Santena, verso la Città metropolitana di Torino, intervista a Ugo Baldi

Santena – 21 luglio 2014 – In vista della costituzione della Città metropolitana di Torino, che dal 1° gennaio 2015 subentrerà alla Provincia di Torino, gli amministratori locali hanno avviato il confronto con il territorio, per raccogliere le esigenze, le proposte e le aspettative dei cittadini e delle associazioni nei confronti del nuovo ente di area vasta. Di seguito, una breve intervista al sindaco di Santena Ugo Baldi.

Dopo l’assemblea dei 315 sindaci del territorio provinciale del 15 luglio scorso, il sindaco di Torino Piero Fassino e il vice-presidente della Provincia Alberto Avetta hanno convocato un incontro con le parti sociali che avverrà mercoledì 23 luglio, nella sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Provincia di Torino. Durante l’incontro il sindaco Fassino e il vice-presidente Avetta illustreranno il piano di lavoro per la transizione verso la Città Metropolitana, che prevede per il 28 settembre l’elezione del nuovo Consiglio metropolitano, cui farà seguito la stesura dello Statuto del nuovo Ente.

Ugo BaldiUgo Baldi, sindaco di Santena, afferma: «La città metropolitana di Torino è sicuramente una sfida importante e straordinaria cui non ci si può sottrarre, indipendentemente dall’opinione che si ha sulla soppressione delle Province. E io non sono mai stato favorevole alla soppressione: ritenevo più logico un ridimensionamento delle Regioni che non la soppressione di un ente molto vicino alla gente e al territorio che – tra le competenze – gestiva, ad esempio, strade e scuole»

«Con l’elezione del nuovo Consiglio metropolitano viene data l’opportunità ai sindaci di governare la Città metropolitana di Torino – aggiunge Ugo Baldi –. La difficoltà starà nel vedere se i sindaci della cintura avranno veramente la possibilità di essere rappresentati e potranno operare per il proprio territorio e governare le strutture che la Provincia aveva: tutto questo, ad esempio, per poter almeno mantenere la situazione attuale delle strade provinciali, come degli edifici scolastici di secondo grado, oltre a tutte le altre iniziative che la Provincia portava avanti nella nostra zona, dalla mobilità sostenibile al progetto Colori e Sapori, dallo sviluppo dell’agricoltura sino a tutti gli interventi nel settore socio-assistenziale».

Ugo Baldi prosegue: «In questo momento il territorio del Chierese è impegnato a fare gioco di squadra con il Carmagnolese. Solo una rappresentanza di un territorio, ampio e compatto – ma anche omogeneo dal punto di vista delle produzioni territoriali, agricole ed enogastronomiche e non solo – potrà avere la forza di dire la sua in un contesto così importante quale la città metropolitana di Torino».

«Che dire? Ci auguriamo che il sindaco di Torino Piero Fassino – conclude Ugo Baldi – capisca questa situazione. Almeno a parole ci ha detto di averla compresa e conceda la possibilità di essere rappresentato a ogni territorio. Certo, spiace che la rappresentatività sarà di secondo livello: infatti a votare il consiglio metropolitano di Torino non saranno chiamati i cittadini, ma i consiglieri comunali di tutti i comuni della Provincia di Torino. Io mi auguro che gli amministratori del territorio del Chierese e del Carmagnolese possano trovare una buona unità di intenti e riescano a individuare, tra tutti i consiglieri dei comuni del Chierese e del Carmagnolese, un amministratore da indicare e, soprattutto, far eleggere nel consiglio metropolitano di Torino, in modo che questa nostra area territoriale sia rappresentata».

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