Santena, sanzione pecuniaria per due edifici di via Brignole

Santena – 5 settembre 2015 – Sanzione pecuniaria alternativa. Questa la decisione del Tar per due edifici di via Brignole, edificati dalla ditta Gaude Costruzioni, in cui il Comune contesta la realizzazione di opere edilizie in parziale difformità dal permesso di costruire.

EdificiGaudeviaBrignoleLa vicenda riguarda due edifici di via Brignole, edificati dalla ditta Gaude Costruzioni srl, fallita a fine 2014. Secondo il Comune di Santena i due caseggiati presenterebbero un aumento di cubatura: l’altezza degli edifici sarebbe di qualche decina di centimetri superiore a quanto previsto dal progetto.

Nell’aprile 2015 gli uffici comunali hanno emesso due ordinanze in cui si chiedeva la demolizione e la rimessa in ripristino delle opere edilizie realizzate in parziale difformità del permesso di costruire. Contro le due ordinanze il curatore fallimentare della Gaude Costruzioni srl ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte, chiedendone l’annullamento.

Il pronunciamento del Tar è arrivato all’inizio del luglio scorso. Il Tar afferma che il ricorso appare fondato e ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza di demolizione, ordinando al Comune “di valutare l’applicabilità, nei confronti dell’autore dell’abuso, della sanzione pecuniaria alternativa”. La Sezione seconda del Tar per il Piemonte ha quindi accolto l’istanza cautelare e ha sospeso gli effetti delle due ordinanze del Comune. Ha inoltre fissato al 13 dicembre 2016 l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso.

Guglielmo Lo Presti, responsabile dell’Ufficio legale della città di Santena, spiega: «Le due ordinanze di demolizione erano un atto dovuto. Il Tar non è entrato nel merito della questione e ci ha chiesto di valutare l’applicazione di una sanzione pecuniaria. Nei prossimi giorni ci incontreremo con il curatore fallimentare e con i proprietari per sondare se questa strada è percorribile».

Il sindaco Ugo Baldi precisa: «A fronte di edifici realizzati in parziale difformità rispetto al permesso di costruire siamo stati obbligati a procedere con le ordinanze. Occorre una regolarizzazione che potrà essere monetaria o con compensazione di terreni. Mi auguro che si trovi una quadra prima dell’udienza fissata dal Tar il 13 dicembre 2016 per la trattazione di merito dei due ricorsi».

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