Santena, come opera il gruppo di lavoro che si occupa di sociale e scuola

Santena – 12 dicembre 2013 – Come opera il gruppo di lavoro che si occupa di sociale e di scuole?  Lo spiega Letizia Caputo, coordinatrice di questo gruppo avviato dalla lista civica Essere Santena.

logo_Essere Santena«Il gruppo che si occupa del sociale e delle scuole si è costituito prima delle ultime elezioni amministrative che hanno consegnato la vittoria ad Essere Santena – spiega Letizia Caputo -. Il gruppo inizialmente ha lavorato per preparare il programma elettorale, nella parte riferita al sociale e alle scuole. All’inizio il gruppo si occupava anche di sport e tempo libero: dopo le elezioni comunali ci siamo divisi in due in modo che ogni gruppo possa appoggiare e seguire l’assessore competente. Sino a prima delle vacanze l’assessore di riferimento per il nostro gruppo era Cetty Siciliano, dopo le sue dimissioni facciamo riferimento a Lidia Pollone».

«In tutto, oggi il nostro gruppo è formato da una dozzina di persone – aggiunge Letizia Caputo –. Sono presenti i mestieri più vari: ad esempio, si va dall’informatico al pensionato, passando per gli impiegati. Chiunque voglia portare il proprio contributo è bene accetto. In genere ci riuniamo una volta al mese. Le riunioni iniziano con una relazione dell’assessore di riferimento oppure dei consiglieri incaricati, rispetto ai problemi che si stanno affrontando e a come vengono portati avanti. Quando si affrontano temi complessi il gruppo si ritrova anche con altri gruppi di lavoro; tutto questo per avere un quadro d’insieme sia sul problema da discutere sia sulle soluzioni che si possono adottare. Ad esempio, di recente, ci siamo riuniti con il gruppo di lavoro che si occupa delle aree verdi cittadine per arrivare a dare la possibilità agli studenti di conoscere, adottare e denominare alcune aree verdi santenesi. Sempre in ambito scolastico, l’anno scorso il nostro gruppo ha presentato a tutte le classi dei vari ordini di scuola, la proposta di aderire al progetto Porta la sporta, per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di ridurre l’utilizzo dei sacchetti di plastica e promuovere comportamenti ecosostenibili».

Letizia Caputo aggiunge: «Prima dell’estate un nostro sottogruppo si è riunito per pensare proposte relative alla fascia della popolazione più anziana. A tal proposito si è ragionato sull’importanza di avviare una campagna informativa capillare attraverso i medici di famiglia, con volantini che illustrino il servizio di teleassistenza e telesoccorso della Croce rossa italiana di Santena. L’intento è fare maggiormente conoscere questo servizio e migliorare le condizioni di autonomia e sicurezza di anziani, malati o disabili. Sempre nell’estate scorsa abbiamo lavorato su proposte di miglioramento del progetto Estate serena, rivolto ai soggetti deboli e agli anziani.  Quest’anno il progetto è stato molto rimaneggiato: c’è stato un coinvolgimento di alcune associazioni cittadine che hanno collaborato per la buona riuscita dell’iniziativa. Naturalmente non ci occupiamo solo di emergenze  o di problemi contingenti. Lavoriamo anche con un respiro più ampio, a lungo termine. Il nostro riferimento è il programma elettorale presentato ai cittadini. Occorre altresì avere sempre ben presente dove si intende andare a parare guardando comunque di non deviare rispetto al disegno complessivo programmatico e amministrativo stilato da Essere Santena».

«Abbiamo anche discusso su come riuscire nel portare avanti  misure economiche a sostegno delle famiglie – aggiunge Letizia Caputo –. Stiamo anche attenti a dialogare con la gente: periodicamente l’amministrazione incontra i santenesi nelle varie borgate. Oltre al dialogo con la gente coltiviamo anche quello interno rispetto ai componenti di Essere Santena. Il nostro gruppo di lavoro, così come tutti gli altri, ogni primo lunedì del mese si riunisce in assemblea. E’ un momento unitario per tutti coloro che fanno riferimento a Essere Santena: si fa il punto su quanto sta succedendo e si discutono le problematiche del momento o quelle più urgenti da affrontare».

Letizia Caputo continua: «Abbiamo anche presente che il gruppo di lavoro arriva sì fino alla proposta che viene presentata agli amministratori, ma poi, è chiaro, che non tutte le nostre proposte potranno trovare realizzazione Spetta agli assessori e alla giunta valutare le proposte per vedere se è possibile tradurre le nostre indicazioni in progetti e iniziative concrete da realizzare. Gli amministratori devono fare i conti con le risorse economiche che a volte condizionano la fattibilità dei progetti.  L’importante è che i vari componenti il gruppo di lavoro siano coscienti del limite fino a cui ci si può spingere. La parola finale spetta agli amministratori: il nostro compito si esaurisce con la formulazione di una proposta».

«Un altro tema di discussione riguarda la necessità di migliorare il senso civico nei santenesi tutti e, in particolare nei giovani – aggiunge Letizia Caputo –. A livello sociale uno dei problemi più evidenti è rappresentato da un certo livello di degrado manifestato dal mondo giovanile cittadino. I problemi più grandi sembrano a carico degli adolescenti che, ad esempio, bighellonano in alcuni punti di ritrovo. E, a volte, si rendono responsabili di atti vandalici. Stiamo affrontando questa situazione e un sottogruppo sta lavorando per proporre un progetto di Educativa di strada, che possa operare nei luoghi dove i ragazzi si ritrovano. Ciò comporta costi notevoli, per cui sarà poi valutata la fattibilità sulla base dell’impatto economico che tale progetto avrebbe sul bilancio. A breve dovremo essere in grado di definire alcune proposte che riguardano sia i giovani sia le loro famiglie. Non bisogna mai dimenticarsi che dietro ogni adolescente, dietro ogni giovane c’è una famiglia. Stiamo lavorando a ipotesi che prevedono la presenza di educatori di strada in alcuni punti di ritrovo per i giovani. L’intento è proporre attività ai ragazzi in modo da distoglierli da possibili interessi negativi. Intendiamo puntare sulla formazione per migliorare il livello educativo e morale».

«Il nostro gruppo sta lavorando anche su proposte da sviluppare nelle scuole per educare alla legalità, in collaborazione con esperti esterni alla scuola: Consorzio socio assistenziale Chierese, Associazione Libera, Provincia di Torino, forze dell’ordine. Un sottogruppo si occupa anche di disabilità, formulando proposte per migliorare l’integrazione, in collaborazione con l’associazione Vivere e con diverse società sportive».

«Il cammino sin qui percorso da questo gruppo di lavoro – spiega Letizia Caputo – mi sembra positivo. Discutiamo insieme, ragioniamo e facciamo sintesi. C’è un buon livello di confronto e di dialogo. Siamo liberi di esprimerci anche con pareri che a volte sono discordanti. Alla fine facciamo sintesi e si arriva a una proposta. Nelle riunioni viene stilato un minimo di verbale. Il desiderio dei componenti il gruppo è di allargare la partecipazione. E’ anche chiaro che vorremmo avere più gente che porta il proprio contributo.  Rispetto all’inizio delle nostre attività si sono inserite poche persone e, come è fisiologico, qualcuno ha abbandonato l’impegno. Siamo pronti ad accogliere coloro che desiderano lavorare e mettersi in gioco a servizio della città.  Per avere una città migliore c’è bisogno del contributo del maggiore numero di persone possibile. Chi desidera partecipare può contattarci attraverso il sito www.esseresantena.it Gli impegni del gruppo di lavoro non esauriscono la nostra partecipazione alla vita cittadina. Riteniamo importante partecipare alle tante iniziative proposte dalle associazioni cittadine. Questo permette a tutti di crescere anche culturalmente e cementa il tessuto sociale cittadino. Questi momenti di confronto aiutano la gente a dialogare, a rispettarsi e a far crescer un clima positivo».

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