Santena, progetto di un nuovo ospedale in area golenale? Le domande del Movimento 5 Stelle

Santena – 9 novembre 2014 – Non ha senso pensare di costruire un nuovo ospedale in zona Masseria su un terreno che, almeno in parte, rientra nell’area golenale. Questa è la tesi sollevata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle.

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Da sinistra: Alessandro Caparelli e Daniele Franco, M5S
Da sinistra: Alessandro Caparelli e Daniele Franco

Quasi in chiusura della conferenza tecnica – organizzata dall’amministrazione, venerdì 7 novembre scorso, a palazzo Visconti Venosta, in occasione del ventennale dall’alluvione, avvenuta in città nel novembre 1994 – Daniele Franco, uno dei due consiglieri del Movimento 5 Stelle, presenti in Consiglio comunale a Santena, ha posto ai tecnici questa domanda: «Ciclicamente si pensa di costruire un nuovo ospedale in zona Masseria. Si tratta di terreni esondabili, anche questa sera indicati come facenti parte del bacino di laminazione, sito a ridosso della circonvallazione. Secondo voi tecnici è una cosa sensata pensare di poter costruire un ospedale in una zona che, almeno in parte, è esondabile?».

L’architetto Claudia Chicca, dirigente Aipo Piemonte, ha detto: «Credo che lì non si possa costruire un ospedale. Le regole dove si può costruire o meno non sono solo una scelta dell’amministrazione comunale. L’amministrazione cittadina fa una proposta di disegno della città che viene confrontata con le condizioni di possibilità dal punto di vista anche del rischio. Ci sono classi di vincolo che consentono di costruire o meno, a seconda della pericolosità presente nelle diverse zone del territorio cittadino. Ritengo che, se anche il sindaco proprio si incaponisse a voler costruire un ospedale in una zona in cui arriva l’acqua, non potrebbe farlo. Non ci sono dubbi: qui a Santena avete molti limiti all’edificazione proprio per le condizioni di rischio effettivo presenti nelle zone attorno al Banna».

L’architetto Antonia Impedovo, del Settore difesa del suolo della Regione Piemonte, ha aggiunto: «Se anche la Regione Piemonte dovesse decidere di fare un ospedale in questa area comunque non è che cala la sua volontà dall’alto senza compiere le opportune verifiche. Certo ci possono anche essere atti di forza, ma a quel punto sono volontà politiche. Tecnicamente parlando le varianti al piano regolatore vanno verificate dal punto di vista idrogeologico e ambientale. Poi ci sono le eccezioni; speriamo che il progetto dell’ospedale non sia una di quelle».

Alessandro Caparelli, secondo consigliere del Movimento 5 Stelle a  palazzo Visconti Venosta, ha detto: «In consiglio comunale, come gruppo abbiamo chiesto, invano, il ritorno a destinazione a uso agricolo dei terreni della Masseria. Arrivare a decidere di edificare una struttura ospedaliera in area golenale è una scelta politica illogica anche perchè, così facendo, si sfida la natura».

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