Santena, asparagi, i dati nazionali della campagna commerciale 2015

Santena – 10 aprile 2016 – E’ partita la campagna produttiva degli asparagi. Di seguito, un po’ di dati nazionali sull’andamento della campagna commerciale 2015.

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In questi giorni si è avviata la campagna produttiva 2016 degli asparagi. Si riportano alcune informazioni tratte dal “Report asparagi, campagna commerciale 2015”, redatto dal Cso, Centro servizi ortofrutticoli. Si tratta di dati utili a evitare che si dicano e scrivano sciocchezze in merito ai pregiati turioni: ricordo che, qualche cronista locale, da anni, deve ancora smentire quanto messo in bocca all’incolpevole vicesindaco di Santena secondo cui un ettaro di asparagi porterebbe a un ricavo di 200mila euro.

SUPERFICI E PRODUZIONI Secondo i dati Istat in Italia, nel 2015, le superfici complessivamente investite ad asparago, tra pieno campo e serra, sono state di 6.400 ettari, pari al +1 per cento rispetto al 2014. Da uno studio condotto da Cso le superfici investite ad asparago complessivamente si aggirano su circa 9.000 ettari. Ritornando ai dati Istat, utilizzati per l’analisi del Cso, la produzione in Italia nel 2015 si è collocata su 44mila tonnellate, di cui la produzione in campo aperto è di 32mila tonnellate, il resto in serra. Le Regioni con maggiori superfici sono: la Puglia, con 1.540 ettari; il Veneto, con 1.441 ettari; la Campagna, con 1.094 ettari; il Lazio, con 523 ettari; il Piemonte, con 350 ettari. La superficie in pieno campo di asparagi in Piemonte è pari al 7 per cento sul totale nazionale.

SUPERFICI E PRODUZIONE IN UE A 28 PAESI Nell’Ue a 28 Paesi le superfici coltivate ad asparagi sono vicine ai 57mila ettari, con la Germania che detiene saldamente il primato, con oltre 20mila ettari nel 2014. Queste le superfici di asparagi nel 2014: Germania, 20.120 ettari; Spagna, 10.110; Italia, 6.313 ettari; Francia, 4.470 ettari; Paesi Bassi, 2.870 ettari; Grecia, 2.040 ettari; Regno Unito, 2.000 ettari; Ungheria, 1.200 ettari; Altri Paesi, 7.560 ettari. La produzione europea mediamente ammonta a 250mila tonnellate; il 2014 ha evidenziato una crescita del 7 per cento rispetto all’anno precedente. Queste le produzioni nel 2014: Germania, 114.090 tonnellate; Spagna, 48.810 tonnellate; Italia, 43.358 tonnellate; Francia, 20.970 tonnellate; Paesi Bassi, 18.000 tonnellate; Grecia, 7.240 tonnellate; Regno Unito, 6.000 tonnellate; Ungheria, 4.300 tonnellate; Altri Paesi, 1.690 tonnellate.

Microsoft Word - Asparagi 2015EXPORT ITALIANO DI ASPARAGI Le esportazioni di asparagi, in generale, sostanzialmente confermano la tendenza all’incremento, anche se nel 2015 c’è stata una lieve flessione, pari a -3 per cento rispetto al record dell’anno precedente. In aumento del 5 per cento, rispetto al 2014, invece il prezzo medio annuo. Nel 2015 l’Italia ha esportato 6.053 tonnellate di asparagi, per un valore di 19.472.000 euro, con un prezzo medio di euro 3,22 per chilogrammo. La maggior parte del prodotto destinato all’estero viene spedito ai vicini Paesi dell’Unione Europea, con una quota attorno al 90 per cento; in espansione sia la Germania, che nel 2015 ha coperto ben il 34 per cento del totale esportato, sia l’Austria al 18 per cento. Solamente queste prime due destinazioni hanno concentrato oltre la metà delle movimentazioni dell’asparago italiano nel corso del 2015. A seguire troviamo Svezia e Danimarca che scendono passando rispettivamente dal 13 all’11 per cento e dall’11 alll’8 per cento nell’ultimo anno, pur mantenendo un buon volume rispetto a un po’ di anni fa. Tra i Paesi europei extra Ue a 28, Svizzera e Norvegia rimangono le principali destinazioni e nel 2015 hanno assorbito rispettivamente il 7 e il 3 per cento del totale, quantitativi leggermente incrementati per la Svizzera e solo di poco inferiori al 2014 per il Paese scandinavo.

IMPORT ITALIANO DI ASPARAGI Le importazioni di asparagi nel nostro Paese evidenziano qualche oscillazione nel tempo. Il 2015 è equiparabile al 2011, con quantitativi in ingresso tra i più elevati nel periodo preso in considerazione. Il valore, con oltre 18 milioni di euro, cresce del 41 per cento rispetto all’anno precedente e risulta il più elevato dal 2010. Medesimo andamento per il prezzo medio in aumento del 13 per cento rispetto alla precedente annata. Le importazioni di asparagi nel 2015 sono state di 5.032 tonnellate, con un valore di euro 18.421.000 e un prezzo medio di euro 3,66 per chilogrammo. Durante il 2015 l’87 per cento delle importazioni di asparago sono pervenute dai Paesi dell’Unione europea, in netto incremento rispetto a poco oltre l’82 per cento della stagione 2014. Detta l’importazione la Spagna, che rimane ancora il principale fornitore, con volumi in deciso aumento rispetto al 2014. In ripresa anche il prodotto di origine francese, mentre appare in lieve diminuzione il prodotto arrivato dai Paesi Bassi e dalla Germania. Più marcato il calo della Grecia che è passata dal 14 per cento del 2014 all’attuale 6 per cento del totale. Al di fuori del prodotto di origine europea, è entrato nei nostri mercati prodotto proveniente da Pesi Sud Americani, con quantitativi leggermente inferiori al 2014. Da quest’area il principale Pese fornitore è il Perù, con una quota pari al 13 per cento del totale importato.

SALDO BILANCIA COMMERCIALE Il saldo della bilancia commerciale anche nel 2015 rimane positivo, ma con un differenziale tra export e import in riduzione rispetto al record registrato nel 2014. I quantitativi esportati superano l’import di poco oltre le mille tonnellate. Pur rimanendo positivo si indebolisce il saldo del valore a causa dell’innalzamento del costo del prodotto importato.

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Fonte: Cso, Centro servizi ortofrutticoli, Report asparagi, campagna commerciale 2015.

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Scarica il Report asparagi 2015 del Cso, Centro servizi ortofrutticoli: ASPARAGO_report 2015

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