La scuola come luogo della prevenzione delle tossicodipendenze nel mondo giovanile

Torino – 13 luglio 2016 – Il problema della prevenzione delle tossicodipendenze nel mondo giovanile è di grande attualità e rilevanza. Il consumo e l’abuso di sostanze stupefacenti è in costante aumento tra i giovani e riguarda fasce d’età sempre più precoci. Questo il tema di un comunicato stampa inviato dai Carabinieri del comando provinciale di Torino ai mezzi di informazione.

Carabinieri_gazzella“La scuola come luogo della prevenzione. L’educazione passa attraverso l’informazione”: questo il titolo del comunicato stampa del comando provinciale di Torino dei Carabinieri. «La droga è un problema diffuso e grave del mondo giovanile, di fronte al quale le istituzioni non possono e non devono rimanere indifferenti – scrivono i carabinieri –. Il rischio della tossicodipendenza è innegabilmente molto alto anche per la popolazione scolastica e – attraverso lo strumento educativo – la scuola può incidere realmente nella prevenzione del fenomeno. La droga cambia la nostra percezione e ci mostra il mondo privo di ostacoli, magicamente libero da difficoltà e sofferenze. L’eroina è un sedativo che rende il mondo meno doloroso, la cocaina un’eccitante che lo fa più stimolante e meno faticoso, l’ecstasy modifica l’attività percettiva rendendolo più “comunicativo”. Credere nella prevenzione significa credere che sia possibile arrivare in tempo e che sia possibile farci qualcosa. Credere nella prevenzione è credere che alcuni fattori di rischio possano essere individuati e modificati.
L’educazione – Il significato originale ed etimologico della parola educazione viene dal latino e-ducere che significa condurre fuori, quindi liberare – passa attraverso l’informazione».

Il comunicato prosegue così: «Cultura della legalità. Nell’ambito del progetto “contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità”, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte, Direzione Generale Regionale, sono stati effettuati incontri didattici presso gli Istituti scolastici incentrati sulla tematica qua considerata.

Nel corso di questi incontri è emersa:
–la tendenza tra i giovani, e forse non solo tra di loro, a una normalizzazione dell’uso delle sostanze d’abuso: a volte l’uso delle droghe può essere considerato un modo per conformarsi alla società attuale con tutte le sue richieste di essere competitivi al massimo, scattanti, disinvolti, una via rapida per essere al top, ma anche una scorciatoia per l’autodistruzione;
–l’affermarsi di culture della performance e dell’entertainment ad ogni costo che costituiscono un substrato assai fertile per la riduzione delle soglie di allarme e di vigilanza nei confronti dell’uso di nuove sostanze psicoattive (NSP);
–la richiesta, sia a livello scolastico sia familiare, di intervenire per contrastare la diffusione del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, conseguentemente l’aumento della domanda di attività di prevenzione deve necessariamente ottenere risposte contrassegnate da stringenti requisiti di competenza ed efficacia».

Auto_dei_CarabinieriIl comunicato aggiunge: «Il mondo dei consumi delle sostanze ha conosciuto e sta conoscendo cambiamenti repentini, sia per quanto riguarda il numero e la tipologia di sostanze usate, sia relativamente ai comportamenti che ne determinano il consumo, sia riguardo alle percezioni e ai parametri di accettabilità sociale. E’ per rispondere a queste esigenze che si è ritenuto necessario informare – educare, parlando della legislazione (cosa accade al detentore di sostanza ed in quali ambiti il possesso è sanzionato) e della nomenclatura generale degli stupefacenti – cosa è il principio attivo, cosa sono i “tagli”, come e perché si verifica l’overdose ecc. – per passare alla monografia sulle singole sostanze».

Il comunciato stampa dei carabinieri prosegue con una serie di informazioni sulla pericolosità delle droghe-sostanze da taglio: «Il Lass, Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Torino analizza i reperti sequestrati nel contesto di procedimenti amministrativi e penali (1816 analizzati nel 2013, 888 analizzati nel 2014, 880 nel 2015 e 459 nel 2016) e questo consente di accertare la pericolosità delle sostanze non tanto per la presenza del principio attivo, quando parliamo delle cosiddette “droghe classiche”, ma per quanto chimicamente presente quale eccipiente (i tagli). Il mercato clandestino, essendo caratterizzato dal principio del minimo investimento per il massimo guadagno, non utilizza sostanze chimiche caratterizzate da una purezza tale da essere destinate ad uso umano, ma sostanze chimiche di circostanza, per lo più derivanti da altri impieghi della chimica industriale. Parliamo dell’uso di carburanti utilizzati quale solventi nei procedimenti estrattivi del principio attivo dalle foglie della pianta della cocaina, ad esempio, o dell’utilizzo dell’ammoniaca sulla marijuana per falsare l’effetto intossicamente, o l’aggiunta del muro grattato (sali insolubili in acqua…quindi nel sangue…) nell’eroina.

Altre volte il pericolo chimico deriva dalle modalità di assunzione del principio attivo come il caso del fumo delle sigarette artigianali note come “spinello”:
–il danno provocato alle mucose bronchiali da 3-4 spinelli al giorno corrisponde a quello derivante da 20 o più sigarette al giorno, in conseguenza del fatto che i più bassi livelli (intesa come temperatura) di combustione contengono una maggior percentuale di idrocarburi cancerogeni;
–il fumo aspirato viene canalizzato attraverso il “filtrino” dello spinello che non è in acetato di cellulosa come nella sigaretta, ma in genere costituito da un cartoncino arrotolato, al caso anche una porzione di biglietto dell’autobus, sul quale sono presenti inchiostri di stampa e degli additivi chimici che ne assicurano il candore».

Il comunicato stampa prosegue ancora: «Dalle analisi chimiche condotte in questi anni è emerso che:
–l’eroina è sempre più caratterizzata dalla presenza dell’intermedio 6 monoacetilmorfina (eroina chimicamente incompleta e più pericolosa) e di altri eccipienti che concorrono, con il cosiddetto effetto additivo, nella depressione del SNC (Il sistema nervoso centrale, in alcuni gruppi chiamato anche nevrasse) e quindi del centro del respiro con conseguenze fatali;
–la cocaina, sempre più caratterizzata dalla presenza di eccipienti quali il levamisolo (chemioterapico utilizzato nei volatili nelle infestazioni da parassiti come pure contro vermi tracheobronchiali) e la fenacetina (il farmaco è ormai poco usato per i possibili gravi danni al sistema ematopoietico e al rene.

Carabinieri_autoGli effetti collaterali possono causare alterazioni dell’emoglobina o una sua diminuzione di concentrazione con conseguente compromissione della capacità di trasportare l’ossigeno (solfoemoglobinemia, metaemoglobinemia, anemia emolitica). Trattamenti prolungati con elevati dosaggi portano allo sviluppo di necrosi papillare renale e, probabilmente, di carcinoma pelvico;
–l’ecstasy (MDMA) viene rimpiazzata dalle Piperazine (benzilpiperazina, metaclorofenilpiperazina e dalla trifluorometilfenilpiperazina) sostanze che appartengono alle Nuove Sostanze Psicoattive (NSP).
Sono molecole che avevano visto un potenziale interesse farmaceutico, ma non hanno mai raggiunto il mercato. Hanno attività stimolante ed a dosi elevate, e ripetute, possono produrre allucinazioni. Alle sostanze tradizionali prima descritte si è aggiunta una notevole quantità di nuove molecole prevalentemente di sintesi, cioè costituite in laboratorio.

Alcune di queste molecole derivano dalla progettazione di potenziali farmaci per uso terapeutico; tuttavia, nessuna di queste è mai arrivata fino alla fase di sviluppo farmaceutico e quindi gli studi clinici si sono interrotti non completando la parte relativa agli studi di antidoti in caso di intossicazione.

Altre, invece, nascono per essere utilizzate come vere e proprie droghe per finalità voluttuarie (e anche qui manca la parte relativa allo studio degli antidoti). Di conseguenza, per il carattere altamente sperimentale e l’uso clinico limitato, raramente sono disponibili in letteratura dati relativi alla tossicità conseguente all’uso sull’uomo di tali sostanze.
Queste sostanze sono:
–Cannabinoidi sintetici (JWH-018; 073; 122; 200; 387; 412…John William Huffman) mimano effetti della Cannabis;
–Catinoni sintetici..simulano gli effetti della cocaina;
–Metossietamina….analogo della Ketamina;
–Fenetilammine;
–GHB-GBL droghe da stupro (Date-Rape Drugs).

e comportano:
–danni su SNC (sistema nervoso centrale) e psiche, ma anche su cuore e altri organi;
–potenti e molto tossiche;
–mix non dichiarati;
–difficile individuazione e diagnosi;
–legali in molti Paesi.

Premesso ciò deve essere quindi valutato l’effetto finale delle diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, quale aumento dei rischi di:
–salute individuale, patologie respiratorie e cardiocircolatorie;
–salute collettiva per le implicazioni correlate alla sicurezza stradale e del lavoro».

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Fonte: comunicato stampa Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, comando provinciale di Torino