Santena e raddoppia 29

Santena – 6 agosto 2016 – Slitta il Premio Cavour, ma non il XX settembre. Quando il Torinese ha perso la strada del lavoro e della produzione. Nuovo ospedale, vecchi e futuri servizi sanitari territoriali. Mense dei poveri e recuperi alimentari. Tutti al mare. La grande storia passa da Santena e Washington.

Chiara_Appendino1) Appendino il XX Settembre “Quest’anno le manifestazioni saranno due” annuncia con orgoglio e una certa soddisfazione Marco Fasano, Presidente degli Amici di Camillo Cavour di Santena e membro della Fondazione Cavour. “La prima, il XX settembre, vedrà la presenza della Sindaca di Torino e della Città metropolitana, Chiara Appendino, che inaugurerà la Camera di Camillo Cavour, restituita dalla Scuola di Restauro di Venaria Reale”. “La seconda, il Premio Nazionale Camillo Cavour, con la consegna dei caratteristici occhiali, si terrà indicativamente per fine ottobre. Quest’anno, come è noto, in via eccezionale, è prevista una deroga dovuta al ruolo istituzionale del premiato”. “Da dieci anni Santena si è assunta il compito istituzionale di ricordare il senso del XX settembre agli Italiani, agli Europei e a tutti i residenti nel Belpaese. Non potevamo far saltare un appuntamento ormai tradizionale. Le due cerimonie risolvono il problema”. Per Santena è una doppia soddisfazione. La ricorrenza di un evento, fortemente voluto dal Tessitore, che tanto bene ha fatto alla Chiesa Cattolica e alla Penisola, non poteva essere accantonata per via delle difficoltà di far coincidere due date.

2) Città Metropolitana in declino Il 30 luglio, Vittorio Messori, sul Corriere della Sera, parlando dello scippo del Salone del Libro ha scritto del declino di Torino. Il contenuto, condivisibile, è però generico. In realtà Torino è regredita da quando ha trascurato il ruolo trainante del lavoro e della produzione di ricchezza. Elemento ben conosciuto e studiato da Camillo Cavour, che lo fece diventare asse portante della sua azione e della sua opera. Perdendo le relazioni con il mondo della produzione, con gli imprenditori, i tecnici (impiegati o operai), cioè con l’aristocrazia del saper fare, materiale e immateriale, formata dopo la fortunosa perdita della Capitale, la Torino del progresso e dei Santi sociali è scivolata nell’assistenzialismo. Sottovalutando le relazioni con la dimensione degli interessi che le stanno intorno e che si manifestano nell’area metropolitana e nel Piemonte, l’ex capitale dell’auto ha perso ulteriormente terreno. Slow Food e Terra Madre Salone del Gusto del prossimo 22-26 settembre sono un concreto segnale di reazione venuta dall’esterno della ristretta cerchia urbana. Ridando all’agricoltura il ruolo primario che le appartiene, si è colmato il vuoto culturale lasciato da “Italia 61” in cui erano prevalsi l’industrializzazione e la terziarizzazione.

3) Tutti al mare A seguito della chiusura per ferie di Stars, Altissimo, Ages, Olio Fiat totale addetti circa 6.500 e di conseguenze di tutte le altre boite dell’indotto, totale addetti circa 6.500, si augurano buone ferie a tutti. Santena, 5 agosto millenovecentosettantaquattro.

4) Ristrutturazione Sanitaria in corso Mentre si parla di nuovo ospedale, gli specialisti se ne vanno in pensione e non sono sostituiti. Così le prestazioni dimagriscono nonostante gli impegni di questi mesi. Ai Comuni, questo sarebbe un loro compito, spetta di chiedere che i servizi erogati sul territorio, sia quelli sanitari, sia quelli amministrativi, siano potenziati. Un esempio. Vai nell’ambulatorio di Santena. Vieni da fuori. Sei stato fortunato, hai prenotato col sistema regionale al numero verde una visita specialistica. Devi pagare il ticket. Hai prenotato al telefono e quindi non hai la cedola. Le infermiere te la danno sul momento. Allora cerchi il Punto Rosso, ma non c’è. Quindi prendi la macchina, ritorni in centro, fondo piazza, al San Paolo. Attenzione però, perché il pomeriggio non c’è servizio riscossione ticket. Visto che sei fortunato, al mattino fai un po’ di coda allo sportello. Paghi e poi torni alla Casa di riposo Forchino. Una bella rottura per te, ma anche per la sopravvivenza del poliambulatorio.

5) Servizi Sanitari più efficienti Il Pensionato incontra un suo collega. “Ho letto le Tue peripezie col Punto Rosso dell’Ospedale di Chieri. Ti è ancora andata bene. Qualche mese fa mi è successo di peggio. Vado nel parcheggio invertito all’inglese. Pago. Aspetto il resto di 80 centesimi. Non arrivano. Intanto dietro si forma una coda. Una signora mi spiega che non è stata fatta la ricarica di monete. Gli altri si premuniscono di spiccioli. Io sono incastrato. Esce una ricevuta. Gentilmente, devo passare a ritirare la somma in Comune a Chieri. Lascio perdere: lascito volontario in favore della comunità chierese che da secoli ha l’ospedale nel centro della città.

foodwaste-blog6) No Sprechi alimentari Forse per i Santenesi è più agevole comprenderne il significato. Qui è rimasto un residuo di cultura della produzione di generi alimentari, frutto di un’orticoltura specializzata ed evoluta nei secoli. La legge Gadda del 2 agosto cerca di limitare gli sprechi degli alimenti. E’ un primo passo per affrontare la vergogna dello sperpero personale e della tragedia della distruzione massiccia di frutta e verdura che non trovano mercato a seguito di importazioni dissennate. La legge, tra l’altro, prevede il recupero dei prodotti invenduti da supermercati, mercati all’aperto e piccola distribuzione tra i quali sono compresi prodotti ortofrutticoli, carni, salumi, latticini, pane per le mense dei poveri.

Giovanni Visconti Venosta7) Orgogli santenesi Un Santenese ha impostato i primi rapporti che sfociarono nel 1947 nel Piano Marshall. E’ Giovanni Visconti Venosta, ultimo discendente dei Benso di Cavour, pronipote del grande Camillo. Nella suo ufficio di Roma in Piazza Santi Apostoli fin dalla prima ora c’era un intenso viavai di antifascisti. Tra questi Raffaele Mattioli, Amministratore Delegato della Banca Commerciale la cui sede è sulla stessa storica piazza.

Nel novembre 1944 su incarico di Visconti Venosta, Sottosegretario agli Esteri del Governo Bonomi, una delegazione viene inviata in America per una serie di colloqui con le autorità statunitensi. E‘ formata da Raffaele Mattioli, Enrico Cuccia, storico direttore di Mediobanca, Quinto Quintieri, già ministro delle Finanze con Badoglio, Mario Morelli della Confindustria e dal diplomatico di carriera Egidio Ortona. Devono fornire notizie sulle condizioni economiche e sociali dell’Italia che serviranno da base per impostare il programma di aiuti americani del Dopoguerra.

Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 6 agosto 2016

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Fonte immagine per spreco cibo: www.lifegate.it

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