Santena, nuovo appello a collaborare per la mostra con oggetti e materiali della vita contadina

Santena – 30 ottobre 2015 – Nell’ambito della prima edizione della Fiera della zucca, tra le iniziative c’è una mostra sulle “Tradizioni della vita contadina”. L’appello ai santenesi affinché mettessero a disposizione oggetti e materiali da esporre sinora non ha avuto molto seguito…

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Mariella Allemandi, spiega: «Da circa un mese fervono i preparativi per organizzare la prima edizione della Fiera della Zucca Santenese. Tra le iniziative organizzate dai commercianti, in collaborazione con il Comune, la Proloco, l’associazione Ristoratori santenesi e i coltivatori diretti, vi è la raccolta di oggetti, attrezzi, suppellettili, giochi, finalizzata all’allestimento di una mostra che ha per titolo “Tradizioni della vita contadina”. Nonostante pubblicità, volantinaggio, inviti verbali, articoli su blog, giornali, mail ecc., la popolazione santenese sinora si è dimostrata poco disponibile a collaborare. A oggi, pochissime persone hanno consegnato oggetti appartenuti ai loro nonni e bisnonni. Eppure sono certa che in molti solai, magazzini e case, sono ancora presenti ricordi, cimeli, testimonianze delle nostre origini contadine».

Zucche«Mi viene da pensare – aggiunge Mariella Allemandi – possibile che i santenesi abbiano dimenticato da dove vengono? Che abbiano cancellato ogni traccia delle loro origini? Che non abbiano piacere di veder rivivere il contesto storico che hanno vissuto i loro avi? Spesso, in occasione della festa dei Santi Cosma e Damiano, ho sentito dei “santenesi”, commentare in modo ironico a proposito dei nostri concittadini calabresi, che nonostante siano a Santena da tanti anni, continuano a tramandare le loro tradizioni, a rivendicare la loro appartenenza alla Calabria, a fare in modo che le nuove generazioni, non dimentichino le loro origini e costumi. Tanto di cappello a queste persone che, pur avendo abbandonato la loro terra, per motivi di lavoro, non hanno dimenticato, ma al contrario alimentano costantemente la memoria delle nuove generazioni».

Mariella Allemandi prosegue così: «E noi, che non perdiamo occasione per riempirci la bocca con frasi del tipo: “Io sono di Santena, il paese degli asparagi, luogo dove è sepolto l’illustre statista Camillo Benso Conte di Cavour. Comune in cui è possibile visitare un bellissimo castello e uno stupendo parco…”, poi restiamo indifferenti a ogni iniziativa che richieda anche il minimo impegno, come cercare un oggetto che ricordi il nostro passato, per metterlo a disposizione della comunità. L’idea della mostra non è il capriccio di qualcuno o un pretesto per riempire la giornata di chi organizza. E’ un’occasione in più per i bambini, i giovani, di arricchire il bagaglio culturale. E’ un’occasione per gli insegnanti di trasmettere in modo visivo, la storia, e la cultura di un popolo che ha vissuto il Risorgimento e due guerre. E’ l’intento di non dimenticare da dove veniamo, di come si viveva senza l’ausilio di tutti gli agi e mezzi di cui godiamo oggi». Mariella Allemandi chiude così: «Dopo il sermone, che può sembrare uno sfogo, ma non è altro che uno sprone a rendere partecipe la cittadinanza, invito nuovamente tutti a collaborare per la riuscita di questa iniziativa. Esorto i santenesi a cercare tra i loro ricordi e a metterli a disposizione. Gli oggetti possono essere consegnati nei punti di raccolta citati sulle locandine che trovate affisse in Comune e in alcuni negozi di Santena o a contattare direttamente la sottoscritta. Ringrazio fin d’ora tutti coloro che vorranno contribuire alla riuscita di questa impresa».

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Info: Mariella Allemandi, cell. 368-222525

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