiega il sindaco della città, Ugo Baldi –. Il servizio veterinario dell’Asl To5 ha ricevuto l’esito del laboratorio tossicologico dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte. Nei “bocconi” fatti analizzare è stata riscontrata la presenza di due sostanze altamente velenose: l’Endosulfan e la Metaldeide».

Il sindaco aggiunge: «L’Endosulfan è una sostanza bandita nel 2011 a livello globale; si tratta di un’insetticida neurotossico a base di organoclorine. La Metaldeide è un composto chimico velenoso, usato come fitofarmaco contro le lumache. Si tratta di due sostanze altamente velenose, ora l’Istituto zooprofilattico procederà con la relativa segnalazione, contro ignoti, alla Procura della Repubblica». Il sindaco aggiunge: «Questo “boccone” evidentemente è stato preparato con tutta l’intenzione di fare morire i cani che l’avessero ingerito. L’utilizzo di una sostanza vietata da anni è davvero curioso, mentre la metaldeide la si può reperire nei negozi di agricoltura, acquistando un prodotto che comunemente viene denominato “Lumachina”, appunto da utilizzare contro le lumache. Che dire. Rinnovo ai cittadini l’appello di sempre: se qualcuno ha visto posare nell’area cani questo “boccone” o ha anche solo dei sospetti si metta in contatto con le forze dell’ordine: la polizia municipale o i carabinieri».

OLYMPUS DIGITAL CAMERA«Resta da capire perché sia stato compiuto un simile gesto – aggiunge il sindaco –. Il cibo avvelenato è stato deliberatamente posato nell’area cani della Trinità. Naturalmente possiamo sono fare delle ipotesi. E’ difficile capire se il boccone avvelenato sia stato posizionato in modo mirato, con l’intenzione di colpire un cane preciso oppure sia stato messo casualmente, con l’intenzione di colpire il primo cane che arrivava nell’area. Neppure possiamo sapere se il gesto sia una ritorsione verso chissà quale torto presunto o subito che sia. Naturalmente non capisco quale persona, con animo cattivo, possa volere la morte di un animale».

Il sindaco conclude: «Quando abbiamo trovato la presenza di questi avanzi di cibo sospetti abbiamo subito posizionato degli avvisi sia nelle aree cani cittadine sia nelle aree dove abitualmente i proprietari portano a passeggio i cani, come l’area golenale sita tra il torrente Banna e il parco Cavour. Questi cartelli sono stati posizionati a fine ottobre e da allora non è più stato rinvenuto altro cibo sospetto. Evidentemente anche gli avvisi hanno avuto effetto deterrente e hanno scoraggiato coloro che avevano posizionato le esche avvelenate. Oggi, una volta conosciute le analisi, come dico sempre, invito i cittadini ad attivarsi. Abbiamo bisogno del contributo di tutti per contrastare l’inciviltà delle persone che buttano per terra cartacce e altri rifiuti sporcando le aree pubbliche, così come chiediamo la collaborazione dei cittadini affinché segnalino casi in cui gli animali non siano rispettati».

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