Santena, capannina dell’acqua: in 689 giorni erogati 495mila litri

Santena – 3 dicembre 2014 – Il bilancio della capannina dell’acqua, sita in piazza don Giuseppe Lisa, dopo 689 giorni di funzionamento.

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«Tra il 27 ottobre 2012 e il 16 settembre 2014, corrispondenti a 689 giorni, il punto di distribuzione dell’acqua, situato in piazza don Giuseppe Lisa, ha erogato 495.000 litri d’acqua, suddivisi circa in parti uguali tra acqua naturale e frizzante». La notizia la fornisce Luca Navone, coordinatore del gruppo di lavoro Territorio, di Essere Santena.

OLYMPUS DIGITAL CAMERALuca Navone aggiunge: «Uno degli scopi principali di questo tipo di distributori è fornire un’alternativa al consumo di acqua minerale, in bottiglie, a tutti quei cittadini che normalmente non bevono l’acqua del rubinetto nelle loro case. Questa alternativa permette di risparmiare denaro e ridurre la produzione e il trasporto di diverse tonnellate di imballaggi in plastica. Ad esempio, sul sito della Smat, Società metropolitana acque Torino, si legge che, in una grande città, un distributore con un normale attingimento, a regime, di circa 4.000 litri di acqua al giorno, permette un risparmio di circa un milione di bottiglie di plastica all’anno. Vediamo cosa dicono a questo proposito i numeri del nostro distributore di piazza Don Giuseppe Lisa. 495.000 litri d’acqua corrispondono a circa 330.000 bottiglie da 1,5 litri. Questo significa che i cittadini santenesi che hanno utilizzato il distributore hanno contribuito a risparmiare il trasporto e la movimentazione, come rifiuto, di circa 11,5 tonnellate di bottiglie di plastica. Ora veniamo all’aspetto economico: una bottiglia di acqua minerale da 1,5 litri costa in media 0,3 euro, una media basata su dati Altroconsumo, prendendo in considerazioni cinque marche tra le più diffuse. Tenendo in considerazione il prezzo pagato per l’acqua del distributore – pari a 5 centesimi al litro –, le famiglie che hanno evitato così di acquistare acqua minerale in bottiglia hanno risparmiato complessivamente 75.200 euro».

«Questo risparmio per le tasche dei cittadini – aggiunge Roberto Ghio, vicesindaco e assessore alle Politiche di sviluppo e promozione della città – si accompagna inoltre a un risparmio per le casse comunali. Infatti, la scelta di adottare un distributore gestito da una società privata anziché quello Smat, permette al Comune di mantenere attivo il servizio senza dover impegnare risorse economiche per la manutenzione e il pagamento delle utenze per acqua ed elettricità. Questo è un fattore molto importante per l’amministrazione comunale, anche a fronte di un costo lievemente maggiore dell’acqua erogata, specialmente in un periodo come questo in cui il Patto di stabilità riduce all’osso – anche per i Comuni virtuosi come il nostro – i soldi necessari per le ordinarie manutenzioni».

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Scarica il volantino:  Vol_CAPANNINA_2014

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