Santena, storici negozi cittadini, e non solo, verso la chiusura

Santena – 24 giugno 2015 – Alcuni negozi cittadini, di qualità e prestigio, con decenni di storia, stanno per chiudere i battenti. Segni di sofferenza ci sono in diversi settori merceologici.

SantenaProntoModaPronto Moda, storico negozio cittadino, in piazza Martiri della Libertà 2, è agli ultimi giorni. A breve chiuderà, per sempre, i battenti. Presente sin dal 1946, come sartoria, negli anni Settanta si è trasformata in un negozio di abbigliamento. Negli anni indietro il negozio era gestito da Lucia e Armando Chiesa, negli ultimi tempi, a consigliare e seguire i clienti, ci sono Cinzia Chiesa e Alessandra Zangirolami. «Una chiusura dovuta alla crisi economica. Le vendite sono crollate. I costi di gestione sono saliti. Le tasse sono sempre più alte. I clienti storici hanno sempre meno potere di acquisto – spiega Alessandra Zangirolami –. La gente è senza lavoro: salari e stipendi o si sono ridotti o non ci sono più e quindi, giocoforza, possono spendere sempre meno. Santena è una città che appare sempre più impoverita. E i consumatori santenesi sembrano valorizzare ben poco i negozi di eccellenza presenti in città. Tempo poche settimane e chiudiamo. Per il futuro, speriamo almeno di riuscire ad affittare i locali». Zangirolami chiude così: «Siamo rimasti colpiti anche dalla insensibilità da parte degli amministratori. Negli anni non abbiamo mai visto un segno di attenzione nei confronti delle attività storiche cittadine come la nostra».

ProfumeriaFabaroDomenica Fabaro, pensionata, è la persona che accoglie i clienti che entrano nella profumeria pelletteria sita in piazza Martiri 5. «Ho aperto questo negozio 43 anni fa – spiega –. Oggi faccio davvero fatica ad andare avanti. Ogni mese i conti sono in rosso. Per profumi e pelletteria i clienti si rivolgono ai centri commerciali. I clienti hanno sempre meno soldi. Negli anni indietro acquistavano il profumo ogni due mesi, oggi appena una o due volte l’anno. Anche i giovani dispongono di sempre meno risorse e hanno tagliato sugli acquisti. Io resisto, ma non mi sembra corretto continuare a mangiarmi la pensione per riuscire tirare avanti. Per questo sto maturando l’idea di chiudere».

CataniaFerramentaLucio Catania, ha raggiunto il traguardo della pensione. Per 25 anni era dietro al bancone della ferramenta di via Vittorio Veneto 9. Ancora pochi giorni di svendita e poi tirerà giù le serrande per l’ultima volta. «Di questi 25 anni un evento che non posso certo dimenticare è stata l’alluvione del 1994 – spiega Lucio Catania –. In qualche modo sono ripartito, ma ho fatto sempre più fatica a tirare avanti. Santena è una cittadina che si sta spegnendo. Tutto è molto rallentato. La gente ha pochi soldi e risparmia su tutto. Spesso acquista fuori città, nei vari supermercati del bricolage, del fai da te. Il nostro zoccolo duro erano le piccole imprese, artigiane ed edili: la crisi economica le ha spazzate via. Hanno chiuso. In pochi anni sono sparite quasi tutte. Il risultato? Un crollo nelle vendite».

Questo post non ha la pretesa di fornire un quadro complessivo di quanto sta succedendo in città nell’ambito del commercio. Per farsi un’idea di quanto sta vivendo il tessuto commerciale cittadino può essere utile fornire alcune altre informazione. Nei mesi scorsi ha chiuso il Ristorante Roma e ora alcune voci riferiscono che sarebbe in arrivo l’apertura di una birreria. In città, più di un titolare di negozio ha avviato trattative per vendere l’attività e, naturalmente, non intende dire nulla sino a che non riuscirà a concluderle. Altri negozi hanno già dato disdetta ai contratti di affitto e chiuderanno definitivamente a fine anno. Ancora, nei mesi scorsi, tra gli altri, hanno chiuso il kebabbaro e una gelateria, siti in via Torino. Tra le serrande abbassate una edicola in via Sambuy. E poi ci sono i trasferimenti: negli ultimi mesi alcuni negozi, in città, hanno cambiato sede dopo avere strappato un contratto di affitto un po’ meno alto. In queste settimane ha chiuso i battenti il Super A&O di via San Salvà 30 ed è arrivato un negozio della catena di discount iN’S. Da segnalare l’arrivo di nuovi bar e locali lungo la strada statale 29 a ridosso delle rotonde Fabaro e Ponticelli. Attorno alla rotonda dei Ponticelli vanno aumentando le realtà commerciali gestite dai cinesi. Tra le cose che saltano all’occhio la continua riduzione di negozi oltre il ponte sul Banna di via Cavour. Da anni sono davvero pochi i negozi e i locali a servizio delle persone che vivono alla Carolina e della Trinità. E alla Trinità il mercato settimanale del lunedì mattina fa un bel po’ di fatica ad andare avanti.

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RETTIFICA relativa al negozio di pasta fresca LAIGUEGLIA.

Contrariamente a quanto scritto giorni fa in questo articolo il pastificio Laigueglia non ha nessuna intenzione di chiudere. Il titolare Colombo Laigueglia spiega: «Ho aperto il pastificio a Santena nel 1979, un’attività che ma ha dato molte soddisfazioni. Semplicemente sono prossimo alla pensione. Da sempre produco pasta e prodotti di gastronomia, di qualità, apprezzati dai clienti di Santena, dei Comuni vicini, come da tutta la provincia Torinese. Il mio pastificio non ha certo problemi di mancanza di clienti. Semplicemente, avvicinandomi al traguardo della pensione abbiamo in corso alcuni contatti con persone già avviate in campo alimentare, per passare il testimone. Si tratta di soggetti che noi accompagneremo. Per ora non c’è ancora nulla di deciso e tutto è ancora in via di definizione».

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Dunque il negozio di pasta fresca Laigueglia, di via Cavour 33, non chiude i battenti. Dell’informazione non corretta chiedo scusa al titolare del pastificio, come a tutti i lettori del blog.

Filippo Tesio

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