Santena e colpi grossi 21

Santena – 11 giugno 2016 – Santena e Camillo Cavour sono fondamentali per l’Italia. Dopo l’asparago, dopo il 6 giugno, si lavora per il Premio Cavour. Santena, pur precaria, si propone sulla scena definendo il senso della sua collocazione nel panorama sociale, culturale e turistico italiano ed europeo.

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Santena, 6 giugno 2016

 1) Premio Cavour Mistero fitto, bocche cucite, l’Associazione Amici per ora tace sul Premio Nazionale Camillo Cavour 2016. Qualcosa però trapela ed è un colpo grosso. Non bisogna essere dei draghi per scoprirlo. Il personaggio è in linea con i suoi predecessori. Lavora all’estero, occupa un ruolo importante nel sistema sociale del Vecchio Continente. Tra qualche giorno Fasano, Baldi e Nesi dovrebbero dare l’annuncio.

 2) Accogliere i “Poveri” Il luogo non è dei più belli, ma è comodo. Sono i locali comunali di Via Principe Amedeo, in uso al Centro Anziani. All’accoglienza ci sono dei veri volontari: della Caritas, di origine religiosa e del Circolo Europa, di matrice laica. Associazioni e persone che danno senso al loro tempo nella condivisione e nella relazione con l’Altro. Nello scantinato si donano pasti gratuiti che il Comune ricava dal contratto della mensa scolastica. Studenti e persone bisognose partecipano metaforicamente alla stessa mensa. Del resto l’accoglienza della persona fragile è la sfida del futuro. In piccolo si riproduce lo spirito del Cottolengo, il Santo di cui “il mangiapreti” Camillo Cavour e famiglia avevano immensa stima.

3) Svizzera-Italia tunnel 2 a 0 Tra antipatici NoTav e insopportabili SìTav, ancor più impressionano gl’indifferenti, gli ATav, specialisti nell’italica lamentosità, convinti che ben altri siano i problemi da risolvere. In Svizzera sono aperti due enormi tunnel: il Lôtschberg, 34,5 km, dal 2007 e il nuovo San Gottardo, il più lungo del mondo, 57,1 km, inaugurato in questi giorni. Quasi non se n’è sentito parlare. Sorge spontanea la domanda: perché i NoTav in Svizzera sono stati inattivi? Risposta: forse perché gli Svizzeri da decenni hanno scelto di eliminare i Tir dalle strade, per abbattere traffico, inquinamento acustico e atmosferico!

4) Asparago da collezione Il caldo inverno ha portato una primavera fredda carica di temporali. Due grandinate hanno danneggiato il prodotto sul campo. Le fredde notti hanno rallentato la crescita dei germogli e la produttività dei campi. Se la quantità è calata, la qualità è stata ottima. Gli intenditori considerano il 2016 un’annata speciale per il gusto e la bellezza del prodotto. La minore produzione non ha influito sul prezzo in cascina, oscillato tra i 4 e i 7 euro per l’asparago, e i 2,50 e i 4 per l’asparagina. Sul fronte della sostenibilità l’asparago s’impone all’attenzione per la sua biodiversità, il basso impatto ambientale, lo scarso consumo di acqua, la concimazione con letame, le pratiche di coltivazione sempre più attente alla tutela della salute del consumatore, l’adattabilità ai cambiamenti climatici.

5) Venaria/Santena Santena, pur precaria, non è terra di autocelebrazioni e di inutili farfugliamenti. L’hanno capito le persone comuni e le cosiddette autorità. Bene han fatto, il 6 giugno, Baldi e Fasano, a chiedere il parere di Alessandro Barbero sul futuro culturale e turistico del Castello Cavour. Utilissima la risposta. Se Venaria è simbolo dell’assolutismo, Santena deve proporsi come luogo che dà un senso alla evoluzione dei tempi, al progresso e alla modernizzazione frutto dell’Unità d’Italia. In quel momento i volontari “Amici di Cavour” hanno toccato il cielo con un dito. Santena è dunque il ponte tra passato e presente che dà significato alle Residenze Sabaude, collocandole in un contesto nazionale e internazionale frutto dell’evoluzione dei tempi, del lavoro e delle mentalità di ceti emergenti nuovi che hanno avuto in Camillo Cavour il punto di riferimento politico e ideale.

6) Deprivazione o depravazione Attenzione stanno deprivando della storia del Risorgimento i giovani italiani. Vogliono far tornare, i nostri figli e nipoti, alla condizione di sudditi ignoranti per poter lisciare loro il pelo. Il Castello Cavour, non luogo di cariatidi risorgimentali ma vero memoriale degli Italiani, è l’antidoto che ricorda i nostri antenati diventati cittadini grazie allo Statuto e all’opera di Camillo Cavour, con cui si sono in vario modo identificati.

7) Aumento dei costi Il 6 giugno, riferendosi ai lavori di ristrutturazione, Fasano ha detto: “Il percorso si concluderà solo quando in questo luogo ogni anno arriveranno migliaia di persone per vedere mostre di rilievo internazionale nelle scuderie, per partecipare a convegni o concerti, per visitare il Memoriale, per rendere omaggio alla tomba di Cavour, o semplicemente per passeggiare nel parco… Questa è una assoluta necessità per la Fondazione Cavour: solo così si potrà ovviare alla sempre maggiore carenza di fondi pubblici o anche solo all’esponenziale aumento dei costi dovuto alle nuove esigenze degli spazi recuperati”.

Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 11 giugno 2016

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