Santena, complesso cavouriano, domenica 2 marzo 2014 ripartono le visite

Santena – 16 febbraio 2014 –  Domenica 2 marzo, dopo la pausa invernale,  il complesso cavouriano riapre alle visite guidate domenicali. Di seguito, una intervista con Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour.

Domenica 2 marzo 2014 il complesso cavouriano riapre ai visitatori?

Santena_complesso_Cavouriano_feb2014«Sì, la prima domenica di marzo, il complesso cavouriano riapre ai visitatori – spiega Marco Fasano presidente dell’associazione amici, membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Cavour e  componente il Comitato storico-scientifico –. Quella di quest’anno, come la stagione del 2015, sarà di transizione, in attesa che chiudano i cantieri che interessano le ex scuderie e il castello cavouriano e si arrivi al futuro memoriale cavouriano. Quest’anno le guide dell’associazione Amici della Fondazione Cavour punteranno tutto sull’introduzione storica e sulla presentazione del personaggio Camillo Cavour.  Noi, da sempre, ci basiamo sulla professionalità delle nostre guide. In giro nel Piemonte, come nel resto del Paese, di luoghi con mobili di prestigio o luoghi incantevoli ve ne sono molti. Qui a Santena le guide fanno ripercorrere ai visitatori le fasi dell’Unità d’Italia, sulla base dell’esperienza della famiglia Benso, partita dalla vicina Chieri. Quest’anno saranno riproposte alcune iniziative che sono andate consolidandosi negli anni: in primo luogo la commemorazione del 6 giugno, unica cerimonia della morte di Cavour che si celebra in Italia; riproporremo il Premio Cavour a fine di settembre. In programma ci sono anche una giornata dedicata al concorso di pittura e la festa che vede protagonisti gli alunni delle scuole cittadine».

A che punto siamo con i lavori nel cantiere che riguarda le ex scuderie?

Santena_parcoCavour_17nov2013b«Il cantiere che riguarda i locali delle ex scuderie mi sembra proceda secondo quanto previsto.  Il termine dei lavori è programmato entro fine gennaio 2015. Entro fine 2014 è previsto lo spostamento della sede operativa della Fondazione da Torino a Santena, nei locali che qui si stanno sistemando e ristrutturando.  Uno spostamento che è atteso: con l’arrivo della sede operativa della fondazione per noi, associazione Amici della Fondazione Cavour, le cose non potranno che migliorare. In tal modo la Fondazione potrà toccare con mano i tanti problemi operativi che ci sono nella gestione giornaliera del complesso».

Qual è la situazione per la casa museo Cavour?

«Per la realizzazione del memoriale cavoriano siamo arrivati all’approvazione sub condicione del progetto preliminare elaborato dallo studio Pession. Il comitato storico scientifico ha fatto delle annotazioni. Ora stiamo aspettando che lo studio Pession accolga queste indicazione per arrivare all’approvazione definitiva del progetto. Poi tutto sarà mandato a Roma perché l’appalto integrato –progetto esecutivo e lavori – saranno svolti sotto l’egida dell’unità tecnica di missione della Presidenza del Consiglio».

Rispetto alla casa museo Cavour quali sono le indicazioni che arrivano dall’associazione Amici della Fondazione Cavour?

Santena Castello Cavour«Nella realizzazione del nuovo memoriale Cavouriano a noi innanzitutto interessa mantenere l’atmosfera della famiglia e del luogo che è poi quella che è servita sino ad oggi per attirare i visitatori. Come esempio di quello che si vorrebbe realizzare a Santena invito tutti ad andare a vedere in Francia, a  Saint-Jean-Cap-Ferrat la villa  e il giardino Ephrussi de Rothschild. Nel 2013 ha avuto 130mila visitatori. Un complesso che dietro ha una buona operazione di marketing. Una villa che non ha molto di multimediale e dove nessuno ha mai pensato che gli arredi o le suppellettili portino a una riduzione del valore storico del complesso».

Il complesso cavouriano di Santena è inserito in circuiti di promozione?

«A cantieri aperti è evidente che non possiamo essere inseriti a pieno titolo in circuiti promozionali turistici. Noi facciamo parte nel sistema delle residenze sabaude. Sicuramente si potrebbe immaginare di dare vita a un circuito con i principali personaggi che hanno fatto l’Unità d’Italia.  Vicino a noi c’è il parco di San Salvà, il castello di Pralormo e il complesso di Ternavasso, che sono tutti stati disegnati dallo stesso architetto. In attesa di accordi ad ampio respiro con orizzonti interregionali si potrebbe cominciare nel mettere a sistema un circuito locale».

Come affrontano il futuro i volontari dell’associazione Amici della Fondazione Cavour?

«Sappiamo che ci attende un futuro quantomeno impegnativo. E’ inevitabile che come associazione saremo chiamati a crescere.  A cantieri chiusi ci aspettiamo un aumento delle visite e dovremo essere pronti a gestire questo salto in avanti. Dalle prime stime a visitare la casa museo Cavour dovrebbero arrivare almeno 50mila visitatori l’anno».

Intanto a marzo le visite ripartono e dovrete convivere con i cantieri.

Santena complesso Cavouriano«A marzo le visite riprenderanno e le nostre guide punteranno sul castello e soprattutto sul parco monumentale del complesso cavouriano. Grazie al lavoro portato avanti da tre anni con il lavoro a progetto, finanziato dalla Compagnia di San Paolo e dal comune di Torino, e svolto dagli operai Ages e Belconn gomma & cavi, il parco è stato restituito ai visitatori. Ora siamo impegnati a riuscire ad aprire al pubblico l’ultima parte del parco: operazione che richiedere ingenti risorse. Noi non disperiamo. L’obiettivo è poter riaprire tutto il parco al pubblico in occasione del 53esimo congresso mondiale degli architetti che la città di Torino ospiterà nel 2016. Per raggiungere questo obiettivo confidiamo di poter proseguire anche nel 2014 l’esperienza dei lavori a progetto con gli operai delle due fabbriche – Ages e Belconn gomma & cavi – che hanno chiuso i battenti. Grazie anche all’impegno del sindacato l’esperienza dell’impiego di operai nella manutenzione del verde è stata positiva e ha permesso di restituire ai visitatori il parco».

C’è qualche appello da rivolgere ai santenesi come a tutti coloro che abitano in zona?

«L’associazione amici della Fondazione Cavour è pronta ad accogliere nuovi volontari, meglio ancora se sono giovani – chiude la sua intervista Marco Fasano –.  Abbiamo sempre più bisogno di persone che dispongano di ore libere da dedicare al complesso cavouriano.  L’arrivo di nuovi volontari per noi significa davvero nuova linfa vitale che sarà preziosa soprattutto quando saranno chiusi i due cantieri».

http://www.camillocavour.com/

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