Santena invasa dagli alpini per l’85° di fondazione

Santena – 6 ottobre 2016 – Domenica scorsa il locale gruppo alpini, ha celebrato l’85° di fondazione. Decine e decine di penne nere hanno invaso la città.

alpini_santena_2016ott02_00alpini_santena_2016ott02_01La giornata clou dei festeggiamenti del locale gruppo degli alpini è stata domenica 2 ottobre 2016, con la sfilata partita dalla sede sita in via Principe Amedeo 47B. Sulla cancellata del cortile della sede c’era una grande scritta: “Il gruppo alpini di Santena vi dà il benvenuto”. Ad aprire la sfilata i musici della banda musicale canonico Serra, guidata dal M° Anna Maria Merlino. Subito dietro il gonfalone della città di Santena, retto da un alpino locale, seguito a breve distanza dai gagliardetti delle tante associazioni santenesi. A rendere colorata la sfilata l’associazione genitori Santena Make, con le loro maglie verdine, a ricordare che nella stessa giornata in piazza Martiri della Libertà si svolgeva l’iniziativa “Io gioco per la scuola”. Dietro il cartello di Santena Make tanti gruppi sportivi con tanto di striscioni, dirigenti e gli atleti con i colori sociali. Tante botte di colore che hanno ravvivato il corteo degli alpini. Dopo le formazioni sportive le autorità, con il sindaco Ugo Baldi con tanto di fascia, affiancato dal vicesindaco Roberto Ghio, la presidente del consiglio comunale Cetty Siciliano, gli assessori Lidia Pollone, Paolo Romano, Walter Mastrogiovanni e il consigliere Giovanni le Donne. Tra le autorità il presidente dell’associazione anziani e pensionati Ilario Martini, il maresciallo capo della stazione dei Carabinieri, Giovanni Esposito. In corteo anche i due personaggi storici, la Bela Sparsera e il Ciatarin 2016, Michaela e Carlo Mosso.

alpini_santena_2016ott02_09Il corteo proseguiva con 4 alpini che reggevano due corone di alloro, che di lì a poco sarebbero state deposte al monumento dei santenesi caduti in guerra e nella tomba di Camillo Cavour. Subito dietro tante sezione degli alpini, con in testa quella di Torino, affiancata da quella di Santena. Le sezioni con il loro gagliardetto camminavano in fila per quattro. Poi uno striscione: quello dell’Ana, sezione di Torino, con l’elenco dei gruppo della 2° zona: Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Piobesi, Poirino, Revigliasco, Santena, Testona, Trofarello, Villastellone e Vinovo. Il corteo proseguiva con una pattuglia non convenzionale di alpini: l’unità cinofila degli alpini, uomini e donne del  Centro cinofilo Reaxel, di Trofarello, con i loro cani da soccorso, addestrati per la ricerca di persone, in superficie e sotto le macerie. Dietro il nucleo cinofilo una grande bandiera tricolore, retta da sei alpini e poi tanti tanti alpini, con il loro giubbino e le camicie verdi quadrettate e il classico, mitico cappello, con tanto di penna, più o meno lunga, nere o marroni. A chiudere la pattuglia dei bersaglieri.

alpini_santena_2016ott02_33Dopo avere percorso le vie cittadine e la piazza centrale, il corteo ha fatto tappa nel prato antistante il castello Cavour per l’alzabandiera. Poi  sono state  deposte due corone. La prima alla base della lapide che ricorda i santenesi caduti in guerra, con tanto di benedizione impartita dal viceparroco don Riccardo Florio. La seconda nella tomba di Camillo Cavour. Attorno alle 10, nel prato sito davanti alle ex scuderie del complesso cavouriano, il corteo ha terminato la sua corsa e sono cominciati i discorsi.

alpini_santena_2016ott02_54Il primo intervento è stato quello di Ezio Boglione, capogruppo della locale sezione degli alpini, che ha detto: «Cari alpini e amici tutti, il nostro gruppo festeggia oggi l’85 esimo di fondazione. Un traguardo molto importante per tutti noi. In questi momenti è per noi doveroso ricordare i fondatori del gruppo che hanno gettato solide basi affinché il gruppo si ingrandisse. Abbiamo intrapreso numerose attività, in vari campi, riuscendo così a raggiungere ambiziosi traguardi. Molti sono state le attività e gli interventi in cui il gruppo si è dedicato in questi anni. Dai recenti lavori alla colonia alpina della parrocchia, a Brusson, alle svariate attività e impegni nelle strutture della nostra città, come la casa di riposo, il carnevale, l’asilo e tante altre iniziative nel campo della solidarietà. Anche agli alpini vengono attribuiti difetti. Uno è quello di agire senza dire nulla. Ma oggi ci viene difficile tacere questo nostro impegno nel campo sociale».

alpini_santena_2016ott02_55Il capogruppo Ezio Boglione ha proseguito: «Oggi il gruppo alpini di Santena è onorato di destinare il premio di solidarietà per la ricostruzione dei luoghi dove il terremoto del 24 agosto 2016 ha colpito il nostro Paese. Luoghi dove il gruppo alpini di Amatrice è attivo. Nonostante i suoi alpini siano stati colpiti dalla calamità sono sempre stati attivi e continuano a preparare pasti caldi per la popolazione e per i soccorritori. Al nostro premio di solidarietà verranno aggiunte tutte le offerte ricevute in queste giornate di festa per l’85° di fondazione. Come capogruppo credo nell’operato dei miei alpini che mi stupiscono sempre per la loro generosità e la voglia di seguirmi nelle varie attività e impegni che intraprendiamo durante tutto l’anno». Ezio Boglione ha detto: «L’età media di noi alpini continua a innalzarsi, ma lo spirito dei bocia che si sono aggiunti in questi anni è così trascinante che anche i più anziani trovano la forza e la voglia di seguirci. L’amicizia e lo spirito alpino sono essenziali per raggiungere uniti gli obiettivi preposti, nonostante gli alti e bassi e le piccole divergenze che vi possono essere. Nonostante il nostro futuro possa apparirci incerto, dobbiamo fare tesoro degli insegnamenti dei nostri anziani, affrontando con fiducia e determinazione l’avvenire. Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini in questi giorni, aiutandoci a realizzare questa importante manifestazione. Voglio ringraziare in particolare tutti coloro che ci vorranno stare vicini per raggiungere il nostro prossimo traguardo: il 90° di fondazione, nel 2021, oltre ai vari impegni che verranno svolti nell’attesa. Sapete che il direttivo del gruppo alpini di Santena a volte intraprende strade alternative. E anche in questa occasione non si è voluto smentire: invito tutti voi a rimanere con noi ancora per qualche momento. Al termine dei saluti vi offriremo un aperi-pranzo, con ascolto di musiche proposte dalla banda musicale canonico don Antonio Serra. Il tutto per trascorrere alcuni momenti in compagnia, per rafforzare le nostre amici e, magari, farne delle nuove. Un caloroso abbraccio e un cordiale arrivederci agli alpini e a tutti voi. Grazie di essere intervenuti».

alpini_santena_2016ott02_62Il microfono è passato al sindaco Ugo Baldi che, dopo avere chiesto in prestito un cappello da alpino, che ha tenuto in mano, ha detto: «Buongiorno e grazie a nome della Città di Santena per questi 85 anni di storia alpina. Francamente oggi non ho intenzione di annoiarvi con discorsi retorici o celebrativi.  Desidero invece condividere con voi un pensiero che mi ritorna in mente ogni qualvolta mi sia capitato di incontrare gli alpini all’opera. E’ il pensiero del cappello magico…». Il sindaco ha detto: «Ognuno di noi possiede pregi e difetti. Ognuno di noi  talvolta è egoista, ognuno di noi talvolta è individualista, ognuno di noi è talvolta è  menefreghista, ognuno di noi in base a quello che la vita quotidiana ci propone, alterna il meglio o il peggio di sé. Ma quando un uomo indossa questo cappello, non per sfoggio, ma perché lo ha vissuto, perché lo ha conquistato faticando per le montagne, ecco che quest’uomo si trasforma. L’egoismo diventa disponibilità verso gli altri. L’individualismo si trasforma in capacità di lavorare insieme. E il menefreghismo diventa interesse per il bene comune. E come un sol uomo, gli alpini diventano una macchina. Un tempo, una macchina addestrata per la guerra e per il sacrificio patriottico: ricordiamo la conquista del Monte Nero del 16 giugno 1916. In tempo di pace quando si mettono in testa questo cappello diventano una macchina da lavoro, che si materializza ovunque ci sia bisogno di aiuto. Ovunque la loro professionalità ed esperienza possa essere posta al servizio della collettività. Diventano, insomma, una delle principali forze di protezione civile della nostra Nazione».

alpini_santena_2016ott02_61Ugo Baldi ha detto: «Ecco, questo cappello ha la capacità di trasformare gli uomini normali in persone al servizio degli altri. Diligenti, attenti, ordinati, rispettosi delle gerarchie e dello Stato. Difensori della Patria in tempo di pace. Questo ho sempre pensato degli alpini. Questo pensano i cittadini degli alpini. Così come i Carabinieri, nell’immaginario collettivo, gli alpini trasmettono un messaggio di fiducia incondizionata. Sono più di altri Corpi, peraltro tutti meritevoli, nel cuore della gente comune. Un cappello quindi che trasforma chi lo indossa. Santena è quindi fortunata nel poter contare su questo gruppo da ben 85 anni. Ogni sindaco è quindi fortunato quindi nel poter contare su questo gruppo ogni qualvolta gli eventi, spesso calamitosi, lo rendano necessario. Ma, come ha ricordato ieri sera il vostro Capogruppo, bisogna lavorare sui giovani alpini per creare il necessario ricambio. Questa è la difficile sfida che vi aspetta per i prossimi anni. E’ anche il mio augurio e quello di tutta la Città che continua a contare su di voi, esattamente come ci conto io, Sindaco di questa Città. Guardiamo quindi insieme al novantesimo, tra cinque anni, come a un traguardo di ottimistica crescita di questo Gruppo, dove i Veciu, voltandosi indietro, trovino i Bocia pronti a seguirne l’esempio. 85 anni: buon compleanno gruppo Alpini di Santena».

alpini_santena_2016ott02_63La parola è passata a Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour, che ha iniziato così: «Porto a questa manifestazione il saluto della Fondazione Cavour, che ho l’onore di presiedere. E vi porto un saluto riconoscente per tutto quello che fate in pace. Come altrettanto riconoscente è per quello che hanno fatto i vostri fratelli in guerra. Sono davanti a me molti episodi della prima e della seconda guerra mondiale che hanno dato origine anche a dei miti: il monte Grappa, il Montenegro, nella prima guerra mondiale, la campagna di Russia. Nella sede del comando della divisione alpina Taurinense, a Torino, c’è un dato tragico: nella sola campagna di Russia sono morti 54mila alpini. Solo di truppe alpine. La campagna di Grecia nella quale è nata poi una canzone famosa, “Sul ponte di Perati”, bandiera nera la meglio gioventù è sotto terra. In queste canzoni degli alpini non c’è niente di bellicoso. C’è una grande tristezza: c’è proprio quello che siete voi, quello che sono stati i vostri padri, i vostri fratelli maggiori. Ma c’è anche ottimismo: “In alto i cuori”, diceva la terribile canzone “Sul ponte dei Perati c’è il tricolore!”. Ecco questa è la vostra grandezza».

alpini_santena_2016ott02_64Nerio Nesi ha poi fatto qualche riferimento al lavoro che sta portando avanti la Fondazione Cavour nel complesso cavouriano: «A Santena nei mesi scorsi abbiamo finito il restauro delle ex scuderie, l’edificio che è dietro di noi. Fra un mese cominceranno i lavori nel castello Cavour che diventerà museo nazionale Cavour. Il Memoriale Cavour della città di Santena sarà uno dei quattro, a livello nazionale, dedicati ai Padri della Patria: il museo nazionale di Garibaldi, a Caprera; il museo nazionale Mazzini, a Pisa; il museo nazionale dedicato a Vittorio Emanuele II, all’Altare della Patria, a Roma; il museo nazionale Cavour, a Santena». Nerio Nesi ha chiuso così: «Cerchiamo di essere degni ciascuno di noi delle nostre migliori tradizioni. Cerchiamo tutti di fare il nostro dovere verso un Paese che vive un momento fra i più difficili della storia repubblicana. Io credo che il nostro Paese si salverò se ciascuno di noi farà il proprio dovere verso la Patria. Grazie».

alpini_santena_2016ott02_68A chiudere gli interventi Claudio Colle, vice presidente della sezione Ana di Torino: «Innanzitutto, autorità civili militari, alpini, signore e signori, porto il saluto del presidente nazionale Gianfranco Revello, impegnato in altra manifestazione e il saluto di tutto il consiglio direttivo della sezione. Essere qui oggi è occasione di onore e orgoglio. Questa è certamente una data importante per il traguardo raggiunto, non senza fatica, con costante impegno nel volontariato e nella solidarietà, senza mai dimenticare chi, nel passato, ha sacrificato la propria vita per la nostra Patria. Nel 1931  ben 23 alpini fondarono questo gruppo. 85 anni di storia di vita associativa, nel rispetto delle nostre tradizioni e di quello spirito alpino che ci contraddistingue e che molti ci invidiamo. Da parete mia e del presidente Revello un sincero grazie a tutti voi alpini santenesi per quello che avete fatto, ma soprattutto per ciò che farete in futuro. Caro Ezio e cari alpini di Santena, a tutti voi giunga il mio più sincero augurio per trascorrere questo importante avvenimento in amicizia  e serenità. E concludo con: Viva l’Italia, viva gli alpini, viva gli alpini dl’a veja. E buon compleanno Santena». La cerimonia è proseguita con lo scambio dei presenti. A seguire l’aperi-pranzo.

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Audio integrale degli interventi:

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