Santena, si lavora per avviare il servizio pasti sociali

Santena – 20 novembre 2013 – Il consiglio comunale di inizio dicembre, tra le altre cose, sarà chiamato a discutere e approvare il regolamento del servizio di pasti da destinare a interventi di politica sociale.

In questi giorni gli uffici comunali stanno definendo il regolamento del servizio di distribuzione di pasti sociali. Con il rinnovo dell’appalto di fornitura del servizio di ristorazione scolastica l’amministrazione ha chiesto alla ditta vincitrice di mettere a disposizione 40 pasti per interventi di politica sociale. Nei giorni scorsi  l’amministrazione comunale si è confrontata con le associazioni sociali cittadine sul testo del regolamento stilato dagli uffici. Il regolamento del servizio pasti sociali sarà discusso dal consiglio comunale nella seduta prevista a inizio dicembre. La ditta che si è aggiudicata il servizio di ristorazione scolastica fornirà 40 pasti refrigerati. In caso di necessità il numero di pasti forniti potrebbe aumentare: mentre i primi 40 pasti sono forniti gratuitamente, i pasti eccedenti tale numero dovranno essere pagati alla ditta. Come detto i pasti sono refrigerati e, in caso di bisogno, alle famiglie che usufruiranno di questo servizio sarà fornito anche un apparecchio a microonde.

Santena_balcone_municipaleIn queste settimane gli uffici hanno messo giù un regolamento con le modalità di gestione di questo nuovo servizio. I pasti sono principalmente destinati a interventi di politica sociale e andranno a nuclei familiari che versano in difficoltà economiche. I pasti potranno anche essere destinati ad anziani o a persone non necessariamente in difficoltà economica, ma che non sono in grado di cucinare: in tal caso contribuiranno, in base al reddito posseduto. Nel regolamento è stato normato l’accesso al pasto gratuito o a tariffa ridotta in base ai redditi.

Gli uffici stanno ora definendo le modalità pratiche di gestione del servizio. La ditta consegnerà i pasti al comune che provvederà a distribuirli alle famiglie che ne hanno diritto. Saranno istituiti punti di distribuzione – uno o due – dove le famiglie ritireranno il pasto. Tra le ipotesi cui si sta lavorando ci sono il Centro anziani e la Croce rossa. Dopo la discussione e l’approvazione in consiglio comunale del regolamento del servizio di pasti sociali una delibera di giunta normerà le questioni operative e stabilirà il costo del pasto sociale in base al reddito posseduto dai soggetti e dai nuclei familiari. Il servizio dei pasti sociali partirà con una serie di iniziative che punteranno a informare i cittadini di questa opportunità. Tra le altre cose i medici di base informeranno i loro assistiti, in special modo gli anziani. Per individuare gli utenti saranno incrociati i dati posseduti dall’amministrazione comunale, dai servizi sociali e dalle associazioni sociali cittadine. Salvo contrattempi, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ugo Baldi, conta di partire con il servizio dei pasti sociali per metà gennaio 2014.

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