Santena – 31 dicembre 2014 – «Da ieri si può ammirare la nuova facciata del castello Cavour». La notizia arriva da Marco Fasano, presidente dell’associazione Amici di Cavour.
«Ieri gli uomini dell’Ati Rigas e Gesta hanno terminato di smontare i ponteggi che celavano la facciata posteriore del castello Cavour, quella che guarda verso il parco monumentale – spiega Marco Fasano –. La facciata del castello appare in grigio chiaro. Le teste leonine – quelle che sono state inserite sopra ogni finestra dalla nipote di Camillo Cavour, nella seconda metà dell’Ottocento – sono state riprese con un colore marroncino chiarissimo- panna scuro. Le gelosie sono verdine. Sinora alcune gelosie del castello erano verdi, altre di colore marrone. Noi siamo andati a recuperare due dipinti: il primo, con il nipote di Cavour, raffigurante il retro del castello, risalente a inizio Ottocento; il secondo, per la facciata anteriore, è un dipinto con la mamma di Cavour. In entrambi i quadri le gelosie erano di un unico colore, verdino». Il presidente dell’Associazione Amici di Cavour aggiunge: «Da ieri passeggiando nel parco monumentale si può ammirare la facciata posteriore del castello. Nei prossimi giorni la ditta smonterà anche i ponteggi alla facciata verso Santena, quella che guarda a piazza Visconti Venosta. Subito dopo saranno tolti anche i ponteggi alle facciate laterali. A inizio primavera sarà sistemato e pittato lo scalone del lato posteriore».
Marco Fasano prosegue: «Direi che il lavoro è venuto proprio bene. I lavori sono stati eseguiti secondo le indicazioni cromatiche della sovrintendenza. Come Associazione Amici siamo contenti di avere fornito il nostro contributo per riportare la facciata del castello ai colori originali. Dunque, da oggi, le vecchie immagini del castello vanno archiviate: il castello Cavour ha una nuova veste. La facciata posteriore è il primo lato esterno del castello che viene restituito alla cittadinanza santenese, come a tutti i visitatori del complesso. Il castello Cavour ha cambiato faccia e si presenta in una nuova veste. Finalmente, dopo anni di “sofferenza”, abbiamo una facciata degna di nota. Ottimo presagio di quello che ci aspetta, in futuro».
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