Santena, i numeri di fine anno 2013 della parrocchia

Santena – 4 gennaio 2014 – «Oggi è l’ultimo giorno dell’anno: ringraziamo il Signore per tutti i benefici che lungo il corso di quest’anno ci ha donato. Come comunità parrocchiale, in particolare, ringraziamo il Signore per i 77  bambini che hanno ricevuto il dono del Battesimo; per i 87 bambini che hanno fatto la loro Prima Comunione; per i 59 ragazzi che hanno ricevuto la Cresima. Ringraziamo anche per le 16 coppie di sposi che hanno consacrato il loro amore con il Sacramento del Matrimonio; ricordiamo anche i 90  fratelli e sorelle che in quest’anno abbiamo portato in chiesa per dare loro l’ultimo saluto con la Sepoltura».  Questa è la preghiera che il parroco don Nino Olivero ha recitato nella celebrazioni dell’ultimo giorno del 2013.

chiesa parrocchiale santena«A inizio anno desidero rivolgere un augurio alle famiglie – afferma il parroco don Nino Olivero – con la speranza che per il 2014 migliori la situazione occupazionale e la crisi economica allenti un po’ la morsa. Ci attendiamo che il 2014 porti a tutti un po’ di serenità, un po’ di pace e, soprattutto, un po’ di lavoro per i tanti precari, disoccupati o sotto occupati. Sono queste le cose che la gente comune attende e spera. Come in tutto il Paese anche a Santena sono in forte aumento le persone che, ogni mese, fanno sempre più fatica  a far quadrare i bilanci familiari. Ricordo che davanti all’altare della grotta parrocchiale c’è la “Cesta della solidarietà” dove i parrocchiani possono depositare alimenti che la Caritas distribuirà ai nuclei familiari cittadini che fanno più fatica ad arrivare a fine mese. Le risorse non bastano più a soddisfare le tante richieste che arrivano alla Caritas come in parrocchia. Quello che si ha viene diviso in base alle tante richieste: non è possibile agire diversamente».

«Un’altra preoccupazione  che colgo nei santenesi – chiude il parroco don Nino Olivero –  riguarda l’aumento dei tentativi di furto nelle abitazioni da parte di malintenzionati. Incontro persone che si dicono sempre più preoccupate da quanto sta accadendo nella nostra città come in tanti altri comuni del nostro Paese. E’ innegabile che la  crisi ha portato a una recrudescenza dei tentativi dei furti nelle abitazioni. La gente, e in special modo gli anziani, sono preoccupati perché si ritrovano inermi di fronte alla  violazione della propria sicurezza e intimità nell’ambito delle mura familiari».

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