Santena, il tessuto imprenditoriale presente in città

Santena – 31 dicembre 2013 – In città, nel settore costruzioni, operano 230 aziende. Nell’ambito del commercio le realtà sono 206. Le attività manifatturiere sono 137. Le aziende agricole sono 136. Le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione sono 45, quelle immobiliari sono 43. In tutto, a Santena, le aziende censite sono 984. Questo è il quadro della situazione riferita al tessuto imprenditoriale santenese in base ai dati resi noti dalla Camera di Commercio, riferiti al settembre 2012. Roberto Ghio, vicesindaco, commenta i dati.

Santena_cartello_città«Dai dati della Camera di commercio di Torino, che si riferiscono a settembre 2012, emerge chiaramente che a Santena c’è una prevalenza netta di impese lavoranti in edilizia, settore pesantemente coinvolto dalla crisi economica – commenta Roberto Ghio, vicesindaco e assessore alle Politiche di sviluppo e promozione della città –. Per fare ripartire l’economia locale non si può prescindere dal tessuto produttivo esistente e, anche a Santena, non potremo prescindere da queste imprese per riuscire a far migliorare le cose».

«L’amministrazione ha ben presente questo – aggiunge Roberto Ghio –. Nel limite delle piccole competenze in capo agli enti locali stiamo facendo il possibile per rimettere in moto il settore edile, che oggi è fermo come non mai. Intanto abbiamo dato attuazione al Piano regolatore adeguando la normativa vigente in modo che potesse rispondere alle esigenze reali della città. Si tratta di modifiche, correzioni e aggiornamenti utili per una maggiore applicazione della normativa, in linea con le mutate esigenze scaturite dai recenti provvedimenti approvati in campo regionale e nazionale. A fine gennaio, al massimo entro inizio febbraio, l’amministrazione ha in agenda una serata informativa rivolta ai santenesi per illustrare le modifiche introdotte alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore, approvate nell’ultimo consiglio comunale del 2013. Saranno presentati anche gli sgravi fiscali previsti con la ristrutturazione edilizia  e l’applicazione delle norme per contenimento energetico. A maggior ragione in un momento di forte crisi come quello attuale, è importante che i cittadini possano cogliere tutte le opportunità esistenti per poter riqualificare il tessuto edilizio urbano: l’immagine della città è il portato  degli edifici cittadini».

Il vicesindaco dopo avere segnalato l’arrivo di un appuntamento informativo pubblico con i cittadini e le imprese edili aggiunge: «Questa amministrazione sin dall’inizio ha avviato una serie di incontri con le varie categorie produttive, artigiani, agricoltori, commercianti e industriali. Con i commercianti le cose funzionano abbastanza bene: dialoghiamo, facciamo cose insieme e lavoriamo in sinergia con il rinnovato gruppo di commercianti che fa capo a Santena in pista. Qualche difficoltà in più arriva con i coltivatori, dove il confronto non manca, ma si fa un po’ più di fatica a concretizzare le iniziative. Ad esempio, il progetto di un’area che possa accogliere i coltivatori che vendono direttamente le loro produzioni orticole non riesce a decollare. Speriamo in futuro di poter riuscire comunque a concretizzare questa iniziativa che l’amministrazione ritiene importante per la città: una vetrina delle produzioni orticole locali sarebbe un bel biglietto da visita sia per i nostri produttori sia per l’intera città».

Roberto Ghio, aggiunge: «Occorre altresì segnalare la difficoltà che vive l’amministrazione rispetto alle imprese di una certa dimensione presenti in città: sin qui i nostri tentativi di confrontarci con queste realtà produttive non hanno riscosso molto successo. Le riunioni organizzate hanno visto scarsa partecipazione e più di tanto questi imprenditori non si sono lasciati coinvolgere.  Spesso queste imprese non considerano l’amministrazione comunale quale interlocutore per le loro esigenze, oppure si rivolgono agli amministratori solo quando hanno esigenze specifiche. Noi amministratori pensiamo invece che sarebbe importante aprire un canale di dialogo con le realtà artigianali e industriali cittadine. Abbiamo proposto la costituzione di una consulta delle imprese cittadine: una sorta di canale diretto  che consenta agli industriali di dialogare e rapportarsi con l’amministrazione comunale che è ben cosciente che la crescita e lo sviluppo della città non può certamente prescindere dalle realtà produttive artigianali e industriali più significative cittadine che, per quanto possibile, questa amministrazione intende tutelare».

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