Santena, riforma Costituzionale, le ragioni del Sì

Santena – 2 novembre 2016 – “Riforma costituzionale: le ragioni del Sì: è il titolo dell’incontro che si terrà in città, giovedì 10 novembre 2016, con inizio alle ore 21, nell’aula Magna delle scuole Media, via Tetti Agostino 31, a Santena.

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«L’incontro è organizzato dal Comitato Basta un sì del Chierese, di cui Santena fa parte – spiega Claudia Tosco, componente il Comitato –.  L’incontro vedrà la partecipazione del senatore Stefano Lepri, vice presidente del Gruppo Pd del Senato, che illustrerà la legge e spiegherà perché è importante votare Sì al referendum del 4 dicembre 2016».

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Referendum costituzionale:
le ragioni del sì

–Perché è la fine del bicameralismo perfetto. Siamo l’unico paese d’Europa oltre la Romania ad avere un sistema in cui Camera e Senato hanno le stesse identiche competenze.

–Perché negli ultimi 70 anni l’Italia ha avuto 63 governi; regno Unito e Germania, per esempio, solo 24 e 20. La riforma porta stabilità politica.

–La stabilità politica porta crescita economica: l’Ocse, il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione europea  e le principali autorità in materia sono concordi nel dire che le riforme stimoleranno l’economia Italiana.

–Perché si accorciano i tempi di approvazione delle leggi e si ridà importanza al parlamento. Oggi i tempi medi di approvazione sono di 8 mesi, un anno e mezzo se le leggi sono di iniziativa parlamentare. Alcune leggi sono in Parlamento da più di tre anni (contrasto omofobia, nuovo codice della strada, reato di tortura) senza essere state ancora approvate. Inoltre, in  questa legislatura é stato portato a termine l’esame solo del 14% dei DDL presentati in parlamento.

–La riforma del Titolo V metterà fine al problema dei conflitti Stato-Regioni.  Da quando esiste la competenza concorrente, l’incidenza dei ricorsi legati a questo problema sul totale delle attività della Corte Costituzionale é aumentata di 8 volte ed oggi é pari al 40%. Il danno in termini di soldi spesi e tempo perso non é nemmeno quantificabile.

–Perché la riforma del titolo V permetterà allo stato di migliorare le politiche sociali, le politiche del lavoro, il commercio estero, la diffusione delle piattaforme digitali, le politiche sul turismo, quelle energetiche e sui trasporti. In tutti questi campi se c’é un legislatore solo si aumenta l’efficienza e si riducono gli sprechi.

–Perché si rafforza la democrazia. Il parlamento sarà obbligato a votare le proposte di legge popolari che raccoglieranno le firme sufficienti.

–Perché aumenta la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Vengono introdotti i referendum  propositivi e d’indirizzo.

–Sarà più facile che i referendum siano validi: bastano sempre 500.000 firme per indirne uno, ma per quelli che superano le 800.000 il quorum scende alla metà dei votanti alle ultime elezioni (praticamente il 35 % degli aventi diritto). Negli ultimi 20 anni ci sono stati 28 referendum: quasi il 90% non ha raggiunto il quorum, con uno spreco stimabile svariati miliardi di euro.

–Perché è una riforma che porta risparmi. Vengono tagliati 315 stipendi ed indennità, vengono aboliti il CNEL e le province, vengono tagliati i costi dei ricorsi al TAR causati dai conflitti Stato-Regioni , viene messo un tetto agli stipendi dei consiglieri regionali.

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Scarica La riforma in pillole: referendum_riforma_in_pillole

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