Santena: buone notizie per lavoro, investimenti e assunzioni

Santena –24 dicembre 2014 –Agricoltura, logistica e industria fanno ben sperare per il lavoro nel Chierese-Carmagnolese: 500 assunzioni alla Teksid di Carmagnola, il Centro Ricerche della Petronas, la nuova linea di produzione della Embraco, la Denso di Poirino.

TeksidLo incontro per strada sorridente, educato, sicuro di sè. Parla di ciò che sa e fa con puntiglio, senza lasciare spazio a pregiudizi e lamentazioni. Lavora alla FCA Teksid di Carmagnola da anni, è un operaio di produzione. Dice che la fabbrica va bene, che stanno assumendo. Marchionne ha investito 100 milioni per una nuova linea di produzione dei motori in alluminio per compensare la prevalenza della produzione messicana. Dopo l’investimento arrivano le assunzioni. Qui si fanno motori che vanno per la maggiore nel mondo. Con orgoglio conferma che la qualità del prodotto carmagnolese è alta, che in fabbrica si sta bene. A lui Marchionne piace perché decide e non ha timore di sollevare dall’incarico anche uno come Montezemolo. Fino a quattro anni fa sembrava che tutto finisse a gambe all’aria, ora bisogna trovare operai da assumere. Una manna per la zona e per il Piemonte.

Questa primavera hanno preso 100 operai, adesso aspettano il famoso Jobs Act e poi ne assumeranno altri 500 e forse più. Certo devi fare i tre turni e il sabato e la domenica, quando è necessario. Ma lo straordinario è ben pagato e poi in fabbrica se fai il tuo dovere sei rispettato. Vuoi mettere con la desolazione di essere nulla facente, sulle spalle dei genitori o della società.

Teksid1E’ bene informato, gli piace Renzi, è sindacalizzato ma in modo critico, con i capi ha un buon rapporto, sa ciò che dice e ciò che fa. Alla conflittualità probabilmente preferisce la cogestione. E’ il classico operaio serio, responsabile, consapevole della sua professionalità. Lavoro e dignità sono elementi primari del suo modo di vivere nella società. Gli ricordo che questa primavera s’è parlato di far rientrare tra i primi cento assunti i cassaintegrati della Fiat. Lui conferma con rammarico. Dice che anche l’azienda è stata delusa. L’operazione non è andata bene perché molti hanno preferito rinunciare, accontentandosi di ciò che prendono e di ciò che sono. Adesso spera che i giovani rispondano all’offerta della Fiat. Ci mancherebbe che facessimo la figura di chiamare gli immigrati a fare ciò che gli Italiani hanno il dovere di fare. Però se così fosse, vuol dire che chi lavorerà avrà la dignità di essere considerato Italiano a tutti gli effetti.

Prima di salutarci dice che lo stipendio è buono, ma ci sono troppe tasse sulla busta paga. Il lavoro costa troppo sia all’imprenditore sia al lavoratore, se l’imposizione sul salario calasse ne guadagnerebbero l’impresa, il lavoro, la comunità, l’Italia e gli operai.

Intervista raccolta da Gino Anchisi.
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 24 dicembre 2014

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