“Santena che crolla?”: firmano in 800 ma pochi vengono in assemblea

Santena – 9 maggio 2015 – Giovedì 7 maggio al Visconti Venosta c’è stata la prima uscita pubblica del comitato per la “Rinascita di Santena”. Di seguito, quanto comunicato ai presenti da Matteo Lutanno ed Enza Sammaruca.

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SantenaCrolla_2015mag07fDurante la serata, iniziata dopo le ore 21 e terminata attorno alle 23, due sono state le persone che hanno spiegato ai presenti i vari punti ricordati nel manifesto titolato “Santena che crolla???”: Enza Sammaruca e Matteo Lutanno. Quest’ultimo è anche la persona che, a nome del comitato, ha chiesto e ottenuto l’utilizzo della sala visconti Venosta per l’assemblea pubblica. La serata è partita poco oltre le 21,15 con una trentina di persone e la sala ha raggiunto le 40 presenze poco prima delle ore 22; poi il numero dei partecipanti è andato scemando. Sammaruca e Lutanno hanno spiegato di avere avuto il mandato da parte del comitato del gruppo per “La rinascita di Santena”; un comitato formato da dodici persone, anche se, come ha ammesso Lutanno «Otto di questi non sono presenti alla riunione».

Matteo Lutanno, ha iniziato così: «Siamo stati delegati da 800 persone che hanno firmato. Però questa sera non lo so dove sono andate a finire. Questo non ci frena. Noi quello che dobbiamo dire lo diremo. Abbiamo una scaletta che seguiremo. In sala ci sono giornalisti che riferiranno ai cittadini su questa assemblea. Passo la parola a Francesco Cima che interverrà sulla vicenda del Forchino che è in pericolo di commissariamento».

Francesco Cima ha detto: «Gli amici del comitato mi hanno invitato a dare il saluto di apertura. Ho accettato volentieri perché una riunione che nasce da 800 firme di cittadini è una importante manifestazione di democrazia e di volontà di partecipazione alla vita pubblica. Io, per sei anni, sono stato presidente della casa di riposo Forchino. Dalla ultime notizie che abbiamo pare che questa fretta di sostituire gli amministratori del nuovo cda, insediato a gennaio 2015, sia stata abbastanza congelata fino alla fine dell’anno. Poi vedremo gli sviluppi anche della legge Madia, di una legge che, in effetti, mette molto in difficoltà questi enti. I cda non sono remunerati e se ci deve andare gente che lavora non può certo dedicare tutto il tempo che un pensionato ha a disposizione. Rispetto alla situazione attuale, io penso che l’ospizio stia continuando ad andare avanti discretamente bene».

SantenaCrolla_2015mag07dEnza Sammaruca ha spiegato così il punto relativo alle soste a pagamento nelle piazze cittadine. «Come forse già sapete, la nostra attuale amministrazione, ha “pensato” di istituire parcheggi a pagamento nelle principali piazze cittadine, piazza Martiri della Libertà, piazza della Costituzione, piazza Forchino. Questa notizia è venuta a nostra conoscenza un paio di mesi fa. La notizia è stata smentita dal sindaco, ma vi assicuriamo che è più che vera in quanto nell’ultimo consiglio lo stesso ha detto che è in corso un monitoraggio sui parcheggi. L’arrivod ei parcheggi a pagamento è uno dei motivi che hanno fatto scaturire la nostra raccolta firme». Secondo noi – ha detto Enza Sammaruca – questi parcheggi a pagamento, avrebbero come unico effetto, l’allontanamento di potenziali clienti delle poche attività commerciali site nelle piazze santenesi, perché siamo convinti che nessuno pagherebbe, anche solo 0,50 cent. Santena non offre tanti negozi da permettere di ammortizzare il costo di un parcheggio con una passeggiata “commerciale”. La proposta del nostro comitato è quella di lasciare il disco orario, facendolo rispettare come si faceva in passato, anche perché la maggior parte dei parcheggi è utilizzata dalle mamme che portano o vanno a prendere i bambini a scuola. Bisognerebbe però concedere dei permessi per coloro che lavorano nel commercio, è impensabile pensare che una persona che lavora in un ufficio o in un negozio debba uscire ogni ora per cambiare il disco orario o addirittura cambiare il parcheggio, come indica la legge».

Matteo Lutanno sull’estensione della Tasi a tutte le tipologie di immobili , ha detto: «Una seconda “proposta” trapelata dall’attuale amministrazione è quella di estendere la Tasi a tutte le tipologie di immobili. In effetti nell’ultimo consiglio è già stato detto che la suddetta verrà estesa anche agli inquilini, quindi non solo ai proprietari di immobili ma anche a coloro che affittano gli stessi. Ma sono sicuri delle cose che fanno? Vista la mancanza di lavoro e di conseguenza di denaro, è ancora grazie per i proprietari che riescono ad incassare gli affitti”. In merito agli investimenti alla cascina nuova, Matteo Lutanno ha spiegato: «Ci chiediamo perché investire i soldi dei cittadini santenesi nella cascina nuova? Che beneficio ne avremo? A chi servirebbe? La Cascina non è neanche di proprietà comunale; quindi secondo noi non ha davvero senso investire risorse su questo immobile».

SantenaCrolla_2015mag07eEnza Sammaruca ha quindi spiegato che sarebbe intenzione dell’amministrazione comunale arrivare a istituire il numero chiuso all’asilo nido: «L’asilo nido è presente nella nostra città ormai da molti anni – ha detto Enza –. L’asilo nido è sempre stato caratterizzato da un buon servizio. Ci chiediamo perché ricorrere al numero chiuso? Per risparmiare? Non vediamo altre motivazioni. Secondo noi bisognerebbe risparmiare su altre cose, non sui servizi al cittadino! Ma il diritto del cittadino, che paga le tasse in questa città “servizi”, dov’è è finito? Così facendo si costringono i genitori ad andare in trasferta in altri Comuni, ma questa trasferta chi la paga?». Sempre Enza Sammaruca è intervenuta in merito al servizio di refezione scolastica: «E’ dall’inizio dell’anno scolastico che sentiamo parlare di eliminare la mensa alle scuole medie, variando anche l’orario scolastico, quindi niente tempo pieno. Tutto questo per ridurre, parzialmente, l’esposizione finanziaria che il Comune ha nei confronti delle ditte fornitrici. Infatti, in un periodo di crisi come questo, per molte famiglie, è difficile sopportare il costo della mensa scolastica. Ma siamo proprio sicuri che questa sia la soluzione giusta? Le famiglie che hanno entrambi i genitori che lavorano, dove lasciano i loro figli se aboliamo il tempo pieno?».

SantenaCrolla_2015mag07bSulla revisione della aliquote Tasi e Imu, Matteo Lutanno ha detto: «Dall’ultimo consiglio comunale sono emerse le revisioni delle suddette imposte, che – guarda caso – hanno subito un aumento, approvato da tutta l’amministrazione, per far fronte alla riduzione di finanziamento ai Comuni da parte dello Stato. Avevate dei dubbi in proposito?». Matteo Lutanno ha proseguito così: «Come avete letto sui cartelloni che hanno come titolo “Santena che crolla?”, oltre ai punti precedenti su cui abbiamo raccolto circa 800 firme, ci siamo fatti promotori di altre problematiche emerse dall’attività dell’attuale amministrazione, la prima riguarda i problemi di viabilità e traffico. Quest’amministrazione, nel tentativo di apportare delle modifiche alla viabilità della nostra città, invece di migliorarla ha creato dei seri problemi dove ci sono delle norme che regolano il codice della strada. Si veda, ad esempio, il diametro della rotonda realizzata nella zona mercatale, oppure il posizionamento di paletti, in giro per la città, che hanno creato già degli incidenti e notevoli disagi alle attività commerciali santenesi, oltre che problemi per le entrate e uscite dai passi carrai. Ma la cosa più delicata è l’aver creato un caos viario introducendo il doppio senso di circolazione nel tratto di via Cavour». «Sono stati spesi circa euro 400 sulla manutenzione ordinaria delle strade – ha detto Lutanno –. Ma dove? Non si capisce dove sono intervenuti, considerato il fatto che molte strade sono piene di buche, ad esempio, via Principe Amedeo, via Minocchio, via Trinità, via Compans, via Sambuy, via Vittorio Veneto e altre ancora». Ancora Lutanno ha aggiunto: «Parlando di sicurezza, ci chiediamo che fine hanno fatto le telecamere? Quelle posizionate al cimitero, che assicuravano una certa sicurezza a coloro che entravano e uscivano dove sono finite? E le altre telecamere della città dove sono finite? Perché sono state tolte o spente?».

Il microfono è tornato a Enza Sammaruca che ha detto: «La scuola media Falcone è stata parzialmente chiusa per un rischio di “implosione”, ma siamo così sicuri che sia necessario ricorrere ad un intervento così drastico? A questo proposito il comitato ha convinto l’ex sindaco Benny Nicotra a partecipare a questo incontro per avere un maggiore supporto tecnico cartaceo, frutto anche di 20 anni di esperienza in Santena. Chiamo a intervenire Benny».

SantenaCrolla_2015mag07gBenny Nicotra ha detto: «Quando amministravo io avevamo anche pensato di innalzare la scuola media. Intervengo perché chi meglio di me, dopo venti anni di amministrazione può darvi delucidazioni. Per quanto riguarda la Falcone, noi non viviamo in una zona sismica. Negli archivi ho trovato la determina che disponeva l’incarico a un professionista per capire se si poteva innalzare la scuola media di due piani. Poi le cose si sono arenate. Noi volevamo fare alla Falcone un polo scolastico. Io oggi non capisco questo blocco della Falcone. Io personalmente non lo capisco, poi saranno cambiate le regole per gli adempimenti per la staticità. Non credo che il cemento della Falcone stia per implodere. Sino a oggi alla Falcone non ho visto crepe o altri segnali preoccupanti. Per questo trovo strano che, di punto in bianco, addirittura l’ala nuova sia stato chiusa, E’ un giudizio da ex amministratore, non sono un tecnico e non entro nel merito. Però dico attenzione oggi soldi non ve ne sono. E aspettarli dalla Regione non è corretto anche perché proprio la Regione ha altre priorità. Io prima di bloccare una scuola avrei guardato con più attenzione. Avrei formato una commissione di inchiesta. Avrei chiesto il parere degli ingegneri che conoscono questa struttura. Lo ripeto, il mio è un giudizio personale, ma ci va chiarezza. E nella chiarezza non si può inventare che una scuola a un certo punto non regge più. Perché se reggeva fino a ieri, come fa a oggi a non reggere più?».

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