Santena, dalle scuole la valorizzazione delle aree verdi

Santena – 8 giugno 2015 – Dagli studenti santenesi arrivano alcune proposte per la corretta fruizione e il miglioramento della aree verdi cittadine.

Aree Verdi Santena

«Nella nostra cittadina esiste una risorsa storica, botanica e culturale che è il parco “Cavour”, un luogo amato e conosciuto, però esistono al tempo stesso anche altre zone verdi strutturate e attive ma a volte non adeguatamente valorizzate – spiega il coordinatore Luca Navone –. Il gruppo di lavoro Politiche di gestione e governo del territorio di Essere Santena, facente riferimento all’assessorato Politiche di gestione del territorio ha proposto all’Istituto Comprensivo di Santena un’attività interdisciplinare per coinvolgere i ragazzi sul tema delle aree verdi. Il progetto è stato elaborato dal gruppo di lavoro in collaborazione con la docente Marisa Squillace ed stato poi attuato da alcune classi della Scuola Giovanni Falcone, con la preziosa collaborazione della professoressa Camilla Sosso».

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Luca Navone aggiunge: «Le attività degli studenti e del gruppo di lavoro si sono articolate in due fasi, negli anni scolatici 2013-2014 e 2014-2015. Nella prima fase, definita della “conoscenza”, gli studenti dopo aver discusso in classe del progetto, hanno visitato – a gruppi di due o tre – alcune aree verdi della nostra città. Durante questa visita hanno compilato una scheda fornita dal gruppo di lavoro, con lo scopo di eseguire un’analisi dello stato attuale delle aree verdi sotto diversi punti di vista quali manutenzione, frequentazione, accessibilità. I risultati di questa analisi sono stati sorprendenti, gli studenti hanno svolto un lavoro meticoloso e in molti casi gli occhi dei ragazzi hanno notato dettagli e messo in evidenza situazioni e problematiche difficilmente osservabili con una visione esclusivamente “tecnica”. I risultati dell’analisi svolta dagli studenti sono stati sintetizzati dal gruppo di lavoro e presentati all’amministrazione comunale»

«Nella seconda fase del progetto ­ aggiunge Luca Navone – definita “proposte e realizzazione”, sulla base delle osservazioni alcuni studenti hanno stilato un “decalogo” di regole per la corretta fruizione delle aree verdi e hanno avanzato proposte per il loro miglioramento. Sulla base del presupposto che “si ama e rispetta ciò che si conosce”, il progetto ha previsto di dare un nome ad alcune delle principali aree verdi cittadine e attuare un’adeguata campagna informativa sulla loro ubicazione e la corretta fruizione. A tale proposito il gruppo di lavoro ha proposto all’amministrazione comunale di scegliere le aree verdi da intitolare con maggiore priorità e di definire un “tema” per la scelta dei nomi. Il soggetto scelto dall’amministrazione è “Personaggi della narrativa classica per bambini e ragazzi”. Sulla base di queste indicazioni, il gruppo di lavoro ha scelto una rosa di nomi per ciascuna area verde e ha dato agli studenti che hanno lavorato al progetto la possibilità di “votare” il nome preferito per ciascuna area. Nelle settimane scorse la professoressa Sosso ha raccolto le preferenze degli studenti e le ha consegnate al gruppo di lavoro».

Luca Navone continua: «Le azioni finali di questo progetto ancora da attuare sono due. Il primo è un evento conclusivo in cui l’amministrazione ringrazierà formalmente i docenti e gli studenti che hanno partecipato al progetto. Il secondo è realizzare un pieghevole per illustrare alla cittadinanza l’ubicazione delle principali aree verdi, le attrezzature in esse disponibili e infine fornire alcune regole di comportamento per il loro corretto utilizzo. Vorrei concludere con una piccola nota riguardo il lavoro svolto dagli studenti. Le osservazioni presenti nelle analisi da loro svolte in diversi casi hanno riguardato aspetti relativi alla manutenzione dell’area e allo stato delle attrezzature presenti. D’altra parte in quasi tutte le aree verdi visitate è stata notata la presenza di sporcizia – mozziconi e pacchetti di sigarette, cartacce, bottiglie – abbandonata per terra».

«Per godere di aree verdi belle e sicure – chiude Luca Navone – una parte importante del lavoro spetta certamente all’amministrazione comunale che deve curarne la manutenzione in modo adeguato. D’altra parte ogni cittadino ha il dovere di lasciare pulito gli spazi comuni in cui famiglie, anziani, bambini – magari proprio i loro figli – trascorrono il proprio tempo libero. Anche perché tutti gli interventi di pulizia straordinaria, che esulano dal normale appalto della manutenzione e pulizia, sono pagati con i soldi della collettività. Il senso civico dei cittadini e il maggiore rispetto della pulizia dei luoghi comuni sono in fondo parte di quei nebulosi interventi definiti “spending review”, per utilizzare in modo più responsabile le risorse comuni».

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