Il “Pizzicone”, Villanova e la promozione di Santena

Santena – 7 ottobre 2015 – Quanto vale una rotonda. Il costo di costruzione non è un valido indicatore. C’è rotonda e rotonda. Talvolta un incrocio vale di più. Addirittura certi cartelli segnaletici messi nel punto giusto superano rotonde e incroci. Parla un esperto di turismo culturale, disposto a dare consigli senza parcella.

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Quanto vale la rotonda di Santena all’uscita della Tangenziale? Potenzialmente molto. Di li passano decine di migliaia di auto al giorno dirette nel Monferrato, nel Roero, nelle Langhe, nella pianura del Cuneese, e verso Torino e la Francia. Promozione, accoglienza, turismo culturale, investimenti, musei, beni culturali, economia, socialità, enogastronomia sono parole grosse sulle quali si creano le attese di chi si impegna per far fruttare al meglio il patrimonio culturale: il grande motore dell’economia locale e italiana. Fior di esperti si danno da fare, insieme a operatori del settore, tirando in ballo produttori agricoli e ristoratori, artigiani e commercianti chiamati a dare servizi di accoglienza ai visitatori. Così si crea un sistema sociale che produce ricchezza e lavoro.

Santena_rotonda_Fabaro2C’è chi dice che il difetto degli Italiani sia l’eccesso di cultura e di bellezza che li circondano. Forse è vero, perché non basta dire che le nostre radici affondano in millenni di storia, che abbiamo il più grande patrimonio culturale mondiale, per sostenere che gli Italiani sono i più acculturati del Mondo. Potrebbe essere vero il contrario. Il vecchio detto “il troppo stroppia” contiene un fondo di verità. Uno Stato in declino, un popolo inconsapevole possono perdere il ruolo costruito e conquistato dalle generazioni precedenti. Santena, grazie a Camillo Cavour, ha buone opportunità per ridiventare sede di turismo di livello. La presenza di una rete di volontari, di operatori economici, di intellettuali, di esperti fa ben sperare. L’attenzione della comunità è alta, il Comune non può far a meno di assecondare e sostenere le varie iniziative di promozione proiettate nella dimensione regionale, nazionale e mondiale.

La rotonda potrebbe essere sfruttata meglio, dice l’esperto. L’occasione è grossa per lasciarla sfuggire. Santena dovrebbe approfittarne. Del resto i comuni vicini sono un po’ invidiosi di questa postazione. In questi giorni perfino gli amici di “Pizzicone” hanno messo i loro vistosi cartelli gialli per promuovere la loro sagra. Forse prenderanno una multa, ma Santena non può accontentarsi di riscuotere la sanzione. Per capire il problema basta andare avanti di qualche chilometro, oltre Poirino. A Villanova si può vedere come un ordinario crocevia può rendersi utile alla comunità. Basta un cartellone luminoso, aggiornato di volta in volta, che indica le bellezze del luogo, gli appuntamenti e le manifestazioni. E’ ben vero che l’automobilista può essere distratto dalla lettura ma è altrettanto vero che motivi di distrazione sono molteplici. Se dai comuni vicini cercano di sfruttare la rotonda, non sarebbe male che Santena decidesse di usarla per promuovere il suo patrimonio culturale e le manifestazioni. Scrivere che qui ci sono il Castello, il Parco e la Tomba di Camillo Cavour sarebbe un utile servizio per Santena.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 7 ottobre 2015

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