Santena, San Lorenzo 2015, il saluto del sindaco Ugo Baldi

Santena – 11 agosto 2015 – Di seguito, il saluto del sindaco Ugo Baldi, al termine della processione di ieri con la statua di San Lorenzo.

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Dopo la celebrazione della messa, terminata con la benedizione del pane e noci, si è avviata la processione con la statua del patrono cittadino, San Lorenzo martire. Dopo avere percorso piazza Martiri della Libertà e un tratto di via Cavour, la processione è entrata nel parco Cavour per terminare il tragitto davanti al complesso cavouriano. Dopo la benedizione del parroco don Nino Olivero, il sindaco Ugo Baldi ha rivolto un saluto ai cittadini. Il sindaco ha iniziato così: «Buongiorno cari concittadini, eccoci di nuovo insieme a celebrare la festa del nostro Santo Patrono, San Lorenzo. Una festa che sa di antico, che richiama tradizioni ormai desuete per molti santenesi, una festa che taluni giudicano anacronistica, perché celebrata in un momento dell’anno in cui tanti cittadini sono in vacanza, più o meno lontani da questo paesello. Una festa che fino a cinquant’anni fa raccoglieva praticamente tutti gli abitanti di una Santena contadina che non conosceva il significato della parola “ferie”. Ma noi, pochi o tanti, che siamo qui oggi ci crediamo ancora».

Ugo Baldi ha aggiunto: «Crediamo possa ancora esistere un paese con una sua identità, certamente diversa dai tempi passati, ma che mantiene vivo il piacere di essere una comunità composta da persone che si sforzano nel mantenere rapporti umani autentici, fondati sulla conoscenza reciproca, sulla voglia di stare ancora insieme in questo contesto che ci ha visto crescere, che ha visto formarsi le nostre famiglie, che ha cementato le nostre amicizie: quelle vere, non certo quelle virtuali a cui ci stanno abituando Facebook e tutti i social network». «E alle tradizioni – ha proseguito il sindaco Ugo Baldi: «ci credevano fermamente anche due amici che oggi non sono più qui con noi. Ci credeva il nostro buon Tommy Elia, innamorato della storia e profondo conoscitore dei luoghi di questa Città, che per tanti anni, e fino a quando le forze glielo hanno consentito, ha portato a spalle San Lorenzo in questa processione solenne. E, nelle tradizioni della propria terra d’origine credeva Domenico Trimboli che per anni, insieme all’Associazione, ha sempre lavorato e sostenuto la festa dei Santi Medici Cosma e Damiano. A loro due e a tutti coloro che ci hanno lasciato in questo ultimo anno giunga il saluto e il ricordo di noi tutti».

Santena_SanLorenzo2015d2«Insomma, siamo qui e possiamo ancora una volta guardarci in faccia, con i nostri pregi ed i nostri difetti, utilizzando questi momenti di festa per rinsaldare quel senso di comunità che si è un po’ affievolito – ha proseguito il primo cittadino –. Insieme guardare ai cambiamenti che ci attendono, a quanto di bello e di buono siamo riusciti a fare, ma anche ai molti problemi da risolvere. Desidero giunga il mio ringraziamento personale e quello di tutta l’Amministrazione Comunale a tutte quelle persone che ancora hanno a cuore questa nostra Città e lo dimostrano con i fatti concreti, occupandosi di mantenere vive alcune delle tradizioni più antiche, conservando e riqualificando beni architettonici religiosi o laici che altrimenti cadrebbero in abbandono, vigilando su alcune aree pubbliche che sono state riqualificate e che funzionano al servizio di tutta la comunità. Ma ringrazio anche quelle persone, quelle famiglie che, semplicemente, così come dovrebbero fare tutti quanti, mantengono puliti i marciapiedi davanti alle loro abitazioni, li mantengono puliti dalla sporcizia, dalle erbacce e se del caso, dalla neve. Ogni atto di questo genere consente di risparmiare denaro pubblico che può essere utilizzato diversamente, per altre manutenzioni che il singolo cittadino certamente, da solo, non potrebbe fare».

Poi dal sindaco è arrivata una forte denuncia: «Ma, coscienza civica e rispetto per gli altri cittadini è anche pagare i servizi di cui si usufruisce. Un esempio su tutti è la mensa scolastica: ad oggi, circa 250 famiglie sono in debito verso il Comune – e quindi verso gli altri utenti –, di somme variabili da 50 a 2.500 euro. Sono pasti consumati e non pagati, che se non verranno saldati potrebbero ricadere sulle spalle di chi, invece, salda con regolarità il proprio debito. Certamente, scorrendo la lista dei nomi di queste famiglie insolventi, ve ne sono alcune che rappresentano casi sociali da seguire con attenzione e da aiutare per quanto possibile. Ma nella maggioranza dei casi non è così e, francamente, non trovo giusto che siano sempre i soliti a pagare per tutti. Pensate, che la somma di questi debiti con la mensa e con lo scuolabus, sfiora i 150.000 euro. Denaro che finora ha messo il Comune – quindi tutti noi –, impedendo di fatto di utilizzare una simile somma per tutti quegli altri servizi che potrebbero essere utili alla comunità. Lo stesso discorso vale anche per la Tassa Rifiuti e per gli altri tributi comunali. Mi dispiace dover dire queste cose, ma se queste somme non verranno pagate saremo costretti ad adottare provvedimenti anche severi nei confronti di queste persone insolventi. Chi si trova realmente in serie difficoltà economiche e potrà dimostrarlo, sarà certamente aiutato, ma gli altri no. Per giustizia verso il resto della Comunità che invece si comporta in modo corretto!». Ugo Baldi ha continuato così: «Una Comunità che continua a fare fatica a uscire da una crisi che sembra non finire più. Una Comunità che, impotente o forse incapace di reagire, ha visto chiudere negozi storici e continua a vedere troppe vetrine vuote. Segnali che, personalmente, vivo ogni volta come una sconfitta, a cui, pur con tutta la buona volontà, per il momento non si riesce a trovare un rimedio efficace. Eppure, dovremo fare il massimo per essere pronti a ricevere, tra pochissimi anni, i visitatori del nuovo Museo nazionale di studi Cavouriani e degli eventi di alto livello che lo accompagneranno. Abbiamo molto da lavorare per questo. Amministratori e commercianti. Insieme, con fantasia».

 

Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Desidero, adesso, approfittare di questa opportunità per salutare e ringraziare pubblicamente i nostri due “Pastori” che, a seguito del provvedimento del vescovo mons. Cesare Nosiglia, lasceranno a breve questa comunità per occuparsi di altre parrocchie. Grazie Don Nino per tutto quanto hai saputo e voluto donarci in questi 14 anni di priorato a Santena. Grazie per la tua mitezza e, quando si è resa necessaria, per le tua determinazione. Grazie per aver voluto camminare insieme a noi tutti, a questa Amministrazione comunale ed a quelle precedenti. Grazie per la tua disponibilità al dialogo e alla partecipazione. Grazie per quanto ci hai lasciato, in termini materiali e spirituali. Terremo tutto stretto nei nostri cuori. E grazie a don Martino che, seppur per un tempo più breve, ha saputo regalarci la “freschezza” della sua fede ed è stato capace, da subito, di parlare ai nostri ragazzi, eliminando ogni barriera generazionale. Grazie don, sei stato prezioso per i giovani, ma anche per i più grandi. Con entrambi ci siamo intesi da subito, in modo naturale. Grazie a entrambi per il lavoro di unione tra la comunità santenese e quella di Cambiano. Un lavoro, svolto con umiltà e determinazione, che guarda al futuro assetto delle comunità parrocchiali, cercando di mitigare differenze che non esistono, cercando di unire sempre, laddove molti volevano continuare a dividere. Portate con voi l’augurio di questa nostra comunità, nella speranza che possa esservi di aiuto per il lavoro che vi attende a Torino e a Castiglione Torinese. Grazie di tutto. Ci mancherete moltissimo». Il sindaco ha poi detto: «Colgo l’occasione per scusarmi con tutti voi se ogni tanto vi disturbo con le mie telefonate. Cerco di limitarle agli avvisi più importanti e significativi. Ed è anche un modo per sentirci più vicini, più comunità».

Il primo cittadino ha chiuso con i ringraziamenti: «Ringrazio, infine, tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa giornata. Ringrazio naturalmente don Nino e l’Oratorio, per il lavoro che svolgiamo insieme e per la disponibilità. Ringrazio, poi, la Pro Loco, sempre attiva per San Lorenzo e che ha nuovamente organizzato uno strepitoso maggio santenese. Grazie al Presidente Salvatore Barrile. Grazie al Centro Anziani che da anni collabora con entusiasmo alla riuscita di questa festa e nella distribuzione del pane e noci. Ringrazio il personale del Comune che ci supporta con esperienza nella organizzazione: i Vigili Urbani, l’Ufficio Tecnico, i cantonieri. Ringrazio la Fondazione Cavour per la consueta ospitalità, nella persona del suo Presidente dottor Nerio Nesi e, naturalmente, l’Associazione Amici della Fondazione, con tutti i suoi volontari, mai ringraziati a sufficienza per l’impegno con cui continuano a mantenere aperto e visitabile questo Complesso. Ringrazio la nostra Banda Musicale e la sua direttrice Annamaria Merlino. Ringrazio i negozianti che, turnando tra di loro, sempre volentieri preparano il pane con le noci ed il rinfresco per questa festa. Ringrazio tutte le associazioni presenti per ciò che hanno fatto e per quanto vorranno continuare a donare alla nostra comunità, in particolare gli Alpini ed i Bersaglieri – “portatori” infaticabili della statua di San Lorenzo – e la Protezione civile di Santena in tutte le sue forme per il servizio svolto oggi. Ringrazio tutti gli altri che hanno collaborato per questa giornata e che ho dimenticato di elencare. Ringrazio tutte le persone che lavorano con me nell’Amministrazione comunale, il vice sindaco, gli assessori e tutti i consiglieri comunali, che prestano il loro servizio per questa città. Ed è un lavoro difficile, a volte pesante, talvolta frustrante per l’impossibilità oggettiva di non riuscire a realizzare ciò che sarebbe utile per il paese: a volte per mancanza di risorse economiche, ma più frequentemente per l’impossibilità di poter spendere il denaro che si ha a disposizione, a causa dei vincoli assurdi imposti dal “Patto di Stabilità”. Infine, come ogni anno, ringrazio tutti voi presenti, per la pazienza di avermi ascoltato e con l’augurio di incontrarci ancora in questa occasione il prossimo anno, spero, con lo stesso piacere di esserci che abbiamo avuto insieme oggi. Grazie e buona festa a tutti!».

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Audio integrale dell’intervento del sindaco Ugo Baldi:

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