Santena, il santenese Maurizio Molinari eletto nel consiglio nazionale del Psi

Santena – 9 dicembre 2013 –   Il santenese Maurizio Molinari è stato eletto al consiglio nazionale del Psi, Partito socialista italiano, in occasione del 3° congresso, tenuto a Venezia, nei giorni scorsi. Di seguito un po’ di sue considerazioni sulle vicende odierne.

psi_simbolo«Dopo  che un Paese rinuncia al voto, i suoi cittadini disertano in massa le elezioni – comincia così la sua riflessione Maurizio Molinari –. Dopo che un comico, politicamente parlando,  prende più del 20 per cento dei voti alle politiche, ora il peggior qualunquismo chiama il popolo delle partite Iva e altre categorie produttive alla rivolta dei Forconi. La politica, questa politica, continua come niente fosse tra le diatribe, le ormai infinite primarie e consultazioni varie del Pd e le divisioni e i processi Berlusconiani, per il Pdl».

Molinari aggiunge: «Mi chiedo cosa deve succedere perché i partiti aprano gli occhi e si impegnino  per il Paese. Sono otto anni che, grazie al “porcellum”, le minoranze forti del 30 o del 50 per cento che ha votato pretendono, con sbarramenti e premi  di maggioranza di governare il Paese. Abbiamo una opposizione al Pdl che ha dovuto cedere il passo al governo dei tecnici anziché  sostituirlo al governo, per poi perdere le elezioni e governare insieme al Pdl, in  un conflitto permanente. Qualcuno si fermerà  mai  a ragionare  un momento».

Maurizio Molinari
Maurizio Molinari

«Ho partecipato al congresso del mio partito, il Psi – aggiunge Molinari –, dove sono stato eletto nel consiglio  nazionale, con una lista di minoranza. La  posizione politica  da me sostenuta  invitava i  Socialisti  ad aprirsi all’Italia migliore, quella decisa ad affrontare i problemi, pronta a rimboccarsi le maniche per vincere  le sfide del nostro tempo, quel 50 per cento del corpo elettorale che non si riconosce nella politica marketing, quella che  vuole fare la più grande rivoluzione di cui l’Italia ha bisogno: far diventare l’Italia un Paese normale. Uno degli eletti della mia stessa lista nel Consiglio Nazionale, già  parlamentare  Psi e membro della passata Direzione nazionale, il compagno  Felice Besostri, è  tra i 4 avvocati che hanno portato davanti  alla  Corte Costituzionale la Legge elettorale e ne hanno ottenuto il parziale annullamento. Invito il mio partito, la maggioranza intorno al segretario Nencini, a rinunciare a rincorrere il Pd e Sel per liste comuni. Noi dobbiamo offrire all’Italia la nostra azione politica, quello che la nostra storia centenaria  da sempre suggerisce, che ci ha sempre fatto trovare dalla parte dei deboli, dalla parte di chi ama il progresso. Se a noi si uniranno quelle forze sociali e politiche, che ancora ci sono, con seri riferimenti culturali e senso dello Stato meglio. Altrimenti faremo da soli: Besostri e i suoi colleghi ci hanno dato un grande esempio. Se non fermeremo questa deriva – e noi abbiamo le caratteristiche e la cultura necessaria per farlo – per l’Italia i periodi duri sono solo all’inizio…».

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