Santena, bilancio dell’impegno amministrativo della consigliera Rosella Fogliato

Santena – 21 agosto 2016 – Di seguito, alcune riflessioni sul fine mandato amministrativo, proposte da Rosella Fogliato, consigliera comunale di Essere Santena, con incarichi in politiche per la famiglia, infanzia, terza età, e diversamente abili, cultura e servizi bibliotecari.

Quale bilancio si può tracciare dell’impegno portato avanti in questi anni dalla coalizione civica Essere Santena?

EssereSantena_logo«Giunti ormai a fine mandato – spiega Rosella Fogliato –, è naturale riavvolgere come alla moviola il tempo trascorso di qui ai primi incontri di un gruppo di persone accomunate da legami di amicizia, di lavoro e di conoscenza che si sono interrogati su quale potesse essere il loro impegno per operare scelte a misura di Santena cercando di dare  ad essa  un volto diverso in cui la ricerca del bene comune e la partecipazione attiva fossero punti di partenza irrinunciabili. Quando si parla del bilancio di Essere Santena intendo di  tutti coloro che con il loro affiancamento, sostegno e atteggiamento propositivo  hanno consentito  l’individuazione, la condivisione  e il perseguimento di obiettivi. Credo che, a prescindere da quali saranno le scelte individuali e della squadra, lo start debba essere il gruppo ,auspicando anche  l’arrivo di persone  nuove. Nell’essere capitanata dal Sindaco Baldi, la squadra ha avuto modo di imparare a condividere e a gioire per il successo o il raggiungimento di obiettivi e nell’insuccesso o nell’amarezza di un traguardo mancato ha  cercato di vedere un’occasione per ripartire e sbagliare il meno possibile».

Hai fatto fatica nel metterti a servizio di questa città?

«Se per fatica intendi un impiego notevole  di energie per svolgere il proprio compito con responsabilità e serietà nel mettersi a servizio e facendo del proprio meglio,  direi “impegnativo” non faticoso che dà più l’idea del portare un peso …e non è così… non potrebbe essere diverso. La responsabilità  è notevole e in questo senso è in sintonia rispetto a quando ci si è messi in gioco. E sono contenta di aver avuto questa opportunità,  di aver avuto modo di conoscere  persone che  hanno donato a me …più di quanto io abbia dato loro… di questo ne sono certa…  Quello che invece affatica è il senso di impotenza …di inadeguatezza che si prova di fronte a situazioni di maggior fragilità, vulnerabilità e difficoltà avendo a disposizione pochi strumenti con un’eccessiva burocrazia anche nei passaggi più semplici…».

Che cosa ti hanno chiesto i santenesi in questi anni relativamente agli incarichi portati avanti?

Rosella Fogliato«Non entro nel merito di richieste mirate e delicate di fronte alle quali  sovente ci si sente impotenti. Tuttavia nel rispondere a questa domanda, credo che la risposta sia “essere ascoltati…nel percepire  tempestività nel dare una risposta non necessariamente positiva,  ma aver dimostrato un interessamento vero…sincero…e poi essere presenti …esserci”. In questi semplici gesti si dimostra il proprio riconoscimento a tutti coloro che, pur camminando in punta di piedi, e in modi diversi sono a servizio e rendono migliore il proprio paese».

Come è cambiata la città di Santena in questi anni?

«Strutturalmente parlando, ci sono stati e ci saranno dei cambiamenti che senza ombra di dubbio hanno migliorato… miglioreranno Santena. Dai parchi al centro sportivo …dai murales all’area golenale …dall’argine del Banna al centro giovani …dalla scuola, alla predisposizione di percorsi in sicurezza …e con tutti i progetti i cui lavori a breve saranno avviati… Diversamente credo che Santena, città di Camillo Cavour, abbia avuto modo di “tessere” nuovamente relazioni di collaborazione, di condivisione in rete con i comuni limitrofi e con realtà locali e di avere anche  importanti riconoscimenti per le peculiarità di questo territorio in luoghi di prestigio come ad esempio il Circolo dei Lettori ma non solo. Nel quotidiano mi auguro che i cittadini si sentano più parte della comunità  e che comprendano che il remare tutti nella stessa direzione porta al raggiungimento dell’obiettivo, a un risparmio di energie e, soprattutto, che il  confronto è la via giusta».

Siamo a fine mandato amministrativo: quali gli impegni principali in questi anni nei settori: politiche per la famiglia, infanzia, terza età, e diversamente abili; cultura e servizi bibliotecari?

Santena_2giugno2014_Fogliato«Le deleghe che mi sono state affidate coniugano al meglio il mio ambito lavorativo, gli interessi personali del tempo libero e non e la sensibilità per le realtà più vulnerabili acquisite nel tempo sulla base di esperienze lavorative e personali. Insieme ai miei due assessori di riferimento,  Paolo Romano e Lidia Pollone, abbiamo favorito momenti  di sensibilizzazione, informazione formazione e prevenzione  su tematiche delicate, con iniziative di aggregazione nella predisposizione di laboratori diversi per tipologia e per l’utenza a cui è rivolto presso la biblioteca con tutte le attività ad esse correlate, quali ad esempio le letture ad alta voce. Con programmazione e realizzazione di attività mirate  per le diverse fasce e per i diversi ambiti».

C’è qualche progetto che ritieni particolarmente significativo da segnalare?

«Molti sono i progetti in cantieri, alcuni ancora in via di definizione sui diversi ambiti. Altri proseguono nel loro iter,  tuttavia pensando alla parola “significativo” non posso non ricordare lo spostamento della biblioteca dalla sede attuale di via Delleani al Visconti Venosta. Credo che per Santena  il ritorno della Biblioteca nel centro  sia una un valore aggiunto per il percorso di crescita che essa ha fatto dall’inizio del nostro mandato sia con la professionalità di Pia Gambino sia con la cooperativa Mirafiori, con Cristina e Nadia. L’aumento degli attuali prestiti, l’incremento dei tesserati, il riconoscimento alla biblioteca del  ruolo di luogo propulsore di cultura e non una stanza impolverata, ma centro di idee, fucina di progetti,  animatrice di iniziative e promotrice di valori: sono tutti segnali positivi»

Cosa desidereresti come amministratrice?

«Vorrei ci fossero risorse – chiude Rosella Fogliato – per avviare tutti quei percorsi di cittadinanza e costituzione, di  educazione del cuore, di educativa di strada,  di educazione alla genitorialità e all’affettività che possano riaffermare il senso civico, la responsabilità individuale e collettiva affinché insieme alle famiglie si possa dare a ogni bambino, uomo di domani nel mondo, la possibilità di essere un cittadino responsabile».

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