Santena, anche a Case Nuove appello del sindaco a mettersi in gioco

Santena – 22 maggio 2016 – Così come alla festa della borgata Trinità anche alla festa di Case Nuove il sindaco ha rivolto un appello ai santenesi a mettersi in gioco, a servizio delle borgate, come dell’intera città. A case nuove, al termine della processione, è stata inaugurata una piccola tettoia allestita a lato della chiesa.

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Questa mattina dopo la messa, celebrata dal parroco don Beppe Zorzan e da don Giovanni Cherubin, si è svolta la processione con la statua della madonna per le vie del borgo. Al termine della processione il parroco ha impartito la benedizione sul piazzale antistante la chiesa. «Il Signore benedica tutti noi – ha detto il parroco che ha aggiunto –. Benedica anche la struttura realizzata a lato della chiesa, una piccola tettoia, per accogliere alcuni momenti di aggregazione e di festa della nostra comunità». La parola è passata al sindaco Ugo Baldi che ha detto: «Nell’omelia il nostro parroco ha richiamato il vecchio catechismo. Erano domande e risposte molto brevi. “Chi è Dio?” Dio è l’essere perfettissimo, creatore e signore della terra”. “Dove è Dio? Dio è in ogni luogo». Il sindaco ha proseguito così: «Perché ho richiamato questo? Forse oggi, a distanza di tanti anni, noi usiamo troppe, troppe parole. Abbiamo perso il senso dell’essenzialità. Il catechismo di un tempo lo imparavamo a memoria: oggi, a distanza di quasi 60 anni queste formule le ho ancora nella testa. Frasi brevi. Poche parole, che dicevano tutto. Ecco, oggi viviamo in un mondo in cui buttiamo via troppe parole, al vento come nei social. Abbiamo perso il senso dell’essenzialità».

Ugo Baldi ha aggiunto: «Anche nella nostra città, c’è un gran bisogno di contenere le parole. C’è bisogno di persone che sappiano mettersi in gioco. Di persone che si mettano a servizio. Santenesi che ci mettano del proprio per fare le cose. Per cambiare situazioni che non vanno. In città sono ancora poche le persone che ci mettono del proprio per fare qualche cosa a servizio di tutti. Ne parlavo prima durante la processione. Durante il tragitto abbiamo visto tante persone dentro le loro case, dietro le tende delle finestre che sbirciavano la processione, ma non sono scese neanche in cortile per partecipare a questo evento. Un modo semplice per far parte della comunità, dove vivono tutti i giorni, borgata Case Nuove». «Rivolgo un ringraziamento a tutti voi che siete presenti – ha aggiunto il sindaco Ugo Baldi –. Esserci sembra banale, ma è un passo che molti altri oggi non hanno fatto. Sin che continuerete a partecipare questa chiesa continuerà a vivere».

Il sindaco ha poi fatto riferimento alla piccola tettoia allestita a lato della chiesa da utilizzare per le attività organizzate dalla comunità cristiana di Case Nuove: «Una struttura semplice, allestita da qualcuno di voi del comitato che ci ha messo del suo. Oggi non possiamo più sempre aspettarci che qualcun altro faccia le cose: i santenesi sono chiamati a impegnarsi, ognuno nel suo piccolo, ognuno nei suoi ambienti. I santenesi di ogni borgata sono chiamati a mantenere viva la vita di borgata. In città ci sono borgate che hanno una lunga esperienza in questo campo, da anni migliorano, presidiano e difendono le strutture esistenti e l’identità stessa della borgata. Questo avviene a Tetti Giro, così come a borgo Taggia e qui a Case Nuove. In altre borgate questo succede un po’ di meno». Il sindaco ha aggiunto: «Tutti voi dovete continuare a difendere la vostra identità. Ci sono borgate che hanno lunghe esperienze, ma tutti i santenesi, di qualsiasi borgata possono lavorare in questa direzione. Case Nuove ha una identità più giovane, nata con l’arrivo della chiesa, una struttura che ha consolidato l’identità di questa borgata. Grazie a tutti quelli che collaborano prestando servizio a favore delle tante attività che ruotano attorno alla chiesa dedicata al cuore immacolato di Maria. Grazie a tutti coloro che hanno capito che mettendosi in gioco possono fare qualcosa per tutti, per la comunità santenese. Tutti voi siete un tassello indispensabile per il puzzle unico che è la comunità di Santena». Dopo alcuni brani suonati dai musici della filarmonica cittadina, guidata dal M° Anna Maria Merlino, il sindaco ha chiamato alcuni bambini che hanno tagliato il nastro tricolore, inaugurando una tettoia leggera, non fissa ma smontabile, sistemata sulla sinistra dell’edificio che accoglie la chiesa della borgata. L’anno scorso era stato realizzato un fondo in cemento. Il materiale è stato acquistato dal comitato organizzatore della festa della borgata, utilizzando le risorse raccolte nelle precedenti edizioni della festa.

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