Santena, la protesta dei Forconi alla rotonda dei Ponticelli

Santena – 10 dicembre 2013 – Anche in città è arrivata la protesta dei cosiddetti Forconi. Lunedì e oggi si è formato un presidio all’altezza della rotonda dei ponticelli lungo la strada statale 29, all’uscita dall’autostrada Torino-Piacenza. Due sono gli aspetti da segnalare: la protesta, compatta, dei commercianti e il presidio alla rotonda.

Santena, la protesta dei commercianti1Lunedì i commercianti santenesi hanno partecipato, in massa, allo sciopero. Alfredo Turolla, presidente dell’associazione commercianti Santena in pista, spiega: «Ieri, lunedì 9 dicembre i negozianti hanno partecipato compatti  alla giornata di sciopero. Vorrei sottolineare che abbiamo aderito a quella che riteniamo essere una protesta popolare e apolitica, così come abbiamo scritto nelle locandine che abbiamo affisso sulle vetrine dei nostri negozi. In pratica tutte le serrande della nostra città sono rimaste giù. In tutta Santena hanno aperto appena tre esercizi. Per la nostra associazione questo è stato davvero un bel segnale.  Si è trattato di una adesione inaspettata che, sinceramente, ha superato le nostre previsioni. Pensavamo che i commercianti autonomamente si muovessero facendo ognuno la cosa che ritenevano essere più giusta. Sinceramente non ci aspettavamo un livello così alto di adesioni. Per lunedì alla fine c’è stata una unità di intenti. Vorrei ricordare che nella riunione che abbiamo organizzato la scorsa settimana per capire come muoverci eravamo poco più di quindici: alla fine tutti hanno deciso autonomamente, con la propria testa. In conclusione la giornata di chiusura di lunedì è riuscita e abbiamo avuto modo di manifestare e rendere visibili ai santenesi una situazione di malessere che viviamo noi commercianti che, come tanti altri, siamo in un particolare momento di difficoltà».

Santena, la protesta dei commerciantiAlfredo Turolla chiude così: «In vista dello sciopero abbiamo organizzato una riunione per fornire informazioni ai nostri soci e per capire come bisognasse muoversi. Una riunione convocata perché i commercianti si sono rivolti a noi per chiedere lumi. Ci siamo ritrovati per discutere e, dopo avere raccolto alcuni pareri, a maggioranza, abbiamo deciso di chiudere per un giorno le nostre attività. Se qualche esercente ritiene di aver subito minacce o intimidazioni tese a far restare giù le serrande è del tutto evidente che queste non possono essere arrivate da noi. Non è nel nostro stile e non è davvero andata così».

Santena_forconiPonticellIl secondo aspetto da raccontare è il presidio alla rotonda. Gianfranco Alutto, comandante della polizia municipale santenese, verso le 16 di oggi, racconta: «Nel primo pomeriggio il presidio alla rotonda dei Ponticelli è stato smobilitato e la mobilitazione si è spostata sulla rotonda lungo la strada statale 393 a Villastellone. A Santena, da metà pomeriggio, il traffico è tornato normale e l’area della rotonda non è più intasata come successo ieri».

E ieri come oggi al presidio ai Ponticelli c’erano artigiani, commercianti, lavoratori, pensionati e studenti. Una rotonda che rappresenta un nodo cruciale per il traffico che arriva dall’uscita autostradale della Torino-Piacenza. Ieri, lunedì, la protesta è partita dal mattino e si è protratta sino alle 23. Stamattina è ripresa ed è andata avanti sino a metà pomeriggio.

Santena_forconiPonticell2I manifestanti spiegano di essere lì a titolo personale e intendono farsi portavoce del disagio economico che stanno vivendo. Sono in tanti quelli che ammettono apertamente che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Al presidio non ci sono simboli di partito.  Tra i presenti l’intento è di mantenere il presidio, se pur a singhiozzo, ancora per alcuni giorni. Rallentano il traffico, in particolare i camion, senza però paralizzarlo totalmente.

Santena_forconiPonticell3I presidianti spiegano che con questa mobilitazione si intende chiedere al mondo politico un cambiamento di rotta perché la misura è davvero colma. Senza tanti giri di parole spiegano che protestano per ristabilire la sovranità al popolo. Dicono che non si sentono tutelati dal governo e che sono scesi in lotta per poter riconquistare un minimo di dignità che oggi considerano perduta. In tanti dicono che non ce la fanno più a sostenere le spese e le troppe tasse. Una protesta pacifica. Oggi pomeriggio i manifestanti hanno anche allontanato due studenti torinesi, appartenenti all’estrema destra, arrivati con l’intento di strumentalizzare e far degenerare la protesta. Domani è un altro giorno. Alla rotonda dei Ponticelli sono tutti convinti: la protesta deve continuare.

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