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Santena – 7 gennaio 2017 – Il Premio Nazionale Camillo Cavour ricorderà i meriti del Tessitore-Contadino nel campo della politica, finanza, agricoltura, della produzione di ricchezza ottenuta elevando la produttività e il ruolo sociale del lavoro. Accorpare le ASL, ma anche i servizi pubblici. Saluto a Gorlier.

1) Merito di Cavour. Il vino italiano conquista nel 2016 la leadership mondiale nella produzione con circa 50 milioni di ettolitri. La Coldiretti evidenzia che nel 2016 il vino è la prima voce dell’export agroalimentare nazionale. “La produzione è rappresentata per oltre il 40% dai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), dai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), per il 30% dai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% da vini da tavola”. Il settore del vino in Italia rappresenta un motore economico che genera quasi 10 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone. (Fonte Coldiretti).

 

2) Merito degli agricoltori italiani. Se il Doc dei vini è nato nel Castello di Grinzane Cavour tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, se l’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto è diventato un PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale), eccellenza dell’orticoltura e della gastronomia italiana, molti meriti vanno a Camillo Cavour, molti ai rappresentanti politici degli agricoltori, soprattutto molti vanno ai contadini che hanno lavorato e coltivato i prodotti con sudore, passione e orgoglio.

3) Giù le mani dai murales. I quadri inseriti nella città ricordano il tentativo di fare della Penisola uno stato non dogmatico, indipendente, unico, in grado di allinearsi con i paesi occidentali. Le pitture rievocano personaggi, vicende, simboli di generazioni precedenti passate rapidamente dalla condizione di servi e di sudditi a quella di cittadini portatori individuali di doveri e diritti sociali. I dipinti non sono, dunque, solo patrimonio dei Santenesi, ma degli Italiani, degli Europei e di tutta l’umanità. Sono il segno della consapevolezza di valori, idee, tradizioni, del coraggio di guardare avanti, del non avere paura del progresso, dei cambiamenti e dello spirito critico. Un carattere tipico della storia laica e cristiana europea da salvaguardare nei tempi dell’ISIS e dell’anti ISIS.

Mario Draghi

4) Benvenuto Sig. Draghi. Il 23 gennaio, il Sig. Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, ritirerà gli “occhiali”. Quando renderà omaggio alla memoria di Camillo Cavour e con lui alla memoria di tutti gli Italiani che hanno contribuito alla nascita e alla crescita dell’Italia Unita la comunità santenese e gli Amici avranno assolto un altro dei loro compiti: custodire per conto del Piemonte, dell’Italia e dell’Unione Europea un luogo fondamentale della storia patria. Per l’occasione nel “nuovo” museo saranno allestite diverse sale con maxischermi per consentire la visione migliore e la presenza a un più alto numero di persone. Nella sala principale per i noti motivi capienzali entreranno solo qualificate rappresentanze.

 

5) Torino al passo con l’Europa. Indro Montanelli sosteneva che grazie a Cavour il Piemonte era fra gli stati italiani il meglio amministrato. Altri opinionisti sostenevano il contrario. Secondo loro al Regno delle Due Sicilie spettava il primato per il suo attivo di bilancio e per aver costruito la prima tratta ferroviaria da Napoli a Portici. Napoli con l’attivo di bilancio al momento dell’unificazione era però senza strade, scuole, servizi e aveva solo 120 km di ferrovia. Mentre con Cavour, il Regno di Sardegna dal 1848 al 1861 costruì 1060 km di ferrovia, senza contare i 106 della Savoia. Ricorrendo al deficit di bilancio recuperava il ritardo e finanziava lo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria, delle infrastrutture e del sistema dell’istruzione. Montanelli spesso vedeva giusto e di Risorgimento se ne intendeva.

6) ASL e Servizi pubblici. Mentre la Regione vuole accorpare le ASL cresce l’attenzione per il futuro dell’ASLTO5, Chieri-Carmagnola-Moncalieri-Nichelino e per il suo nuovo ospedale. Un cambiamento della geografia sanitaria non è mai cosa innocua. Anche un piccolo ritocco può spostare il “baricentrismo” tra i molteplici e delicati interessi che ruotano intorno alla politica sanitaria e ai servizi di pubblica utilità. La domanda è: il nuovo ospedale e la liberalizzazione della Tangenziale favoriranno la formazione di un nuovo ceto politico meno localista, capace di confrontarsi con Chiappendino, di lavorare in rete e di dare una collocazione politicamente più forte alla Zona Omogenea Chierese-Carmagnolese nel contesto metropolitano e regionale? Oppure è già tempo di ripensare a una nuova dimensione della stessa Zona?

7) Saluto a Claudio Gorlier. Negli anni Sessanta fu il primo a vincere una cattedra di letteratura americana in Italia. Avvicinò molti giovani ai classici e ai nuovi scrittori americani. Scrisse e parlò di Kerouac, Ferlinghetti, Ginsberg, Philip Roth. Amava l’ironia. Non solo per questo era molto amico di Adalberto Chiesa, prezioso membro del direttivo dell’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena. Sferzante un loro pensiero “Più che preoccuparci degli anti-cavouriani o dei pro-cavouriani, preoccupano gli a-cavouriani”.

Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 7 gennaio 2017.

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