Santena e la preziosa Cascina Nuova: storia dell’agroalimentare

Santena – 29 giugno 2015 – Per i Santenesi la possibilità di vedere la Cascina Nuova dall’interno, in prima assoluta, è per sabato 4 luglio, alle 21, partecipando a “Feste in Cascina, Cinema d’Autore” ingresso, con degustazione, 5 euro. La vicenda, iniziata col pozzo degli Amici di Cavour e degli operai dell’Ages, proseguita con il vivaio didattico e con l’asparagiaia, finalmente evolve. Ovvero: quando dialettica e collaborazione fanno la forza.

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Dopo 200 anni la fattoria ridiventa vetrina di Santena e del Pianalto. Qui si tocca con mano l’incontro tra la cultura popolare e la cultura imprenditoriale della nascente borghesia che troveranno rappresentanza nella politica di Camillo Cavour, segnando la vita dei nostri antenati. Per chi non lo sa, la Cascina Nuova è uno dei luoghi più importanti della storia sociale e agricola della Pianura Padana, d’Italia e d’Europa. Ben si presta dunque per attività dedicate alla corretta alimentazione e alla coltivazione dei prodotti della terra: uno dei tratti più significativi della cultura italiana e santenese.

Costruita agli inizi dell’Ottocento, oggi è incomparabile nel suo genere, per le memorie racchiuse e per la presenza di un’ala, l’imponente porticato, prezioso e unico in zona, da tutti invidiato, vera tensostruttura modernamente funzionale, fatta di antiche travi, mattoni e tegole, da tutelare e conservare così com’è, perché adatta a ospitare, oggi come ieri, molteplici attività.

IMG_6651Ieri, la Regione, MunLab e Strade dei Colori e dei Sapori, associazione guidata dal Vice Sindaco, Roberto Ghio, aiutati dagli Amici di Cavour, Pro-Loco e Asparagicoltori hanno riaperto il cancello. Ospiti bambini e famiglie provenienti da Torino e dintorni che la manifestazione “Fiabe e Frutti”, ha coinvolto nell’avventura di conoscere Santena, il Parco e il Castello Cavour da un’ottica particolare e più vera.

Lo splendido insieme di alberi plurisecolari, allo stato naturale, che coronano la Tomba e il Castello Cavour da gusto alla passeggiata. Il teatrino finale, incentrato sul cibo, è una lezione per adulti e bambini sul valore dei profumi e dei sapori dei prodotti freschi e naturali, indispensabili per la buona alimentazione e per la salute. Il gioco è occasione di stimolo a variare frutta e ortaggi seguendo le stagioni. Pur portando i segni del tempo, la Cascina dimostra di essere il contesto giusto per l’iniziativa, segno che la comunità santenese vede con lungimiranza il legame tra la tradizione e il suo sistema sociale, come ha finalmente rivelato un autorevole settimanale dei dintorni. Il recupero è una cosa importante, lo dicono esperti in accoglienza e promozione, adesso bisognerà decidere come rendere sostenibile l’intervento, collocandolo nella dimensione metropolitana di cui è parte così preziosa.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 29 giugno 2015.

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