Santena, in città la Caritas aiuta 85 nuclei familiari

Santena – 12 dicembre 2015 – I nuclei familiari aiutati dalla Caritas nel 2015 sono 85. La perdita del lavoro, i problemi economici e lo sfratto in arrivo sono i principali problemi di chi nella nostra città chiede un aiuto per superare le difficoltà incontrate. Intanto in grotta è arrivata la cesta della solidarietà.

CestaSolidarietà«In città la Caritas parrocchiale aiuta mensilmente 85 nuclei familiari con generi alimentari di prima necessità. La stragrande maggioranza delle persone che chiedono aiuto sono italiani; gli stranieri sono poco più del 15 per cento. Non era così negli anni indietro quando le persone straniere erano la maggioranza di quelle che arrivavano in parrocchia a chiedere un aiuto per far quadrare i conti a fine mese e alla ricerca di un aiuto alimentare». A parlare sono i volontari della Caritas cittadina, guidati dal parroco don Beppe Zorzan. I volontari aggiungono: «La disoccupazione o l’improvvisa perdita del lavoro resta il problema principale per tanti nuclei che non riescono più a pagare l’affitto o il mutuo della casa. Subito dopo la perdita del lavoro per tanti nuclei familiari il problema che si profila all’orizzonte è quello dello sfratto, per morosità».

La Caritas parrocchiale conta su una quindicina di volontari. «Il giovedì mattina in parrocchia funziona il centro di ascolto – aggiungono i volontari –dove i singoli e le famiglie in difficoltà possono far presente la loro situazione. Tutte le segnalazioni vengono esaminate e poi si decide quale intervento è possibile attuare. L’aiuto principale resta quello del pacco mensile di generi alimentari. Il cibo che distribuiamo arriva da più parti. Ci sono gli aiuti alimentari dell’Unione europea, che negli anni sono andati riducendosi perché la Comunità europea ha, giustamente, deciso di dirottarli prioritariamente nelle zone con gravi problemi umanitari e nelle aree con conflitti in corso. La maggior parte degli alimenti distribuiti a Santena arriva dal Banco Alimentare, di Moncalieri. Poi ci sono alcuni parrocchiani che periodicamente consegnano in parrocchia offerte in denaro o buste con la spesa. In questi ultimi anni alcune fonti hanno ridotto la quantità di cibo consegnato, mentre le famiglie che segnalano difficoltà ad arrivare a fine mese sono in continuo aumento. Per soddisfare tutte le richieste i volontari della Caritas acquistano direttamente alcuni generi alimentari con una spesa mensile di 400-500 euro».

In occasione della recente 19° Giornata nazionale della colletta alimentare, che in città ha visto aderire sei supermercati cittadini – Crai, Simply, Basko, Penny Market, Carrefour e In’s –, i santenesi hanno offerto 2.587 chilogrammi di generi alimentari, pari all’11,5 per cento in più di quanto raccolto lo scorso anno. Un dato in controtendenza rispetto a quanto registrato negli altri 13 comuni della zona che ha visto contrarsi del 6 per cento la quantità di generi alimentari donati. «Un altro servizio avviato dalla Caritas parrocchiale da qui a fine anno è la distribuzione di abiti usati che sono in buone condizioni – aggiungono i volontari –. Chi è interessato può presentarsi in via Cristoforo Colombo, nella chiesa della borgata Case Nuove, il lunedì e il mercoledì, dalle ore 15 alle 16,30. Si tratta di un servizio che finisce a esaurimento dei capi di vestiario che ci vengono donati. Questo servizio terminerà comunque il giorno 21 dicembre 2015». I volontari della Caritas hanno riunioni periodiche con i servizi sociali per monitorare la situazione sulle persone che chiedono aiuto e per coordinare gli interventi. L’obiettivo è avere un quadro insieme; sinora però non si è ancora riusciti ad arrivare ad avere una banca dati unica di tutti i soggetti deboli che vengono aiutati dall’ente pubblico, dalla parrocchia e da altre realtà, come la Cri.

Il parroco don Beppe Zorzan e i volontari della Caritas parrocchiale rivolgono questo appello: «Chiediamo ai santenesi di riflettere sulla necessità di aiutare concretamente le tante persone che, nella nostra città, fanno più fatica e chiede aiuto per arrivare a fine mese. In questi giorni in grotta è stata riposizionata la cesta di solidarietà. E’ possibile portare nella cesta della solidarietà generi alimentari a lunga conservazione. Naturalmente è sempre possibile consegnare in parrocchia offerte a sostegno delle attività della Caritas parrocchiale».

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