Santena, ex Ages, la vicenda che ha portato al rinvio a giudizio Egidio Di Sora

Santena – 11 ottobre 2014 – Enrico De Paolo, ex sindacalista Filctem Cgil, che in questi anni ha seguito la vicenda dell’Ages, spiega come si è arrivati al rinvio a giudizio di Egidio Di Sora.

«Finalmente, siamo arrivati al rinvio a giudizio per Egidio Di Sora – afferma Enrico De Paolo –. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti contesta Di Sora, all’epoca dei fatti amministratore unico e legale rappresentante dall’Ages spa, il reato di appropriazione indebita. In sostanza, avrebbe trattenuto euro 1.406.949,95 relativi alle ritenute, operate a titolo di acconto ai fini Irpef nell’anno 2008, nei confronti di 495 dipendenti Ages. Di Sora si sarebbe appropriato anche di euro 11.915,96, relativi alle ritenute operate a titolo di acconto ai fini dell’addizionale Irpef comunale nell’anno 2008, sempre per i 495 dipendenti. In media si tratta di tremila euro per ogni dipendente del gruppo Ages: 345 lavoravano a Santena, 130 ad Asti e 20 unità a Ceprano».

OLYMPUS DIGITAL CAMERA«Tutti i dipendenti dei tre stabilimenti del gruppo – aggiunge Enrico De Paolo – hanno firmato l’esposto che ha portato al rinvio a giudizio. Un esposto arrivato perché alla consegna del Cud ai lavoratori, da parte del commissario straordinario nominato dal Tribunale di Asti dottor Maurizio Civardi, il documento in merito ai dati relativi all’Irpef, indicava l’ammontare dell’imponibile fiscale, ma non l’ammontare dell’Irpef trattenuta nel 2008. Questo significava che tutti i dipendenti, nel momento in cui andavano a presentare la dichiarazione dei redditi, siccome le trattenute non risultavano versate, avrebbero dovuto loro pagare l’ammontare equivalente sull’imponibile che era riportato sul Cud. In sostanza sul Cud la trattenuta indicata era a zero mentre ai lavoratori la trattenuta era stata fatta. Gli operai Ages avrebbero dovuto ripagare quanto – questa è la ragione dell’esporto – Di Sora aveva trattenuto, ma non versato. I Cud erano stati così compilati perché il commissario aveva verificato che le tasse trattenute ai lavoratori non erano mai state versate. Dunque, per i lavoratori, oltre al danno si profilava anche la beffa».

Enrico De Paolo prosegue: «A quel punto abbiamo chiesto al commissario Civardi di emettere i Cud dei lavoratori con una dicitura che riportava esattamente quanto era stato trattenuto e non versato. Così facendo i dipendenti del gruppo Ages hanno potuto presentare la dichiarazione dei redditi, senza dover ripagare di nuovo le tasse di cui si era appropriato l’amministratore unico del gruppo Ages. Per sbloccare la vicenda abbiamo sentito gli avvocati e il Caf: il consiglio è stato quello di presentare un esposto, da parte di tutti i dipendenti del gruppo Ages, anche come forma di cautela nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, perché questa avrebbe anche potuto rivalersi contro i dipendenti. L’esposto è stato firmato da pressoché tutti i dipendenti del gruppo ed è stato presentato al Tribunale di Asti».

Enrico De Paolo aggiunge alcuni particolare sulla vicenda: «Solo nei primi mesi del 2013 abbiamo appreso che, nel dicembre del 2008, Egidio Di Sora aveva querelato alcuni dipendenti Ages che erano andati a manifestare a Asti, sotto la sua abitazione, per rivendicare il pagamento degli stipendi nel periodo precedente l’amministrazione straordinaria. A seguito di questa querela alcuni lavoratori Ages sono attualmente sotto processo; le udienza proseguono. Lavoratori e sindacato si sono stupiti del fatto che il Tribunale di Asti avesse proceduto celermente nel caso della querela presentata dall’imprenditore, mentre per l’esposto presentato dai lavoratori non si avevano notizie e tutto sembrava fermo. Come era possibile che i lavoratori che erano andati a manifestare sotto casa dell’imprenditore per rivendicare i loro diritti erano sotto processo, mentre la denuncia dei 495 lavoratori sembrava non avere prodotto alcunché? Nei mesi scorsi sindacato e lavoratori si sono rivolti, più volte, al Tribunale di Asti per avere informazioni, per capire a che punto era l’esposto presentato contro Egidio Di Sora. Prima siamo riusciti a sapere che il pm non aveva ancora concluso le indagini preliminari. Poi, settimane fa, al sindacato è arrivata la richiesta di ulteriore documentazione, che è stata tempestivamente prodotta. Ieri, finalmente, i nostri legali ci hanno informato della notizia del decreto di citazione e del rinvio a giudizio per appropriazione indebita nei confronti di Egidio Di Sora. Ora i lavoratori potranno costituirsi parte civile contro Egidio Di Sora».

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