Santena, riunione della commissione mensa

Santena 9 ottobre 2016 – A inizio settimana si è riunita la commissione mensa. Tra gli argomenti in discussione il cosiddetto “pasto da casa”.

santena_commisionemesna_2016ott05Il sindaco Ugo Baldi l’incontro della commissione mensa lo riassume così: «La commissione si occupa non solo del pasto servito agli alunni, ma di tutti gli aspetti e le problematiche legate all’alimentazione degli studenti nelle scuole santenesi. Naturalmente una buona parte della riunione di questa settimana è stata dedicata al pasto domestico, il cosiddetto “pasto da casa”. Santena è uno dei primi Comuni dove si è già partiti con il pasto domestico che è stato scelto da un 15 per cento del totale degli studenti dell’Istituto comprensivo cittadino. Un numero rilevante. In prevalenza si tratta di studenti  delle scuole medie. Vorrei però far presente che in alcuni Comuni vicini gli studenti della scuole medie non hanno rientri e quindi il problema del pasto domestico non si è nemmeno posto».

Il sindaco prosegue: «Il pasto da casa  è un diritto che i genitori hanno potuto liberamente esercitare. Come commissione si è discusso sulle comunicazioni da far arrivare ai genitori che preparano per i loro figli il pasto domestico. E’ importante che il pasto da casa non sia sempre uguale, sia equilibrato dal punto di vista nutrizionale, così come sono da evitare bibite gassate. L’intento della commissione mensa è quello di scongiurare il rischio di buttare via trent’anni di educazione alimentare. Prima o poi bisognerà anche affrontare il problema degli studenti della Falcone che sulla carta vanno a casa per consumare il pasto mentre in realtà  restano in strada e consumano il pasto al bar così come dal kebabbaro».

Il sindaco Ugo Baldi aggiunge: «Il pasto domestico è stato scelto da poco meno di un centinaio di studenti della scuola media Giovanni Falcone. A livello informativo ricordo che la direzione scolastica ha intenzione di rivedere l’orario scolastico della scuola media Falcone; un problema che sarà affrontato per i prossimi anni scolastici». Il sindaco chiude così: «L’attuale fase di sperimentazione relativa al pasto da casa durerà tre mesi. Ricordo che, a breve, termineranno i lavori all’edificio della scuola media Giovanni Falcone. Potremo così tornare a cucinare il primo, la pasta, direttamente nei locali della scuola media. Un’operazione che aumenterà la qualità del pasto somministrato agli studenti. Mi auguro che al termine della sperimentazione alcune famiglie decidano di ritornare a usufruire del servizio mensa».

Lidia Pollone, assessora all’Istruzione, afferma: «L’elevato numero di famiglie che hanno scelto il cosiddetto “pasto da casa” ha fatto riflettere i componenti la commissione mensa. In questi anni la Commissione ha portato avanti un lavoro informativo sul servizio della mensa scolastica. Siamo anche andati a visitare la ditta che svolge questo servizio. E’ evidente che qualche cosa non ha funzionato: non siamo riusciti a comunicare ai genitori il buon servizio svolto dalla ditta così come l’alta qualità del pasto servito a Santena agli alunni. La sostanza è che da qualche giorno il 15 per cento degli studenti delle scuole santenesi consuma un pasto che preparato dai genitori: un numero che ci sembra un tantino elevato.  Per questo la commissione mensa sta studiando nuove modalità per comunicare, in modo più efficace, ai genitori le caratteristiche del servizio mensa scolastico cittadino».

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