Santena, Petronas, mobilità per 100: 70 impiegati e 30 operai. Fiom: «Azienda scorretta nelle relazioni sindacali»

Santena – 13 novembre 2014 – «I dirigenti Petronas sono stati scorretti nelle relazioni sindacali». Questo il giudizio di Antonio Citriniti, sindacalista della Fiom Cgil Torino, V Lega Mirafiori, che segue l’azienda sita in via Santena 1, a Villastellone.

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Il sindacalista riassume così la situazione alla Petronas, di Villastellone: «Intanto va chiarito che, a oggi, non c’è nessuna trattativa – spiega Antonio Citriniti –. C’è una comunicazione, fatta dall’azienda per una procedura di mobilità che riguarda cento persone. Una decisione caduta come un fulmine a cielo sereno. Come sindacato diciamo che i dirigenti dell’azienda, dal punto di vista delle relazioni sindacali, sono stati molto scorretti. Che cosa hanno fatto? Per prima cosa i dirigenti della Petronas hanno chiamato telefonicamente i sindaci di Santena e Villastellone per informarli della cosiddetta riorganizzazione del personale. Poche ore dopo il management ha deciso la procedura di mobilità. Da buon ultimo, l’azienda ha comunicato questa decisione a noi organizzazioni sindacali. Dal punto di vista del metodo, rispetto alle relazioni sindacali, si tratta di una procedura scorretta».

«Dal punta di vista del merito – aggiunge Antonio Citriniti – lunedì pomeriggio, all’Unione industriale si aprirà la procedura formale: quella prevista dalla normativa per quanto riguarda una azienda che ha problemi di mobilità. A oggi, secondo quello che l’azienda ci ha comunicato formalmente – e quindi non secondo quelle che possono essere le indiscrezioni riferite dai due sindaci – la procedura di mobilità riguarda 70 impiegati e 30 operai. Una riduzione significativa, sempre stando al merito e alla comunicazione, pari al 25 per cento dell’attuale forza lavoro della Petronas di Villastellone». Il sindacalista della Fiom prosegue: «Rispetto a quanto successo in questi giorni alla Petronas io dico che c’è stata una scorrettezza da parte dell’azienda, dal punto di vista formale. In genere, quando ci sono problemi del genere, le aziende dialogano con le Rsu; ci si parla. Avremmo auspicato che l’azienda prima dei sindaci avesse informato i lavoratori».

Antonio Citriniti chiude: «Per la Fiom tale comportamento ha significato una grande scorrettezza nei confronti dei lavoratori che sono giustamente preoccupati della situazione. Lavoratori e sindacato non hanno avuto nessuna anticipazione, neanche informale. Dico questo perché, in genere, quando capitano cose di tale portata, le aziende definite serie, organizzano degli incontri, anche informali, per informare sulla situazione, in modo che il sindacato si possa confrontare e poi prendere le decisioni necessarie. Per come l’azienda Petronas ha sin qui gestito le vicende di questi giorni non possiamo che essere molto, molto perplessi: le normali relazioni sindacali avrebbero previsto ben altri comportamenti».

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