Santena, inaugurata l’asparagiaia didattica Camillo Cavour

Santena – 17 maggio 2015 – Inaugurata l’asparagiaia didattica Camillo Cavour. E’ sita nel cortile di Cascina Nuova.

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Santena_AsparagiaiaCavour_2015mag16bSabato 16 maggio è stata inaugurata l’asparagiaia didattica impiantata nel cortile di Cascina Nuova. Gino Anchisi, presidente dell’associazione produttori asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, spiega: «Abbiamo inaugurato ufficialmente l’asparagiaia didattica Camillo Cavour, impiantata nel centro del cortile di Cascina Nuova. Si tratta della cascina di innovazione dell’agricoltura piemontese agli inizi dell’Ottocento, perché i Benso sono dei grandi agricoltori molto innovatori che introducono nuove varietà e nuove coltivazioni, tra cui il re della tavola di primavera: l’asparago di Santena. Nell’asparagiaia didattica sono state utilizzate quattro varietà: la tradizione cavouriana, cioè l’Argenteuil; l’innovazione di 15 anni fa, quando in città si è rilanciata alla grande la produzione di asparago, l’ibrido Eros; l’evoluzione di Eros cioè il Giove e l’ibrido Gromlin». «Si è realizzata questa asparagiaia – aggiunge Gino Anchisi – con fini didattici. Intanto l’idea è quella di far vedere ai visitatori del complesso cavouriano cosa è e come si presenta una asparagiaia. L’asparagiaia Camillo Cavour il prossimo anno produrrà per una quindicina di giorni e poi dal 2017 entrerà in piena produzione».

Santena_AsparagiaiaCavour_2015mag16cIl nastro è stato tagliato da Roberto Ghio, vicesindaco e assessore all’Agricoltura, che spiega: «A Santena, dopo la crisi di qualche anno fa, ora si è tornati a produrre l’asparago. L’obiettivo degli amministratori come dei produttori ora è quello di promuovere questo nostro prodotto e curare meglio l’immagine di questo prezioso ortaggio. L’asparago di Santena e delle Terre del Pianalto è un prodotto di eccellenza. E gli agricoltori cittadini producono anche altre orticole di buona qualità. Rilanciare l’asparago e le altre produzioni orticole dei coltivatori santenesi significa contribuire al rilancio dell’intera città. I prodotti della terra possono essere utilizzati come strumento per rilanciare il complesso cavouriano cittadino».

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Immagini: Paolo Brancatelli

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