Santena, Ztl davanti alla Falcone? Le riflessioni di Giuseppe Luongo

Santena – 28 novembre 2013 – «Con riferimento a quanto annunciato dal sindaco Ugo Baldi, in data 18 novembre su questo blog, per l’istituzione sperimentale di una ZTL davanti alla scuola media Falcone, vorrei fornire alcuni suggerimenti, da comune cittadino, poiché comprendo la preoccupazione che desta  la sicurezza davanti alle scuole cittadine e ciò che incombe sull’Ente proprietario della strada al fine di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione; binomio inscindibile a garanzia della circolazione stradale,  previsti dall’articolo 1 comma 2 e dall’articolo 14, comma 1, del Codice della strada». Inizia così il contributo che Giuseppe Longo, già dipendente del Gtt, ha inviato oggi al blog.

Giuseppe Luongo, aggiunge:

«Le zone a traffico limitato (in acronimo ZTL) sono aree situate in alcuni punti della città, per di più nei centri storici per inibire il traffico ai veicoli sotto una specifica classe di emissioni di gas di scarico al fine di mantenere bassi i livelli di inquinamento;

-servono anche a precludere, durante gli orari di affluenza di un gran numero di pedoni nel centro storico, il transito veicolare e/o a solo particolari categorie di veicoli;

-servono, infine, anche ad aumentare le entrate amministrative con l’eventuale pedaggio urbano che poco ha a che vedere con l’abbattimento dei livelli di inquinamento facendo passare il messaggio, poco edificante, del tipo: tu hai i soldi, io li prendo e chi non ha i soldi per il pedaggio se lo va a prendere in saccoccia…

ZTL_Santena_Medie_FalconeIn molti casi, le zone a traffico limitato sono delimitate da appositi varchi dotati di telecamere per il riconoscimento dei veicoli autorizzati all’ingresso dove  viene registrata la targa del veicolo entrante e viene trasmessa ad un cervellone elettronico del Comando della Polizia Municipale sul quale appare la targa del veicolo e, se risulta privo di autorizzazione,  l’intestatario del veicolo riceve a casa la sanzione amministrativa. Sistema, anche questo molto geniale, non tanto per l’abbattimento del livello di inquinamento, ma semplicemente per fare cassa.

Ora però veniamo all’argomento per cui sono stato portato a scrivere su questo blog.  La sicurezza stradale nei pressi della Scuola Media Falcone  preoccupa, a giusta ragione, il primo cittadino chiamato in causa  proprio da troppi genitori che quotidianamente violano il Codice della Strada davanti alle Scuole della nostra città. Un esempio eclatante di come sia il pensiero e il comportamento comune, deriva dalla dichiarazione di una Signora che scrive sulla bacheca del blog “Santena Scuole” quanto di seguito: “Nonostante la presenza del nonno vigile ed ultimamente anche dei Vigili, davanti alla scuola falcone, vi sono sempre dei guidatori “poco giudiziosi” che tentano il sorpasso azzardato delle vetture che scaricano i bambini davanti alla scuola, anche se, chi scarica i ragazzi, mette tanto di frecce gialle”. Da questa dichiarazione si comprende bene tanto il caos quotidiano che si verifica davanti alle scuole di Santena, durante l’entrata e l’uscita dei ragazzi, quanto la mancata conoscenza della normativa sull’utilizzo delle segnalazioni luminose di pericolo. Mi sento di evidenziare, a proposito di questa lagnanza, che l’articolo 140 comma 1 del Codice della strada recita testualmente: “Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale”.  Basterebbe solo questo articolo, se vi fosse quel “giudizio” richiamato dalla Signora, da parte dell’utente della strada (pedone, ciclista, motociclista, automobilista) per avere una gradevole convivenza civile e una sicurezza stradale diversa da quella che viviamo quotidianamente. Questo purtroppo non avviene perché è radicato in noi, in molti di noi, la convinzione che abbiamo sempre ragione: sui pedoni quando siamo automobilisti e sugli automobilisti quando siamo pedoni, anche se il torto, in entrambi i casi, è palese. Il problema, alla base, è che molti sono convinti che il Codice della strada  lo devono rispettare solo e sempre gli altri. Ma il problema grave è che sono poi gli stessi trasgressori a rivendicare con veemenza all’autorità preposta di intervenire a tutela della sicurezza dei propri figli davanti alle scuole e/o a propria tutela ovunque essi si trovino nelle strade della città. Senza ulteriori commenti, va riconosciuto tuttavia che il problema, derivante sia dall’ignoranza delle norme del Codice della strada, sia dalla mancanza di senso civico esiste e pertanto va affrontato con soluzioni appropriate dall’Ente proprietario della strada».

Personalmente ritengo che la Scuola Media Falcone, rispetto alle altre scuole della città, è ubicata in una zona privilegiata per  una sicurezza stradale ottimale poiché a distanza di pochi metri dall’ingresso della scuola vi è un ampio parcheggio  che può accogliere oltre  un centinaio di auto e vi è un marciapiede, ben predisposto, da  poter essere utilizzato in tutta tranquillità dai ragazzi e dai loro accompagnatori senza necessità di attraversare la strada. Cosa si potrebbe fare ancora, per  essere oltremodo pignoli e dare maggior sicurezza agli studenti, davanti alla scuola media Falcone?

a) Apposizione di due segnali di divieto di fermata e sosta con pannello integrativo di inizio e fine sul lato parco Cavour per tutto il tratto della scuola inibendo, in tal modo la fermata e la sosta a tutti i veicoli compreso gli scuolabus che, invertendo il senso di marcia, alla rotatoria della circonvallazione, lascerebbero gli studenti nell’apposita fermata presegnalata davanti la scuola, evitando così  l’attraversamento della strada  ai ragazzi.

b) Dal lato della scuola media, lungo tutto il tratto, apposizione di identico segnale, del divieto di fermata e sosta, con pannello integrativo “ sosta consentita negli appositi spazi demarcati”, nel caso si volesse lasciare quella dozzina di posti per la sosta, attualmente esistenti.

c) Infine riservare qualche posto in più per la sosta  a quelle particolari categorie di utenti della strada meno fortunate, munite dell’apposito contrassegno.

Con questo accorgimento si eviterebbe di precludere il traffico veicolare in via Tetti Agostino (anche se per poche ore al giorno), consentendo il transito veicolare in entrata e uscita dalla circonvallazione nel rispetto di quei principi generali previsti dall’art. 1 del Codice della strada che, tra gli altri, al comma 2  enuncia: …”migliorare il livello della qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio”…  Una domanda semplice che pongo a coloro i quali sono chiamati a risolvere il problema è la seguente: serve veramente e quale utilità produrrebbe, ai fini della sicurezza stradale , l’istituzione di una ZTL davanti alla scuola media? Secondo me produrrebbe solo un disagio notevole agli accompagnatori dei ragazzi che provenienti dalla circonvallazione si recano  normalmente al parcheggio e questo disagio si aggraverebbe ancora di più  il giovedì per la presenza del mercato in via Tetti Agostino. Infine, credo che per completare al meglio l’opera, sarebbe opportuno sostituire la segnaletica obsoleta, eliminando anche quella inutile nel tratto di tutta  via Tetti Agostino, compreso il dosso artificiale, nei pressi dell’entrata della scuola media, la cui permanenza è inopportuna  perché vietato espressamente dal Codice della strada. Va ricordato, a proposito dei dossi artificiali, disseminati in tante strade della nostra città, che l’articolo 179  del Regolamento -Art. 42 Codice della strada prescrive che: “I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence e simili. Ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”.

Va sottolineato anche che la Direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici del 24 ottobre 2000 a firma dell’allora  ministro Nerio Nesi al paragrafo 5.6,  prevede che:

-i dossi eventualmente collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo le linee di trasporto pubblico, devono essere rimossi;

-il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconducibili alla loro collocazione, può dar luogo a responsabilità in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione.

Vorrei ricordare ancora, sempre da cittadino, che le Direttive  del Ministero dei Lavori Pubblici e Ministero dei Trasporti del  24 ottobre 2000 e 27 aprile 2006 sono state emanate proprio per fornire ulteriori chiarimenti sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della strada e del relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione agli Enti proprietari, gestori o concessionari di strade.

A volte si commettono palese violazioni a una legge dello Stato e, peggio ancora, si spreca denaro pubblico per cose inutili solo perché, ci si lascia trasportare troppo dalla propria fantasia, pur se ispirata dal desiderio  di conseguire migliori condizioni di sicurezza stradale che non potranno comunque mai essere condivise dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti perché in palese violazione della legge.

Il Codice della Strada è una legge dello Stato e pertanto dovrebbe essere conosciuta da tutti i destinatari e rispettata alla stregua di altre leggi. Concludo, anche se tante cose sarebbero ancora da evidenziare, con un aforisma di Albert Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”.

Giuseppe Luongo

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Per i lettori: Giuseppe Luongo è stato dipendente del Gruppo Torinese Trasporti – dal 1974 al 2006 – con  qualifica di conducente di linea, con trentennale esperienza di guida. E’ istruttore di scuola guida con certificato di idoneità numero 39 /1980, rilasciato dall’Ufficio Provinciale, Direzione Generale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti di Torino, con ventennale esperienza in varie autoscuole di Torino e provincia.

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